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Inoltre per la seconda volta Cecchini ha regalato alla città di Roma fugaci istanti di salvezza per alcuni dei suoi monumenti. Questo lo connota non solo come grande, grandissimo artista, ma come vero mecenate e protettore delle arti.
Esattamente come Fontana di Trevi, Piazza di Spagna è infatti un coacervo di illegalità, brutturie, degrado e violenze alla santa pazienza dei romani e dei turisti che per disgrazia la percorrono. Vi sono fiorai ambulanti trasformatisi in supermarket baraccati, non appena fa nuvolo si popola di bengalesi che vendono con insistenza ombrelli e mantelle, i dintorni della Barcaccia sono alla indisturbata mercè di individui che lanciano in aria pietruzze magnetiche stridule che emettono un rantolo così insopportabile da rendere ‘illeggibile’ la piazza. Non è finita. Perché ci sono i lanciatori di bolle di sapone, con la loro pistola di plastica che vomita grappoli di bollicine appiccicose, foriere di tintorie per sciarpe, abiti e soprabiti. E poi i venditori di accendini, le borse taroccate, i foulard venduti da lagnose cinesine come nell’ultimo fake market di Canton, le cinte in simil-Fendi, i treppiedi per la macchinetta fotografica e molto, molto altro.
Questa, o anche peggio, è la quotidiana condizione di Piazza di Spagna e di Fontana di Trevi. Questo è lo scempio giornaliero che Graziano Cecchini ha avuto il merito di interrompere. A proprie spese, il post-futurista, ha riconsegnato momentaneo decoro laddove l’amministrazione ha miseramente fallito. Invece di denunciarlo, di processarlo per direttissima, di chiedergli i danni come sta facendo, il Comune di Roma farebbe bene ad assumerlo come consulente.
Se poi è Cecchini ad avere bisogno di una consulenza su quali altre zone del centro storico capitolino andare a bonificare dall’incuria e dall’abbandono, non ha che da chiamarci…
L’azione comunque rilancia simbolicamente il revival futurista che da un po’ sta attraversando il Belpaese, e che pare voler preparare al meglio il centenario del movimento, nel 2009. Revival a cui Exibart.onpaper dedica un approfondimento, a cura di Silvia Criara, nel numero quarantasette, presto in distribuzione…
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Mi chiedo se l’autore di questo articoletto abbia mai fatto un giro di sera notte per la stazione centrale di Milano, prima di urlare allo scandalo per 4 cinglaesi che vendono giochetti ai ragazzini.
Bhe, a Londra fanno le mostre di Matthew Barney, in Italia abbiamo le azioni di questo quì.
Ognuno ha quello che si merita.
E poi ci chiediamo pure perchè siamo un paese in declino.
Sottoscrivo in pieno l’articolo.
Roma (e anche altre città) ha bisogno di essere salvata dalla sciatteria e dal deturpamento.
Cecchini è un genio.
Grazie. Lorenzo
Che c’entra che fanno Mattew Barney. Anche qui facciamo Rotkho, il discorso che si faceva nell’articolo è differente, io lo condivido.
ottimo cecchini.
non vorrei però che fosse la versione “ironica” o post-moderna di laszlo toth di cui troppo si sente la mancanza.
in ogni caso dovrebbero subito affidargli un corso in un’accademia di belle arti e/o in una facoltà di scienze della comunicazione.
roma? a quel paesucolo di provincia dove posson parlare i raeliani nella maggiore univeristà italiana ma non il pontefice…è beh…bella città. evviva i 67 professori che assieme a 30 studenti hanno rovesciato il nome della nostra università ormai ribatezzata “L’IGNORANZA”.
La Saccenza
cecchini è simpatico. le palline colorate che corrono giù per le scale come un’inondazione piacciono anche a me. Però, cazzo, non sono d’accordo con l’autore dell’articolo. Reazionario. L’ultimo problema di roma sono i venditori ambulanti. C’è bellezza nel miscuglio di gente per le strade, nel miscuglio di monumenti antichi e paperi gialli di plastica che urlano e odori di hotdog. Perchè questa città è fatta degli uni e degli altri. O vogliamo mettere la polvere sotto i tappeti preziosi?
