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Mancano 17 giorni all’inizio di “eptacaidecafobia” (fobia del numero diciassette), prima edizione di BienNoLo, La Biennale d’arte contemporanea di Nolo. E di paura l’ideatore Carlo Vanoni, insieme ai curatori Matteo Bergamini e ArtCityLab (Rossan Ciocca e Gianni Romano), sembra non averne alcuna. “È una piscina che si riempie di acqua”, racconta Vanoni, alludendo al primo progetto di piscina all’aperto pensata per Milano dall’ingegnere Luigi Lorenzo Secchi, lo stesso del mercato coperto di viale Monza che oggi ha ospitato la conferenza stampa di BienNolo. Perchè, come un fiume in piena, il quartiere “a nord di Piazzale Loreto” – dall’Osteria Crespi 14 al Hug di via Venini, passando per StudioPace10, Studio Paolo Nava e il nuovo spazio di Oliviero Ponte di Pino (ideatore di Book City), si è attivato, partecipando in maniera “sorprendente, autentica e assolutamente disinteressata”, come precisa Bergamini. I soggetti non mancano e i progetti neppure. Proprio questa mattina sono stati svelati i 37 artisti, scelti non solo grazie alla conoscenza e all’attività dei 4 ideatori, ma anche ai limiti – in primis la mancanza, di corrente elettrica e del tetto, e la forte presenza di vegetazione spontanea – che pongono gli spazi dell’ex Laboratorio Panettoni Giovanni Cova, luogo d’elezione di BienNoLo. Artisti che con il quartiere c’entrano poco o nulla, ma le cui pratiche abbracciano i temi fondanti di questa biennale di quartiere: sostenibilità ecologica, impermanenza, non-linearità e appunto “fobia” (soprattutto delle fobie!). Nella lista ci sono “Under 35” che non transitano nei circuiti tradizionali, lo street artist 2501 insieme a – per citarne alcuni – Mario Airò, Serena Fineschi, Massimo Kaufmann, Adrian Paci, The Cool Couple, Vedovamazzei e la sound artist Bea Viinamaki. L’arte dei giovani si confronta con l’arte storica. Come quella di Stefano Arienti che ripropone le muffe del 1985 esposte nella cornice della ex fabbrica Brown Boveri. Ivana Spinelli propone un lavoro site-specific all’interno di un bancone del mercato rionale di NoLo. Mentre Luigi Presicce e Francesco Lauretta, con la “scuola” spontanea di Santa Rosa, sono ospiti al Tramvai, lungo il naviglio della Martesana. BienNoLo infatti, si sviluppa in lungo e in largo, con un programma “Off” – le case degli artisti si aprono alla cittadinanza per un week end (“Habitat”) – con l’ospitalità a Piano City, il workshop “Miabito”, e dal prossimo anno con un premio di arte pubblica. Già per questa edizione si sta pensando ad una seconda mostra sui muri esterni dell’ex Laboratorio di Panettoni, traendo ispirazione dal manifesto dell’artista Francesca Marconi. “Via Padova State of Mind”. E per entrare nel giusto mood di BienNoLo ci vediamo in via Popoli Uniti 11 Venerdì 17. (Petra Chiodi)
Nella foto sopra: Carlo Vanoni, Matteo Bergamini, Assessore Filippo Del Corno, Rossana Ciocca
In home page: BienNoLo, foto di Fabrizio Stipari