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Non si sa con certezza se sia nata prima la telenovela o il modo di dire. Di fatto che anche i ricchi piangano è un luogo piuttosto comune, in particolar modo in questi ultimi tempi. Dopo il ridimensionamento dello studio di Jeff Koons per risparmiare sullo stipendio dei suoi assistenti, di cui parlavamo qui, adesso tocca a Johnny Depp versare lacrime amare.
Pochi mesi fa, l’attore intentò una causa contro i suoi ex business manager, accusandoli di frode e cattiva gestione del suo patrimonio ma adesso saltano fuori alcune mail in cui Depp dichiarava a Joe Mandel, l’ex manager, di trovarsi costretto a fare economia per via della sua situazione economica, disastrata per le spese folli, circa 2 milioni di dollari al mese di uscite. Eppure, il periodo di riferimento è il 2009, proprio l’anno in cui la rivista Forbes lo indicava come l’attore più pagato al mondo, a pari merito con Sandra Bullock. Nel 2016 è sceso di qualche posizione, risultando come il quinto attore più pagato, anche grazie all’ultimo episodio dei Pirati dei Caraibi.
In ogni caso, nella mail del 2009, Depp sembra disperato, vorrebbe garantire alla famiglia delle vacanze decorose e, per farlo, sarebbe stato disposto a vedere le cose più preziose anche dal punto di vista affettivo, come la libreria, con prime edizioni, lettere e manoscritti di Dylan Thomas, Arthur Rimbaud ed Edgar Allan Poe, oppure i pezzi della collezione d’arte, tra i quali fanno bella figura svariate opere di Andy Warhol e Jean Michel Basquiat, solidissimi blue chip del mercato. Basteranno a salvare l’aereo privato al quale l’attore tiene tanto? Per il momento, il divo non si è ancora separato dalle opere – che sono già al centro del lungo processo di divorzio con l’ex moglie Amber Heard – ma ha già messo in vendita la sua villa dal 1000 mq, con annesso terreno di 15 ettari, nel sud della Francia. Il costo? Inizialmente fissato a 50 milioni di dollari, è stato poi ribassato a 35.