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Oscar Niemeyer e Paulo Mendes da Rocha: si respira aria brasiliana alla Triennale di Milano, a partire da oggi, con due conferenze a cura di Francesco Dal Co sulla figura dei due grandi architetti sudamericani che anticipano la mostra di Mendes da Rocha, in scena alla Triennale dal prossimo 6 maggio. Due momenti per ricordare, il primo oggi alle 17, il gigante dell’architettura del XX secolo, protagonista di punta della scena del progetto brasiliana fin dagli anni trenta: Oscar Niemeyer. L’inventore che diede un volto alla nuova capitale del Paese, Brasília, sarà raccontato non tanto per la sua “vicinanza” alle nuove tecniche del cemento armato, che fiorivano all’epoca, ma anche per la sua vena plastica e scultorea, frutto della sua aspirazione a fare dell’architettura non solo una tecnica, ma anche una vera e propria arte.
Dopodomani sarà invece la giornata dedicata a Paulo Mendes da Rocha, classe 1928 e nato a Vitória. Una carriera iniziata negli anni ’60 a San Paolo, città in cui risiede tuttora e dove ha maggiormente lavorato, diventando però medesimamente uno degli architetti più famosi del mondo, con la vittoria del Premio Pritzker nel 2006. «L’architettura di Mendes da Rocha ha alla propria base una forte componente tecnica, ma se si staglia così netta nel panorama contemporaneo è per l’uso che fa di questa componente. La mette al proprio centro ma non se ne accontenta. Rigore e poesia, bellezza e coscienza politica e sociale – quelli che troppo spesso vediamo come opposti inconciliabili s’incontrano nel sui lavoro», scrive Dal Co.
Nell’attesa della mostra, immergetevi tra le parole, in attesa di un Salone del Mobile che a sua volta, quest’anno punterà anche sul design carioca.