A dire il verosta storia delle palline mi è venuta un pò a nausea, ci hanno fatto spot sulle macchine, sui televisori, youtube è pieno di video co ste palline colorate, Flickr invece pure, ma chi se nefrega delle palline, chi se frega della gioiosità dei colori, EVVIVA I CINGALESI, se Roma vuole diventare una capitale Europea , come mi pare sia il rammarico celato in questo articolo, DEVE diventare multietnica e multiculturale, la sprovincializzazione parte da un’afflato internazionale e dagli odori di curcuma nelle strade. E poi meglio uno che vende pistole spara bolle di sapone che i ruffiani italiani da cui siamo sopraffatti.
Qua stiamo diventando tutti fascistini, piccole idee di intolleranza crescono nei nostri cuori, e per questo scappo da questo paese primache sia troppo tardi.
forse nessuno si è ancora accorto che l’azione di Cecchini è una riproposizione romana dello spot Sony Bravia girato a S.Francisco.
http://antoniogenna.wordpress.com/2006/10/18/video-lo-spot-sony-bravia-2005/
altro che idea geniale, solo plagio!
credo che l’italia, come anche altri paesi d’Europa, stia vivendo un ritorno al reazionario, non solo nell’arte ma anche nella politica e questo è molto pericoloso. Le azioni di Cecchini sono appariscenti e null’altro. Non c’è riflessione sociale profonda, ma solo voglia di innescare processi di adesione incontrollata.l’arte deve cercare di capire la società e cingalesi e cinesi ne fanno parte; non sono loro a rendere triste questo paese, ma le persone che non comprendono la diversità.lorenza
Confondere la multiculturalità (che ben venga) con la illegalità è un esempio di strabismo che è presente solo nel dibattito radical-chic italiano. Innervato di un profondo razzismo mascherato da tolleranza alla matriciana (vedi alla voce: viva il vu cumprà a patto che non piazzi il suo fazzolettone bianco ricolpo di Prada false davanti all’uscio di casa mia).
In qualasiasi grande capitale del mondo (Tokio, Londra, New York, Parigi, Madrid…) le illegalità sono ridotte all’osso grazie all’attento controllo del territorio, e quando si presentano vengono giustamente perseguite. All’istante.
In un paese in cui chi auspica un rispetto delle regole viene tacciato a ‘fascistino’ non è in effetti piacevole soggiornare: credo proprio che faccia bene ad andarsene dunque, caro Demetrio…
Concordo! Cecchini é un genio!
oltre alla bellezza insita nella performance
condivido lo slogan
e mi aggiungo a tutti quegli italiani che come ha scritto nel comunicato hanno le “palline” rotte!!!!
Ciao ciao Demetrio… non sentiremo di certo la tua mancanza!
Genio? Ma di cosa? Ieri al TG intervista ad Achille Bonito Oliva, ha fatto bene con 2 parole ha messo in chiaro tutto: questa cosa delle pallina è una scopiazzatura di un artista contemporaneo cinese, che ha fatto un’installazione identica con le palline colorate diversi anni fa… inoltre è bene definire Cecchini cone un ARTIERE e non come un’artista perchè lavora con le mani più che con la testa…
Davvero quì stiamo mandando al TG azioni di sfigati e ci sono ARTISTI veri anche giovani che lavorano davvero con la testa che hanno davvero qualcosa da dire ma nessun curatore o gallerista che si rispetti prende l’iniziativa o accetta di finanziare un’azione contemporanea, arriva un 50enne e lo finanziano pure per fare una cosa al limite del ridicolo copiata da un Cinese.
Anacronistico nick ‘kapò’. Buono ormai solo per gli stadi, per fortuna. Demetrio sarà contento che non ne sentirete la mancanza.
C’è bellezza in ciò che si mischia e si sovrappone. Le metropoli non sono pulite e non si percorrono con le pattine ai piedi. Le metropoli sono caotiche e vive e contraddittorie. Le pattine uno può mettersele in casa propria. Fuori c’è la gente. L’illegalità non è quella di chi pulisce i semafori. Di quelli bisognerebbe preoccuparsi non del fatto che sono illegali e clandestini, ma del tentativo di dargli pari dignità e diritti. Gli uomini sono uomini. I kapò sono kapò. Come pure i caporali.
