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L’italiano Francesco Stocchi spezza la tradizione del Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam e diventa, dal prossimo gennaio, il primo curatore dell’istituzione nella sezione di arte moderna e contemporanea occupandosi delle mostre in cui gli artisti non olandesi avranno una forte rilevanza.
Come Manacorda, recentemente passato dalla nomina di direttore di Artissima alla Tate di Liverpool, anche Stocchi – romano, classe 1975 – ha potuto contare su un curriculum ricco di esperienze internazionali: basato per molti anni a Vienna, è un collaboratore regolare di Artforum; quest’anno ha fatto parte del Comitato Curatoriale di Volta Basel. Inoltre Stocchi è stato fondatore della rivista AGMA e ha pubblicato una monografia Francesca Woodman e curato saggi su grandi artisti tra cui i Gelitin, Cindy Sherman, Arcangelo Sassolino e Dan Colen. Il Museum Boijmans Van Beuningen opera in un ambiente internazionale e questa nomina rafforzerà lo sviluppo del museo in tal senso. (a cura di matteo bergamini)
[exibart]