Categorie: Speednews

Inquietudini dal XX Secolo. Alle Scalze di Napoli, il lato oscuro dell’arte contemporanea

di - 31 Luglio 2018
‹‹Ahimè, tutto è abisso: azione, desiderio, sogno, parola! E fra i peli irti che mi si drizzano sento spesso passare il vento della paura››. Il ‘900 è stato definito dagli storici il secolo dell’ansia, della paura, dell’inquietudine, sensazioni assorbite e metabolizzate da artisti quali Eija-Lisa Ahtila, Günter Brus, Enzo Cucchi, Berlinde De Bruyckere, Giorgio de Chirico, Angus Fairhurst, Nan Goldin, Sandra Hauser, Jorg Immendorff, Mark Manders, Giovanni Manfredini, Fabio Mauri, Jonathan Meese, Gina Pane, Evan Penny, Andrea Salvino, Markus Schinwald, Dash Snow, Francesca Woodman. Osservatori del mondo, le loro opere sono diffuse negli spazi della Chiesa delle Scalze di Napoli, al fine di mostrarne il lato oscuro e inafferrabile, in occasione di “Evidence of Contemporary Disquiet”, mostra a cura di Davide Di Maggio e Francesca Blandino.
Evan Perry, iperrealista canadese, sorprende con Self Portrait after Gericault’s Fragments Anatomiques, scultura extralarge realizzata in silicone, resina e altri materiali sintetici, allo scopo di rappresentare in maniera estremamente inquietante arti sezionati, forieri di pensieri sinistri e criminali, piuttosto che anatomici e scientifici. Andrea Salvino, con la tela Piazza Fontana, evoca la storia sociale e politica, in particolare quella a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, caratterizzata da guerriglie urbane, slogan da lotta di classe e attentati terroristici, come appunto la strage richiamata nel titolo. Sull’altare della chiesa, tra buio e luce, materia e spirito, l’opera di Giovanni Manfredini mostra il suo corpo nudo come Cristo in croce. Una ricerca pittorica intima e solitaria, che fa propria la lezione di Ribera e Goya, reinterpretando l’eredità di Caravaggio. Nel vocabolario plastico della belga Berlinde De Bruyckere, troviamo Lingam 2, una scultura posta sotto una campana di vetro, un’opera epidermica, priva di ogni caratterizzazione fisiognomica. La ricerca stilistica dell’artista si concentra sull’estetica del lacerto cucito e rimontato, per sedurre e disturbare il pubblico.
‹‹I loro lavori diventano un vero spazio pulsante dove esprimere la propria paura, comunicando attraverso il proprio senso di disagio la crisi del mondo moderno››, ha spiegato Di Maggio. Ed è proprio in questa situazione di crisi esistenziale, il compito dell’arte: traghettare l’uomo dal buio alla luce, dalla paura al coraggio, verso la bellezza. (Danilo Russo)

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Verso di te: l’installazione di Bianco-Valente al Parco di Miramare

Towards You è l'installazione site-specific di Bianco-Valente che apre la rassegna Miramare Contemporanea: una riflessione profonda sul rapporto tra l’uomo…

6 Ottobre 2024 10:16
  • Progetti e iniziative

Mart e Fondazione Rovati insieme per una doppia mostra su Etruschi e contemporanei. Annunciato il programma

Dal Mart di Rovereto alla Fondazione Luigi Rovati di Milano, una doppia esposizione celebra l'influenza dell’antica civiltà etrusca sull’arte moderna…

6 Ottobre 2024 10:10
  • Mostre

“Shahzia Sikander: Collective Behavior”: la mostra, raccontata dall’artista

A Venezia, presso Palazzo Soranzo Van Axel, fino al prossimo 20 ottobre è visitabile una grande personale dedicata a Shahzia…

6 Ottobre 2024 0:02
  • Mostre

La scultura e le molteplici configurazioni del possibile. Arcangelo Sassolino a Lugano

No Flowers without contradiction: alla Repetto Gallery le opere di Arcangelo Sassolino, tra stadi di fragilità e precarietà, tracciano nuove…

5 Ottobre 2024 18:30
  • Mercato

Da Blindarte è il tempo della raccolta

La casa d’aste Blindarte dà il via a una nuova fase di valutazione delle opere e delle collezioni. Andranno in…

5 Ottobre 2024 17:12
  • Fotografia

Fotografia e Femminismi, dagli anni ’70 a oggi: la mostra alla Fondazione Sabe

Viaggio visivo tra generazioni di artiste, per esplorare identità di genere, stereotipi e censure sociali in Italia: alla Fondazione Sabe…

5 Ottobre 2024 14:10