già caro demetrio
e prima d’andartene nel paese dei balocchi vieni a fare un giro nella chinatown milanese e vedi come stanno bene i “cinesini”, i “cingalesi”, i “magrebini”…
magari facci un giro nel weekend quando i papponi ITALIANI fanno toc toc ai negozi “cinesini” e tirano su tutti i soldoni della
settimana, guarda un po’ come se la passano bene
te ne puoi anche andare ma ti porterai sempre dietro te stesso…
comunque a chi interessasse c’è un’intervista all’autore di azione futurista cecchini su i downloads di radiobandieranera on line.
buon ascolto.
http://www.radiobandieranera.org/downloads.html
comunque, caro direttore, spero a breve v’internazzionalizerete e che anche lei possa andarsene. in un paese dove c’è ancora qualcuno che vede la “sprovincializzazione” come la tolleranza dei cingalesi in piazza a vender ogni cianfrusalia…davvero meglio scappare…ma del resto…che dire della vergogna al La Sapienza…nome ormai divenuto eufemistico…o dei rifiuti a napoli…mi pare vi sia un fil rouge fra essi…E’ uno stato quello dove trenta scalmanati, scapestrati e , of course, figli di papà, tiene in scacco 60 ml. di persone? Facciamo ridere i polli. Mi vergogno di cotanta ignoranza crassa.
Flash: sono a Piazza di Spagna, la faccia rivolta verso la scalinata..e succede:
palline e palline a scender giù dove passavano bei piedi di modelle su red carpet (ormai il tappeto rosso lo si usa più, sostituito dalla forma inglese)
e piedi di tossici, extracomunitari e nazionalisti incalliti,
di questo e di quello, di
piedi di porco e zampe di gallina, dove
i miei stessi si sono affannati, sfere colorate accese a ruzzolar giù leggere, a finir dove qualcosa le ferma,
una vasca, un paio di piedi, un angolo di strada, una buca, una pianura o risalita del terreno.
E dopo a ruzzolar sulle pagine, sui quotidiani, tra l’informazione,
sfere colorate accese,
leggere..a dire qualcosa.
ehm…ma soprattutto…chi ha scritto l’articolo è sicuro che cecchini ce l’avesse con cingalesi,bolle di sapone&Co.? poveri artisti…vittime di strumentalizzazioni, interpretazioni di chi non fa ma dice. W le bolle. Di plastica colorata e di sapone.
Non ho ben capito da cosa, l’autore di questo articolo, evince che l’artista abbia voluto mandare un messaggio politico contro i cingalesi…si predono delle palline che rotolano come spunto per delle riflessioni un po’qualunquiste e banali.
Il probelma dell’illegalità è un problema serio di cui andrebbe discusso in una prospettiva più ampia e con altri toni e altri obiettivi
e già, in questo momento storico si sentiva proprio il bisogno di un’arte (??) impegnata contro i vu cumpra, i cingalesi , i venditori di bolle di sapone.
Quasti, è vero, sono proprio coloro che stanno distuggendo il nostro Bel Paese, no?
Povero Cecchini , ha buttato giù due palle, ed eccolo trasformato in campione della crociata contro i poveracci del mondo!! del mondo infame….
Non capisco perchè una banalità come i 3 bambini impiccati da Cattelan debba essere considerata un’opera di grande levatura concettual-culturale mentre le invasioni urbanistiche di Cecchini no.
Cerdo invece che molti artisti o presunti tali , stiano rosicando moltissimo perchè forse non gli basteranno 2 vite per mettere a punto il sogno di tutti gli artisti e cioè “farla talmente grossa da apparire su tutti i giornali del mondo in un sol colpo” (senza nemmeno dover leccare il sedere ai potenti.. per giunta !)
Il problema è che in Italia la cultura è una massoneria. I cosiddetti concettuali esistono solo perchè coinvolgono preventivamente i critici e i giornalisti i quali da coprotagonisti hanno tutto l’interesse a magnificarne le gesta.
Uno come Cecchini questi personaggi li fa solo incazzare perchè non li coinvolge, ma li travolge trasformandoli loro malgrado non in attori ma spettatori.
E a questo proposito è stato molto divertente
vedere l’itervista al tg rai in cui A.B.O. sminuiva l’enormità del gesto citando dei precedenti “simili” e giudicando Cecchini un “artiere” più che un artista perchè a suo giudizio usa più le mani che la testa.
Sarà anche così ma prima di tutto quel poco di testa che usa “è la sua e non quella del Critico”, e poi nella circotanza A.B.O. è apparso in tv “come conseguenza” dell’opera di Cecchini e quindi è diventato finalmente spettatore passivo.
