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La casa di Wright per il figlio David potrebbe essere abbattuta. Una storia che viene dall’Arizona, dove l’edificio sembra abbia le ore contate

di - 3 Ottobre 2012
Il New York Times ha parlato di una questione che ha dell’incredibile. E in effetti sembra un po’ fantascientifica la cosa anche se, a ben guardare, si svolge nell’ambito dell’architettura degli Stati Uniti, che tende come tutti sappiamo al rinnovamento continuo, spesso incurante del proprio passato.
Peccato però che in questo caso il “passato” che ne farà le spese, probabilmente sarà la casa progettata da Frank Lloyd Wright per il figlio David, dal 1952 a Phoenix, in Arizona.
La prospettiva di una sua demolizione, da parte di un imprenditore locale, ha ovviamente messo sul piede di guerra i conservatori, nonostante le leggi dell’Arizona lo permettano. Bisognerebbe dunque trovare qualcuno che possa ricomprare dall’imprenditore il bene. Oggi. Perché il termine per l’abbattimento è domani.
Wright ha progettato questa casa da 2mila e 500 metri quadrati in un sito desertico a Camelback Mountain, in un quartiere chiamato Arcadia. La zona, conosciuta fin dal 1920 per i suoi agrumeti e resort, è oggi terreno immobiliare di ricchi imprenditori.
La casa di David Wright, si pone architettonicamente come una filiazione del Guggenheim, solo che a differenza del museo, il cui interno verticale volta le spalle alla città, la casa di David è stata configurata dall’architetto per guardare sia in interno che all’esterno. Si gira intorno ad un cortile centrale, un’oasi pompeiana nella quale vi era una piscina e un giardino che si affaccia sul deserto circostante, con una stupenda vista sulla montagna. Un’opera d’arte insomma a tutti gli effetti, come ha ricordato Neil Levine, storico dell’architettura e studioso dell’opera di Wright. Disabitata da 4 anni, la casa è stata rilevata dalla società Meridian 8081, e il manager John Hoffman ha dichiarato che non c’è nessun punto di conservazione storico e che il permesso per la demolizione sarà automatico da domani.
Potrebbe però anche essere che la minaccia di demolizione venga utilizzata come leva per far alzare il prezzo da pagare da parte di chi vorrebbe tutelare l’edificio, visto che pare che dopo aver comprato l’immobile per 1,8 milioni di dollari Meridian 8081 abbia rifiutato un’offerta di oltre 2 milioni da parte di un anonimo amante di Wright.
Una questione spinosa, che riguarda da un lato le leggi sulla tutela dello stato americano, il restauro e gli investimenti nella zona di Arcadia e soprattutto la necessità culturale di conservare un punto di riferimento per la storia dell’Arizona, a poca strada da dove sorgeva proprio la Fondazione Wright che ha donato tutto il suo malloppo di progetti, disegni e immagini al MoMA e alla Columbia University.

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