Un solo minuto a Shanghai, come nella tradizione del progetto “The One Minutes”, nato nel 1998 in Olanda e che coinvolge artisti di oltre 100 Paesi del mondo che creano video della durata brevissima. 60 secondi, appunto. E nell’ambito del festival internazionale della televisione cinese, dall’11 al 15 giugno prossimo a Shanghai, al progetto “The One Minutes” la cui partecipazione in Cina nasce da una collaborazione con la Scuola di Design dell’East China Normal University di Shanghai e con l’Art Channel, saranno presenti anche 5 videoartisti italiani selezionati dall’Istituto Garuzzo per le Arti Visive, unica organizzazione italiana invitata a partecipare al Forum. Bianco-Valente, Giulia Caira, Danilo Correale, Valentina Ferrandes e Moio & Sivelli saranno i protagonisti che vedranno replicati i propri video a ciclo continuo sul canale dedicato all’arte del Sol Levante.
Il video di Bianco-Valente, “Entità risonante”, è stato scelto per rappresentare l’Italia al Forum. Si tratta di una riflessione sul potere magico delle parole, testimoniato da una schiera di professionisti della “terapia” attraverso il linguaggio, uno tra tutti la moderna figura dello psicologo.
Giulia Caira, torinese classe 1970, presenta il video “Pronto, buongiorno, sono Giulia, con chi ho il piacere di parlare?” frutto dell’esperienza dell’artista in un call center di chiromanti. Una domanda ossessiva, che diviene un mantra, una colonna sonora, mentre in video si scorgono due mani che mescolano e rimescolano le carte con diversi personaggi femminili interpretati dalla stessa artista che chiedono notizie sul loro futuro. “Eternal flame” di Danilo Correale mostra una ciminiera che brucia carbone per un tempo infinito. Una fiamma eterna come le ideologie che ci guidano mentre sul video compare, per tutta la durata, la frase “Questo lavoro è rispettosamente dedicato alll’eroismo del combattente della Resistenza, passato, presente e futuro dedicato”. Valentina Ferrandes presenta il video “L’Effetto Ostrica”, una citazione degli studi della condizione del malessere della donna nel sud, riconducibile ai documentari di Ernesto De Martino, e che passa attraverso una serie di parallelismi tra gli spazi architettonici, il paesaggio e la loro narrazione, nonché nell’incapacità di comunicare.
Infine Moio&Sivelli portano a Shanghai il video “Roundabout” dove una rotonda smista-traffico dell’hinterland napoletano viene virata, attraverso un ritmo vorticoso e serrato in una sorta di giostra da luna park, per scardinare un’epopea quotidiana fatta di rabbia, mancanza di tempo e zone a rischio che non riescono a trovare una riqualificazione.
Un percorso, quello dell’IGAV con la Cina, che si consolida, anche all’indomani del lancio del concorso “Premio Shanghai”, riservato ad artisti italiani e cinesi tra i 18 e i 35 anni, che vinceranno una serie di residenze in Cina e in Italia.