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Si è aperto con una chiacchierata con Germano Celant poco fa un progetto davvero speciale, all’HangarBicocca di Milano. Dopo undici anni dall’installazione de I sette palazzi celesti, Anselm Kiefer torna nell’ex spazio industriale per arricchire la sua opera permanente con cinque nuovi dipinti di vastissimo formato, dove è ancora più presente il tema della natura che aveva già messo in mostra, in Italia, da Lia Rumma a Napoli, qualche stagione fa.
L’impatto è a dir poco spettacolare, con un nuovo percorso anche tra le torri: i visitatori, d’ora in poi e su indicazione del grande artista tedesco, potranno aggirarsi nel parterre delle strutture, e addirittura entrarvi dentro: una vera e propria rivoluzione, visto che in questi anni il pubblico era sempre stato tenuto a debita distanza dalle opere.
L’HangarBicocca così si arricchisce di un unicum di cui ora fanno parte anche Jaipur, 2009, due opere della serie Cette obscure clarté qui tombe des étoiles (nella foto sopra), realizzate nel 2011, Alchemie del 2012 e Die deutsche heilslinie, completata nel 2013. Ovviamente anche in questo caso i temi sono quelli, oltre che la natura, anche il tentativo dell’uomo di accedere al divino, i riferimenti alla storia e alla filosofia occidentale, con riferimenti a Marx, ma anche a viaggi e alchimia, a comporre un complesso e affascinante paesaggio che prende forza dalle strutture “madri”, quei sette palazzi descritti nel Sefer Hechalot, immaginati e “trasportati” – come le parti di container di cemento armato di cui sono composti – a Milano. Un nuovo, colossale, modo di scoprire I sette Palazzi Celesti 2004-2015. E su facebook trovate una vastissima photogallery.