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Il mondo della cultura piange un’altra grande voce e dice addio a Luciano De Crescenzo, 90 anni, scomparso poco fa a Roma, dove era ricoverato da alcuni giorni, per le conseguenze di una polmonite. Scrittore, regista, conduttore televisivo, attore, autore di best-seller conosciutissimi anche all’estero, come Così parlò Bellavista, da cui poi è stato tratto il famosissimo film, De Crescenzo ha avuto il grande merito di saper raccontare la storia e la filosofia al grande pubblico, con schiettezza d’animo e semplicità di parole.
Nel corso della sua carriera, ha scritto circa cinquanta libri, vendendo 18 milioni di copie nel mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 Paesi.
“Esprimo il cordoglio profondo mio personale e della città di Napoli per la fine terrena del grande Luciano De Crescenzo, uomo di immensa cultura che ha saputo interpretare al meglio l’anima del popolo napoletano”, ha scritto il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. “Grazie per aver contribuito ad avvicinare, con ironia e leggerezza, tanti giovani allo studio della mitologia greca e all’amore per la filosofia. Fa’ buon viaggio”, ha commentato su Twitter il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli. “Con la scomparsa di Luciano De Crescenzo perdiamo tutti un grande amico. Era un maestro per tutte le cose belle che c’ha fatto conoscere. È una gravissima perdita per la cultura italiana e per la città di Napoli di cui era un esponente fiero ed orgoglioso”, così in un messaggio Renzo Arbore.
Luciano De Crescenzo nacque il 20 agosto 1928, a Napoli, nel Quartiere San Ferdinando, nel borgo Santa Lucia. Abitò al civico 40 di via Generale Orsini, nello stesso palazzo in cui era nato il suo storico amico Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer. Da giovane lavorò nella ditta di guanti gestita dal padre e, durante la Seconda guerra mondiale, la famiglia si trasferì a Cassino.
Dopo la laurea in ingegneria idraulica, conseguita con il massimo dei voti all’Università Federico II di Napoli, allievo del grande matematico Renato Caccioppoli, svolse attività differenti, da venditore di tappeti a cronometrista alle Olimpiadi di Roma del 1960. A Milano trovò lavoro nell’IMB, dove rimase per circa 20 anni, come addetto alle pubbliche relazioni.
Promosso dirigente, decise di lasciare il suo lavoro e dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, favorito anche dall’interessamento di Maurizio Costanzo, padrino della sua prima opera, Così parlò Bellavista, che tra il 1976 e il 1977 vendette più di 600mila copie, venendo tradotta anche in giapponese e diventando un caso letterario. Nel 1998, con Il tempo e la felicità, edito da Mondadori, vinse il Premio Cimitile. Seguì una lunghissima serie di romanzi (Oi dialogoi del 1985, Sembra ieri del 1997, La distrazione del 2000), cui si aggiungono opere di saggistica divulgativa, come l’apprezzatissima serie sulla Storia della filosofia greca. Alla cultura greca dedicò anche una serie televisiva sui miti e le leggende, Zeus – Le Gesta degli Dei e degli Eroi, andata in onda su Rai e Mediaset.
De Crescenzo è stato anche attore, nel film di Renzo Arbore, FF.SS. – Cioè: «…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?», oltre che nelle sue pellicole, come Così parlò Bellavista e Il mistero di Bellavista.