Che piaccia o no, gli interventi di Cecchini entrano nella storia (dell’arte e non ) perchè il coinvolgimento urbanistico che egli provoca è improvviso ed esteso al tempo stesso ha come scenario la città dell’arte pià famosa del mondo.
Le opere di Christo ad esempio, sono belle e coinvolgenti ma sono manifesto non solo del genio dell’artista ma anche la sua potenza politica – che gli consente di ottenere i permessi per realizzarle.
E , sempre citando A.B.O ., se è vero che un Artista è colui che entra nei libri di storia , diciamo che Cecchini è sulla buona strada.
Poi sarà di destra, non frequenterà ambigui salotti artistici, starà anche sul cazzo a qualcuno, ma onestamente lo trovo più coinvolgente del borghesissimo Cattelan e dei suoi Coautori.
p.s. preferisco parlare d’arte e non del degrado delle città che comunque anderbbe ricercato nelle istituzioni e non (solo)nei poveri cristi che vendono fazzoletti e ombrellini
Mi sembra che in ogni caso questo signore un risultato l’abbia ottenuto: chiedersi una volta di piu’ che cosa si intende per ARTE.
il comune di roma dovrebbe affidargli una campagna pubblicitaria altroché, e dovrebbe riempirlo di soldi per fargli promuovere comunicazione & immagine della città. certo che è un “artiere” e non un “artista” perché è fuori dal sistema dell’arte. quello che gli si può inputare però è di essere un “riformista”, di appartenere all'”internazionale due e mezzo”, perché gesto autenticamente radicale è prendere a martellate la pietà di michelangelo, altro eclater le citoyens, stupire e basta. che in ogni caso è già “qualcosa”. del resto è futurista, non dadaista.
Chi scirve a favore di Checchini non ha una mente pensante… Artiere perchè non fa parte del sistema? ARTISTI GIOVANI CHE SPACCANO IL SEDERE con OPERE e PROGETTI IN CANTIERE SUPERIORI A UNA ROBA SIMILE non fanno parte di alcun SISTEMA infatti RIMANGONO NASCOSTI perchè APPUNTO nessuno LI FINANZIA!
Quindi cosa state dicendo del sistema dell’arte, i non artisti, gli artisti e gli arieri? Non avete capito un nulla:
Quì stiamo finanziando un’azione artistica di bassissimo livello mentre nomi grandi dell’arte contemporanea Italiana anche Giovane devono stare “a cuccia” perchè appunto in ITALIA IL PAESE DELL’IGNORANZA solo gli sfigati VENGONO SOSTENUTI E FINANZIATI!
BASTA COPIARE OPERE GIA’ FATTE! QUESTO E’ UN PAESE DEI FALSI! E DELLE COPIE FALSE!
Abbiamo un Barney Italiano? Non mi pare, abbiamo un Banksy Italiano? no… abbiamo una Jenny Holzer Italiana? no. Abbiamo solo idioti 50enni che appunto non sanno che quello che fanno è GIA’ STATO FATTO! e artisti con LAVORI ORIGNINALI CHE SPACCANO stanno a casa. OTTIMO. COMPLIMENTI a voi tutti.
Vogliamo scrivere di Arte su questo sito/rivista o vogliamo perdere tempo in castronate?
Cosa fai, come Politi che qualche anno fa sosteneva quello sfigato (un certo Brenner – di cui non si è mai più sentito parlare) che aveva fatto il simbolo del dollaro sul quadro di Malevich, solamente per creare polemiche e fomentare la discussione?
Per favore, rendici il buon servizio pubblico che exibart ci da quotidianamente, grazie.
La fontana di Trevi è stata una genialata, credo che al mondo non esista persona che possa dire il contrario.
Quest’ultima cosa è stata molto debole,non c’entrano nulla i salotti o altro.
Per la prima volta nella mia vita penso abbia ragione ABO…….non sempre è sufficiente l’azione.
E’ stata un’azione troppo decorativa ma debole concettualmente,troppo preparata.
ma lo avete visto o no il link che vi ho inviato? come fate a parlare di arte? è un poveraccio che si limita a riproporre (anche male) uno spot di 2 anni fa. la sony potrebbe citarlo e chidergli le royalties.
http://antoniogenna.wordpress.com/2006/10/18/video-lo-spot-sony-bravia-2005/
Andrea ha ragione.
