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Già è facile prevedere i commenti a questa notizia:
i soliti nomi! E non saranno neanche immotivati: questi sono gli artisti
scelti, nomi abbastanza ricorrenti fra premi, selezioni e commissioni varie in
giro per il Belpaese. Riccardo Benassi, Manfredi Beninati, Ettore Favini, Loredana
Longo, Ivan Malerba, Valerio Rocco Orlando, Riccardo Previdi, Pietro Ruffo, Francesco
Simeti. Ma stavolta il “conformismo” non è da addebitare alla schiatta
curatoriale italica: si tratta infatti dei nove artisti italiani – su trentadue
totali – vincitori della borsa di studio per una residenza presso la Civitella
Ranieri Foundation. Location – affascinante – in Umbria, ma cuore della società
very Usa, New York based, per la precisione.
Sono in totale sessantaquattro gli artisti visivi e
critici vincitori per il 2011/2012 dei Civitella Ranieri Fellows, provenienti
da oltre trenta stati fra America, Europa, Africa e Asia, dall’India alla Romania,
Malaysia, Brasile, Cina, Nigeria, Filippine. Per tutti un periodo di residenza nel
castello del XV secolo di Civitella Ranieri, con vitto, alloggio ed uno studio
privato…
critici vincitori per il 2011/2012 dei Civitella Ranieri Fellows, provenienti
da oltre trenta stati fra America, Europa, Africa e Asia, dall’India alla Romania,
Malaysia, Brasile, Cina, Nigeria, Filippine. Per tutti un periodo di residenza nel
castello del XV secolo di Civitella Ranieri, con vitto, alloggio ed uno studio
privato…
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www.civitella.org
[exibart]
nonostante questo non decollano: perche’???
lo sappiamo tutti che le relazioni diplomatiche tra “chi conta” e spinge i soliti nomi fa questo ed altro.
Con tutte queste spinte dovrebbero avere le quotazioni di Cattelan, non di Dario Ballantini!
Non mi sembrano nemmeno troppo “soliti”. Quello che mi fa sorridere sono queste residenze a ripetizione (vitto e alloggio). Il giovane artista è molto più impegnato nella spasmodica ricerca di applications, residenze e studio visit piuttosto che sulle urgenze e sul contenuto del proprio lavoro. Per molti aspetti i lavori di questi artisti sono sovrapponibili e intercambiabili. Uno vale l’altro. Quello che nessuno vuole ammettere è che viviamo un appiattimento tale del linguaggio che l’identità artistica, narcisa e romantica, il marchio, andrebbero messi su una cesta e lasciati alla deriva. Cosa rimane finita l’ennesima residenza? Forse una delle tante suggestioni intelligenti (che poi si perderanno nella sovraproduzione generale) e soprattutto un buon giochino per curare l’immagine della società che finanzia.
Non decollano perchè si pongono tutti all’interno del medesimo atteggiamento. E questi rappresentano anche il meglio di un certo manierismo italiano. Sulla scena internazionale c’è una sovraproduzione tale di questi artisti che non è più possibile alcuna differenziazione, alcuna definizione valoriale, alcun valore economico. E quindi quando il linguaggio è appiattito diventano molto più importanti le relazioni e il lavoro spasmodico di PR di questi artisti e dei loro amici; molti di questi giovani sono dei PR più o meno abili. Da qualche anno neanche i migliori MFA internazionali (Master in Fine Art) possono assicurare una definizione di valore e una carriera al giovane artista X. Tanto che gli MFA sono stati ribattezzati Mother Fucking Artit (l’ennesimo artista del cazzo). C’è una sovraproduzione e una saturazione creativa tale che il giovane artista oggi può solo sottrarsi.
