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Uno sguardo inedito e propositivo sull’Italia vista da più prospettive di pensiero, di tempo e di spazio, per offrire una visione d’insieme lucida e inusuale che colga la complessità e la densità dei fenomeni in gioco nel nostro Paese e allo stesso tempo richiami e solleciti l’architettura italiana contemporanea a comprendere il paese reale, a interpretarne le metamorfosi, a cogliere i segnali del futuro senza paura”.
Così il curatore Luca Molinari spiega il titolo scelto per il Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia Architettura, ovvero
Ailati. Riflessi dal futuro. Un gioco di parole – Ailati è Italia allo specchio – per un percorso che passa attraverso gli ultimi vent’anni della nostra architettura, “
analizzando lo stato dell’arte e le risposte concrete che l’architettura sta dando a tematiche tradizionali quali la costruzione di spazi per la comunità o il rapporto con gli spazi antichi, ma anche a questioni delicate e avanzate, come la realizzazione di progetti solidali all’estero, la riconversione dei beni sequestrati alle mafie o gli strumenti nell’emergenza ambientale e territoriale”.
I contenuti nel dettaglio e gli studi invitati saranno presentati nel corso della conferenza stampa in programma a Roma il prossimo 3 maggio.
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