Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Lo riporta dalle pagine di EosArte il giornalista, pittore e antiquario Pierluigi Massimo Puglisi: domandando al Procuratore Capo Antimafia Pietro Grasso che fine ha fatto la Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, olio su tela del 1609 del Caravaggio, trafugato dall’oratorio di San Lorenzo di Palermo nel 1969 e mai recuperato, la risposta è stata una doccia fredda: «Ci vorrebbe tempo perché è una lunga storia, ma riteniamo che il quadro sia finito nelle mani di ignoranti che l’hanno nascosto in una porcilaia, dove i porci poi se lo sono mangiato».
La notizia era stata rivelata anche dal pentito Gaspare Spatuzza, alla fine del 2009, ma non era stata contemplata come fonte attendibile. Ora, che invece è direttamente Grasso a rivelare la storia, anche “presumendo” un po’, il messaggio è più chiaro: è inutile sperare che il dipinto salti fuori da una collezione o da un caveau di qualche “illuminato” boss, perché non sarà così. Duecento milioni di euro è la stima per un dipinto del genere secondo Puglisi, per un capolavoro andato perso per sempre, sul quale negli anni tutti si sono interessati alla storia della scomparsa, con la flebile speranza di rintracciarlo: «Grasso, meglio di tutti noi, conosce le vette della violenza mafiosa, e lancia questo messaggio: “dove c’è mafia, anche Caravaggio finisce preda dei porci”» ha ricordato Puglisi.
La vicenda del furto fu anche da spunto per Leonardo Sciascia che scrisse il racconto Una storia semplice. Diversi pentiti negli anni diedero spiegazioni circa il trafugamento dell’opera, indicandola come l’oggetto di potere degli alti vertici della malavita, altri come pegno che lo stato italiano aveva rifiutato. Spatuzza aveva riferito che la tela negli anni Ottanta era stata affidata al clan dei Pullarà, che l’avrebbero nascosta in una stalla fuori città, dove, senza protezione, fu rosicchiata da topi. I resti della tela sarebbero stati poi bruciati. Ad oggi però, porci o topi, il risultato non cambia. Lascia semplicemente una profonda amarezza e sconcerto.
Non ci credo neanche se è vero. Qui lo dico e qui lo nego, mi sembra una fola atta a farci capire che il quadro è meglio che ce lo scordiamo.
[…] la Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, realizzata da Caravaggio nel 1600 e trafugata per ordine della mafia nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 dall’Oratorio di San …, ancora […]