Guardiamo l’avventura editoriale di Moussoscope (Mousse+Kaleidoscope). Per queste due riviste gli artisti (meglio se intenrazionali) sono solo il pretesto e il materiale per confezionare delle “fanzine art work”, pronte per fare tendenza e attirare pubblicità. I testi contenuti sono dei copia e incolla; queste riviste vanno sfogliate e lette velocemente. Solo pochi artisti trattati offrono dei picchi positivi: per la maggioranza sono interscambiabili fra loro e propongono lavori formalmente e concettualmente similari a decine e decine di epigoni.
E anche gli italia, questi quì sopra, ma anche molti altri aspirano a Moussoscope. Noi poi abbiamo anche i complessi di inferiorità verso l’estero (quindi figuriamoci quali lavori possono emergere in italia). Inoltre il basso status culturale che ha caratterizzato l’arte contemporanea in italia in questi ultimi 20 anni ha attirato le menti più brillanti verso altri settori che non fossero la vetusta accademia di belle arti. E quindi ecco che oltre che inseguire l’estero si fa di tutto per apparire colti, la “colteria” è fondamentale 8 e quindi giù con foto e immaginari da inizio secolo). Non è ammissibile l’arrivo delle pizze da Massimo De Carlo: anche se l’attesa di quelle pizze mi sembra interessante; e anche se quelle pizze sono così fuori centro da favorire un salutare recupero del centro.
questa perla su lucarossi me l’ero persa, illuminante direi :
-ORA LO DICO CHIARAMENTE e LEGGETE TUTTI-
tempo addietro un mio amico curatore straniero ti scrisse interessato alla tua volontà di agitatore culturale… diciamo… e tu PRONTAMENTE rispondesti-
Sì, MA IO SONO ANCHE UN ARTISTA – TI MANDO SUBITO IL MIO BOOK…!!!-
bella lucarossi, ma quando all’inizio nei pvt chiedevi di mandarti dei lavori quindi era per copiarli? tutto molto copialan style, cioè alla fine ambisci a essere una copia della copia
Caro hm, sei accecato dalla frustrazione. Ma quale book? Quale artista? Sei semplicemente patetico. E poi smettila con sta storia che Cattelan ti avrebbe copiato il dito medio, ma ripigliati. Perchè non stai alla notizia quì sopra? Nel maggio 2009 mi ha contattato un tipo di los angeles (che probabilmente eri tu in una delle tue tante masturbazioni mentali) e gli ho semplicemente vagheggiato la possibilità di collaborare alla versione inglese.
La cosa peggiore, in italia, è questo atteggiamento intriso di frustrazione, invidia e narcisismo. Quando criticavo in modo argomentato il sistema che non ti accetta mi seguivi dedito e solidale, poi appena ho raggiunto (ai tuoi occhi) quel riconoscimento che tu non riesci a raggiungere, ecco che hai bisogno di ridimensionare luca rossi: “ma come, lui sì e io ancora no?”…che tristezza.
lol calmati lucarossi, fai un bel respiro e conta fino a 10 per non sclerare che sento i dentini digrignare fin qua e poi ti scoppia una vena tipo padovascoppia, ho solamente riportato un commento che ho letto sul tuo conto, lo trovi in exibart sotto l’articolo ‘cartrain l’anti hirst’ non era una mia masturbazione non ti agitare .
non smetto nessuna storia, cattelan mi ha palesemente copiato il dito medio dal canale con tanto di titolo, non che me ne sbatta più di tanto è semplicemente ciò che è avvenuto e la realtà va riportata, la prossima volta magari scopiazza qualcun’altro tipo uno dei tuoi fantaprogetti ‘im not lucarossi’ lo fa diventare ‘im not cattelan, im copialan’ . in ogni caso rilassati dai che altrimenti stai male ho solo riportato un commento che ho letto sul link dell’articolo di hirst, se reagisci male potrei pensare che hai la coda di paglia e la paglia è fatta apposta per prendere fuoco, beviti una camomilla susu anzi fatti una tisana di white widow, non ti invidio ok? ti voglio tanto bene e leggo sempre assiduamente il tuo blog, ciaociao
tuo hm