27 marzo 2018

La classifica delle mostre e dei musei più visitati del 2017, da Pechino alla toilet di Cattelan

 

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Chi dice museo dice Louvre. Vero ma, forse, non ancora per molto tempo, visto che qualcosa sta cambiando, nell’indice dei musei più frequentati al mondo. 
Secondo la classifica annuale stilata da The Art Newspaper, il Louvre è riuscito a stento a conservare la palma, con 8.1 milioni di visitatori nel 2017, segnando comunque un trend in ripresa dopo il calo del 2016, quando si passò da 8.6 milioni a 7.4, in seguito agli attacchi terroristici del 2015. Ma occhio alle spalle, perché il Museo nazionale della Cina, a Pechino, ha registrato l’incredibile record di 8.063.000 visitatori lo scorso anno, una new entry formidabile che ha scalato rapidamente le posizioni e lasciato alle spalle un’istituzione come il Metropolitan Museum of Art di New York, ultimamente al centro di accese discussioni in merito alla politica dei ticket, che si ferma a 6.692.209 di presenze. 
Quarto e quinto posto, rispettivamente, per i Musei Vaticani, con 6.427.277, e per il British Museum di Londra, con 5.906.000. Londra si conferma capitale della cultura, piazzando nella top ten altri due musei, la Tate Modern e la National Gallery. Estremo oriente ancora sulla cresta dell’onda, con il National Palace Museum di Taipei che perde due posizioni rispetto allo scorso anno ma mantiene la classifica, con 4.436.118 presenze, poco sopra all’Hermitage di San Pietroburgo, con 4.2 milioni. 
The Art Newspaper ha analizzato anche i dati delle mostre più frequentate e in questo caso i risultati sono meno scontati. La mostra più visitata del 2017 è stata “Icons of Modern Art: the Shchukin Collection”, alla Fondation Louis Vuitton di Parigi, con 8.926 presenze giornaliere, dal 22 ottobre 2016 al 5 marzo 2017, per 1.205.063 visitatori in totale, che hanno potuto ammirare le opere impressioniste e post impressioniste nella collezione messa su, a inizio Novecento, dal mercante di tessuti Sergei Shchukin, detto anche il Gertrude Stein della Russia. Ma andando a considerare il numero di visitatori giornalieri, il primo posto spetta a “Unkei: the great master of buddhist sculpture”, al Tokyo National Museum, che ha fatto registrare 11.268 visitatori al giorno, per due mesi di apertura, con un totale di 600.439 presenze. Grande successo ancora per Tokyo, il cui National Art Center piazza un’antologica dedicata ad Alphonse Mucha, con 657.350 visitatori totali e 8.505 giornalieri. Particolarmente in forma il Guggenheim di Bilbao che festeggia il ventesimo anniversario con ben quattro mostre nella top 20: le tre monografiche dedicate a Ken Jacobs, Bill Viola e George Baselitz e l’antologica di Signac, Redon e Toulouse-Lautrec
Notevoli anche i numeri della monografica di David Hockney al Pompidou di Parigi, con 620.945 presenze totali e 5.788 giornaliere, e di “My eternal Soul”, di Yayoi Kusama, ancora al National Art Center di Tokyo, con 518.893 visitatori totali e 6.714 giornalieri. L’artista giapponese è una presenza fissa nelle classifiche di gradimento e la sua mostra all’Hirshhorn Museum di Washington ha contribuito a raddoppiare le presenze del museo, da 659.000 a 1.1 milioni di visitatori. Insomma, con i dot si va sul sicuro. Da segnalare anche i 681.127 visitatori che, al Reina Sofia di Madrid, hanno ammirato Guernica di Picasso, nell’ottantesimo anniversario della sua realizzazione. Al termine della mostra, l’opera andrà al Musée National Picasso a Parigi, città dove fu esposta per la prima volta, precisamente al Padiglione Ungarico, per l’esposizione universale. 
Infine, chi poteva essere l’unico italiano a entrare nelle varie classifiche, se non lui? Il Guggenheim Museum di New York ha stimato che circa tremila persone al giorno hanno visitato l’America, la toilette d’oro massiccio installata da Maurizio Cattelan nei servizi del museo. Ovviamente, una persona alla volta. E infatti, a voler essere puntigliosi, il calcolo non sembra poi tanto affidabile, visto che si dovrebbe tenere conto della condizione fruitiva particolare, legata a certi bisogni proprio impellenti.

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