![John Bock]()
Varcando una porta cilindrica e attraversando stretti cunicoli che richiamano le arterie del corpo umano, lo spettatore entrerà in contatto diretto con l’artista che eseguirà una serie di performances durante le quali sparirà per brevi intervalli di tempo. L’artista è
John Bock, la location è la galleria milanese Giò Marconi, il cui intero piano terra si trasforma in un grande apparato scenico per la sua performance, o meglio, Lecture, come l’artista preferisce definirla – che inaugura la mostra
Inside Beyond. Si tratta della sua prima Lecture dopo quella tenuta a Miami nel dicembre del 2006, e si svolgerà per tutta la durata dell’inaugurazione. Oltre alla performance, la mostra presenta due film realizzati dall’artista,
The Palms e
Inside Beyond, una serie di disegni preparatori, due sculture e un film/performance sperimentale, costituito da otto proiezioni che si rifanno a precedenti performances di John Bock e di due attrici ambientate e nel suo studio e all’ aperto, installato in un’ altra sala della galleria.
spiacenti, questo non è giornalismo, questa è piaggeria
Per Giò Marconi è veramente una caduta in basso… chissenefrega se Bock ha fatto biennali e vinto premi, la sua “opera” è un ammasso di schifo noioso… insomma… dove sono finiti i grandi artisti? *********
a em è piaciuta molto la sua mostra, mi piacerebbe solo capire il significato di essa e del suo continuo richiamo alla forma fallica