Il problema è che in Italia si sostengono gli sfigati, l’arte funziona solo se si fa scandalo, e i bambini impiccarti di Cattelan ne sono la dimostrazione, essendo l’azione che lo ha reso famoso nel Bel Paese.
Aveva già quotazioni internazionali altissime, ma prima nessuno sapeva chi fosse.
Forse non era proprio quello che voleva dimostrare Cattelan? Che in Italia siamo talmente arretrati e ignoranti da considerare un artista solo quando crea uno scandalo e finisce sui mezzi d’informazione, come questo tizio?
E’ questo che differenzia un grande artista come Cattelan da uno sfigato che serve a fare propaganda poiltica “creativa”.
Cazzo la domenica pomeriggio all’Hamburger bahnhof di Berlino vedi andarci le famiglie coi bambini in carrozzino, noi l’unico rapporto che riusciamo ad avere fra popolo e arte contemporanea è sto qua che sporca di color sangue per qualche ora uno dei monumenti più suggestivi al mondo.
Se lo faceva in un altro paese civili a quest’ora stava a marcire in galera, visto che si parlava di legalità.
E’ inutile che Achille s’incazzi, l’azione è riuscita e lui lo sa.
Se Cecchini ha ripetuto l’azione fatta dal cinese, chi se ne frega???
Non per fare demagogia gratiuta, ma se a compiere l’azione fosse stato un artista proveniente da una scuderia di una galleria forte politicamente, dotti medici e sapienti parlerebbero di una gran performance.
Gli operatori Culturali quelli bravi o meglio quelli furbi sono consapevoli che l’Italia sia il paese della patacca e dell’ignoranza, su questa cosa ci vogliono marciare solo loro, per questa volta mettetevi da parte e opportunamente non rompete le palle.
p.s. W i cingalesi o chi chessia che vendono i falsi Prada. …Avete notato che chi si può permettere il Rolex vero non lo compra per paura che venga scambiato per falso? Pensate che dramma.
una cosa è pensare in grande (che sono buoni tutti)e un’altra è avere la capacità di fare.
Ma tu hai capito ,Irene, che quello lo spot virtuale della pubblicità te lo ha realizzato davvero nel cuore di Roma ?!
Se l’avesse fatta Cattelan, come scriveva qualcuno prima, ci sarebbero stati milioni di persone in estasi e avremmo parlato di apoteosi espressiva dell’arte contemporanea.
Lo ha fatto uno che non parla a nome di un “intellettuale o potente di turno” e deve pure essere definito uno sfigato?!
E’uno che ha 50 anni è allora?
E’ pieno di folle energia e forse questo fa invidia a tanti papponi molto più vecchi di lui che di cazzate ne sparano a ripetizione.
Poi c’è ancora chi la pensa diversamente da Ghilbert & George che ultimamente hanno dichiarato che per affermarsi come artisti bisogna fottersi i maestri (in senso fisico) ! la ma maggioranza però, non sa uscire dalla logica delle marchette e s’incazza quando qualcuno ci riesce.
A me Checchini non piace ma sono felice che abbia surclassato Artisti, Critici e Ricchionamma altolocata.
quel tale e’ solo un maneggione che si fa’ pubblicita’ per far soldi…
altro che artista…
cio’ ke lui fa’ puo’ farlo chiunque e meglio di lui..
e’ un fascistoide fallito.
Dite quel che vi pare, a me questo vivace fiume di ecopalle colorate giù per la scalinata del ‘700 piace, piace moltissimo. Molto più delle spente furbate di un tale cattelan, con buona pace di tal A.B.O.
argh…stragh…
ma la maglietta sponsorizzata non l’ha vista nessuno?
arte…arte…quanti paroloni…
imparasse a fare una bella insegna del macellaio fatta “ad arte” invece de zozzà fontane e riempire di cazzate la nostra già stracolma città. il papa alla sapienza? è come un fisico che fa la sua bella lezione in vaticano…mai visto voi? ce lo inviterebbero?
se l’avesse fatta cattelan sarebbe comunque una cosa debole…….
cecchini prima era sconosciuto e la fontana ok.
ma ora è conosciuto e questa cosa è debole…..
ha avuto troppa fretta……..alla prossima
Non volevo tornare sull’argomento ma mi pare di esserci tirato dentro. Non definisco “fascistino” chi chiede un maggiore rispetto per le regole, sopratutto per quelle regole che sono necessarie alla convivenza civile, ma definisco fascistino chi scrive non di venditori ambulanti le persone che vengono descritte nell’articolo, ma le indica per le aree di provenienza e in modo del resto del tutto generalizzato. Definisco Fascistino quelle persone che non hanno neanche il coraggio di essere fascisti ma solo la loro caricatura, descrivo fascistino quel piccolo sentimento di odio che viene coccolato nel propio cuore e che tende a dare colpe ad altri che molto spesso sono nostre.
