Fino all’1 dicembre, si svolgerà “Silenzio”, il nuovo progetto di Ferruccio Ascari, a cura di Daniela Cristadoro e Matilde Scaramellini, che si sviluppa in tre luoghi di culto della città di Milano, nel Chiostro piccolo di San Simpliciano, nella Chiesa di San Raffaele, a San Bernardino alle Ossa. Un viaggio in tre luoghi di raccoglimento in cui, oltre a un percorso fisico, viene richiesto di attuarne uno interiore, di intercettazione tra il proprio io e le opere esposte, mettersi in silenzio per svelare il segreto più intimo che è celato dentro di loro. Il 9 novembre, alle 16, si svolgerà una visita guidata, insieme alle curatrici e all’artista, che approfondiranno il lavoro proponendo un’esperienza immersiva, per entrare in dialogo sia con la sacralità dei luoghi ospitanti che con le opere dell’artista.
Il lavoro di Ascari parte spesso dal presupposto di far comunicare l’opera con lo spazio che contamina, fino ad arrivare al visitatore che, per poter percepire il messaggio, ha bisogno di mettersi in ascolto. In questo caso, l’artista è chiamato a confrontarsi con lo spazio sacro e metterlo in relazione con l’arte contemporanea, senza essere troppo invasiva o disturbatrice, con un progetto site-specific. Sfida che viene accettata con un risultato comunicativo e straordinario, lasciando lo spettatore estasiato e quasi incredulo di fronte al risultato.
Il nostro percorso inizia in San Simpliciano dove, all’interno del piccolo chiostro, saremo catturati da un’installazione, un Luogo Presunto, fatto di architetture esili e gracili che sembrano risiedere solo momentaneamente sul suolo, sulla terra, perché proiettate verso l’alto, il cielo. Proseguiremo verso San Raffaele, a pochi passi dal Duomo e dalla confusione esteriore ci addentreremo in un luogo mistico, adibito alla preghiera. Appena varcata la soglia, lungo la navata centrale, troveremo un drappo bianco sospeso, con al centro una scritta dorata con la parola Silenzio, invocando al raccoglimento. Di seguito, troveremo la scritta Amen, che riprende la già collaudata tecnica dell’artista dell’affresco su tela e, infine, si arriva all’esaltazione, la sommità sopra l’altare dove al posto del crocifisso Ascari inserisce un uovo dorato, dal titolo Logos, simbolo di una nuova nascita, di vita e luce. L’ultima tappa ci invita a entrare in San Bernardino alle Ossa, che ci rimanda subito alla nostra condizione di essere mortali e dove sfocia anche il culmine massimo della mostra, attraverso un video, Rumore, che si mette in contrapposizione con il titolo della mostra e che porta a riflettere e soffermarsi sulla situazione di difficoltà che alcune persone sono costrette ad affrontare, incapaci di essere ascoltate e considerate.
Se un’opera prende vita, è quando riesce a parlare e comunicare con chi ha davanti, intento e fulcro di tutto l’operato di Ascari. (Gaia Tonani)
In home: Ferruccio Ascari, Silenzio, Rumore, still video, 2017, scritto e diretto da Ferruccio Ascari
In alto: Ferruccio Ascari, Silenzio, Luogo Presunto, San Simpliciano, 2017, Ph Credit Leonardo Cairo