È ufficiale. Il 2019 sarà l’anno “zero” di GemellArte, festival internazionale indipendente che riscopre i gemellaggi esistenti fra le città italiane e straniere, attraverso mostre ed eventi paralleli in contemporanea, fra cui una doppia residenza artistica. Questa prima edizione, presentata durante l’anteprima stampa di giovedì, 24 gennaio, pone al centro i legami culturali con la vicina Francia e sarà suddivisa fra le città di Terni, luogo d’elezione degli organizzatori, e di Saint Ouen, località del comprensorio parigino gemellata con quella umbra sin dal 1962.
Difatti, l’obiettivo della rassegna è quello di istituire un collegamento che possa superare, mediante il linguaggio dell’arte, per sua natura indocile a confini e prescrizioni, qualsivoglia frontiera e, al contempo, agevolare la condivisione e la conoscenza delle rispettive tradizioni artistiche, con la ricerca e la promozione di talenti nuovi e in via d’affermazione. Come accennato, cuore e motore creativo dell’evento è il progetto di doppia residenza che si svolgerà dall’8 al 16 maggio, ospitata presso le sedi del Caos-Centro art opificio Siri di Terni e della Galerie Mariton di Saint Ouen.
Per accedervi e proporre la propria candidatura, è prevista un’apposita call rivolta ai talenti dei rispettivi territori nelle categorie di pittura, scultura, fotografia, street art, video, installazione e performance, aperta dal 24 gennaio al 10 febbraio. Gli artisti selezionati saranno invitati a lavorare in situ, dunque l’autore francese opererà a Terni mentre quello italiano a Saint-Ouen, possibilmente interagendo con il territorio e i suoi abitanti o, comunque, riferendosi a essi, mentre le opere realizzate nel corso della residenza rimarranno nelle città che hanno dato ospitalità gli artisti.
Momento di confronto finale e punto di approdo della manifestazione, sarà il fine settimana che intercorre fra il 17 e il 19 maggio, quindi immediatamente a termine della residenza, quando sia a Terni che a Saint Ouen verranno svelati ed esposti i lavori degli artisti creati durante il periodo di permanenza nella rispettiva città ospitante, insieme alla presentazione di una ricca programmazione di letture, proiezioni, concerti, spettacoli e iniziative mirate a coinvolgere le scuole locali e approfondimenti sul l’attività dell’autore scelto.
A garantire lo spessore e la qualità artistica del progetto, sovrinteso dalla curatrice e gallerista Chiara Ronchini in veste di direttore artistico, le commissioni preposte alla valutazione del vincitore sono composte, sia per il versante italiano che per quello francese, da professionisti affermati e specialisti riconosciuti del settore dell’arte contemporanea.
A confermare l’importanza e le prospettive che GemellArte è in grado di aprire, per mezzo della cultura e della promozione artistica, non secondario è il riscontro favorevole delle istituzioni che appoggiano la rassegna poiché, come ha dichiarato il vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Terni, Andrea Giuli, «Questa formidabile iniziativa ricostruisce un ponte e uno scambio tra Terni e Saint Ouen. Non solo di idee, ma concreto: artisti, opere, mostre, residenze, gallerie espositive, comunicazione». «GemellArte mira a rendere lo scambio di residenze tra artisti, un’opportunità creativa in grado di arricchire non solo l’artista ma anche il territorio che lo ospita», ha confermato l’assessore alla scuola e ai gemellaggi, Valeria Alessandrini.
In ultimo, in attesa dell’uscita del variegato programma definitivo di questa prima edizione, appare senza dubbio importante individuare gli attori che contribuiscono efficacemente all’attuazione di un piano culturale tanto articolato come la casa editrice Gn Media, i patrocini della Regione Umbria, del Comune di Saint Ouen, del Comune di Terni, della Camera di Commercio di Terni, della Pro Loco di Marmore, della Confcommercio Umbria, sede territoriale di Terni e, non sottovalutabile, dell’Ambasciata francese in Italia che riconosce in GemellArte «Un nuovo slancio, attraverso l’arte, ai gemellaggi storici sull’insieme dei territori nazionali. Si auspica che possa diventare un modello per collaborazioni tra città europee», come dalle affermazioni dell’Addetta culturale Chloé Siganos.
Buon lavoro a tutti per il successo di questo primo atto, nell’aspirazione di coinvolgere, per le prossime edizioni, anche altri Paesi europei. Ricalcando, nuovamente, le parole dell’Ambasciata di Francia: «Lunga vita a GemellArte!»