Ecco una bella performance per chi scrive questi articoli:
Un bengalese che in Piazza Navona ti ficca con insistenza un ombrello su per il culo fino a farti lagnare come un maiale nell’ultimo food market di Pechino e vomitare grappoli di bollicine appiccicose (foriere di risate dei passanti).
Questo si che sarebbe bonificare il mondo dall’incuria e dall’abbandono, e sopratutto dai tuoi rantoli di mentecatt* così insopportabili da rendere ‘ingiovibile’ la piazza.
Anche questo gesto troverebbe indubbiamente committenza, si avvarrebbe di ‘struttura’
estetica studiata e meditata, di contesto storico-museale, citazioni con la Storia dell’arte, riflessione sociale e un pizzico di “denunzia” politica.
E valorizzerebbe – anche solo per poco -un’area sensibile (non Piazza Navona…)
Se hai bisogno di una consulenza non hai che da chiamarci
sono d’accordo con Silvio…
il “gesto” anche se così plateale, ci siamo forse dimenticati che è una meravigliosa forma d’arte?
e chi non è d’accordo forse è un pò rosicone? non sarà forse un artista il buon Cecchini, ma è bellissimo vedere che ancora c’è qualcuno che smuove Grandi Critici buttandogli del colore addosso!!!
Iniziamo a chiarire. Questa cosa con l’arte non c’entra nulla. E neppure col futurismo ovviamente.
Forse Cecchini farebbe bene a studiare un po’ la storia dell’arte e della letteratura italiana e europea. Non parlo di estetica, perchè non saprà neppure cos’è.
Appropriarsi del nome del futurismo per inscenare pagliacciate stupide e banali come le sue non è solo ignorantissimo ma soprattutto vile e indecoroso.
Ma soprattutto è perfettamente antifuturista. Cecchini propone tutto quello che il futurismo combatteva.
I futuristi erano uomini geniali, di grande cultura e capaci di essere oltre il presente. Cecchini è un ignorante, è stupido, ma soprattutto non conosce la cultura (di arte non è nemmeno il caso di parlare) contemporanea e usa forme dimostrative che sono vecchie 40 anni.
Insomma, un disastro.
Lasciate perdere Cecchini.
E soprattutto lasciate perdere il futurismo, che fu qualcosa di serio e straordinario.
Ragazzi il punto è un’altro: Ci sono artisti giovani emergenti e già affermati che hanno progetti in cantiere ANCHE di questo tipo: Azioni Performative “urbane” MA NESSUNO LI FINANZIA.
Questo Cecchini è stato finanziato (e anche parecchio) per fare tutto ciò (non si sa da chi, Gallerie non penso percxhè altrimenti sarebbe stato noto, ne tantomeno produzioini artistiche o altro).
Quindi non stiamo dicendo che ciò che ha fatto è brutto anzi ma NON è bello mandare avanti con grossi finanziamenti SOLO gli artistoidi e tagliare le gambe e progetti altretanto contemporanei e validi di giovani artisti emergenti e già affermati.
Ecco tutto.
Speriamo dunque in futuro di vedere azioni performative contemporanee di grande spessore in città di artisti giovani con un bel lavoro già alle spalle. Speriamo che le gallerie si smuovino anche sotto l’aspetto finanziario.
Altrimenti si rischia che “il sistema” del nostro paese mandi avanti solamente soggetti come Cecchini e sotterri grandi potenziali artisti giovani emergenti che meriterebbero anche loro di essere ascoltati.
perché nessuno si chiede se per caso uno degli obiettivi di quest’azione fosse proprio quello di prende per i fondelli
il mondo dell’arte e i suoi fantaintellettuali da museo?
… davvero futurista
scusate prufessuri, ma a me mi piace molto assai. tutte sti culuri sparze per le scalinate che sono sempre grigie e tristi tristi. Tanto che io ci ho comprato pure due palline su ebbay e mi fanno stare bene a guardarle. l’Arta non è anche scavalcare il quotidianeo verso ciò che nun se capisce? io non capisce..ma mi piace assaje. grazie prufessuri che mi fate capire qualcosa.
La speculazione mediatica, politica ed economica copre e distrugge ogni tipo di messaggio proveniente da chi, con insistenza pone “risposte oneste” e mette in atto “l’incanto”, anziché “quesiti sobillatori”. Non importa se già fatto, già visto, già sentito, non dovremmo dipingere più in quel caso un solo paesaggio. E’ il contesto che riattualizza l’estetica ..sempre. L’arte non è un gioco a chi arriva per prima, questa è solo l’illusione di chi l’arte la studia in un tempo cronologico e non capisco la posizione di Achille Bonito Oliva a riguardo. Cecchini mette in atto una sincerità istantanea che agisce, invade e sgomenta così come l’arte sempre procede in quell’attimo immobile, quando si svuota del tempo l’attesa e rimane un’impronta come monumento della memoria. In questa contemporaneità artificialmente edulcorata non c’è più spazio per la sincerità intellettuale, resta una grande necessità: fermare il tempo, recuperare l’incanto.
La performance non ha invaso lo spazio fisico, ma solo quello mentale, in quanto l’arte non esiste che per la nostra mente. La performances di Piazza di Spagna non c’è MAI STATA!! è nella nostra mente che sono ac-cadute le 500.000 sfere colorate.
ma lo avete visto questo video, ma di che c***o stiamo parlando………..
http://antoniogenna.wordpress.com/2006/10/18/video-lo-spot-sony-bravia-2005/
Questo Cecchini sicuramente ha voluto farsi un bel pò di pubblicità approfittando di qualche finanziamento cascato improvvisamente da chi sà dove…(circa 20 mila euro!)..Comunque bravo perchè c’è riuscito ma non condivido questa pagliacciata…solo soldi sprecati…li avrebbe potuti donare in beneficenza…certo che questa sarebbe stata veramente una bella azione!
si, sto Cecchini mia sa proprio di uno che ha bisogno della vostra consulenza…
Totalmente d’accordo con l’articolo!! Che altro dire?!?! Spero soltanto che Cecchini faccia altri attacchi artistici alla mia amata città…troppo spesso dimenticata dai miei concittadini…
effettivamente sembra davvero trattarsi di un’opera ispirata alla pubblicità della sony bravia.
non ho potuto vedere la performance dal vivo ma dalle immagini si tratta di un esempio liberamente ispirato alla pubblicità.
in questo caso si tratterebbe davvero di mancanza di originalità.
son triste.
buoan serata
fab
anche io ho pensato subito allo spot bravia. in ogni caso lo ritengo un grande gesto, perché un conto è guardarlo in tv, dove ce lo danno con il cucchiaino, un conto è trovarcisi in mezzo, all’improvviso. in italia l’arte è monumentalizzata, preferisco l’arte contemporanea che si innesta come un semino in una radice di un albero secolare. l’arte è gioia, riflessione, malinconia, sicuramente è vita.
niente è fermo, tutto è in vibrazione.
e dopo la citazione del tao della fisica, vado a dormì.
si cara lella, ma quella mattina non c’era il pubblico erano le 8 di mattina, c’erano solo le telecamere che il buon cecchini si era portato da casa…….non è proprio uguale
wow Lella! Bella considerazione!!
e comunque a me lo spot bravia è piaciuto tantisssssimo…ma se è un riferimento a quello, allora lo era anche il lancio di vernice a Trevi, visto che uno dei primi spot (sony bravia sempre) erano secchiate di vernice che coprivano un pò tutto in una città…
comunque, anche se fosse…condivido l’idea di Lella! ^^
VIVA GRAZIANO CECCHINI è 1 grande !!!
Rinnova a tutti noi la bellezza dei monumenti che abbiamo in Italia e fa notizia in tutto il mondo.
Appoggio in pieno la sua arte, sì xchè x me è 1 grande artista !!!
Grazie ancora GRAZIANO CECCHINI alla prossima opera !!!
Se le palline che ha usato le avesse colorate di nero forse sarebbe stato piu onesto … ma con se stesso …