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Non solo grandi pezzi, ma anche opere su carta e immagini di piccole dimensioni segnano il record per Sotheby’s nell’asta giornaliera di ieri. La seconda tranche dell’incanto serale dei miracoli del 7 maggio, dedicato all’Impressionismo e al Moderno -totale realizzato di 230 milioni- ha invece totalizzato 58 milioni e 296mila dollari, una delle più alte somme che Sotheby’s ha mai raggiunto per questo tipo di vendite. Il totale di questi due giorni infatti si aggira sui 288,3 milioni dollari, con un 80,7 per cento dei 431 lotti venduti. Le opere della collezione Lewyt hanno superato le aspettative, recuperando qualcosa come 15,6 milioni rispetto alla stima di vendita alta, che era pari a 8,8 milioni. Ma non è tutto, perché il prossimo 5 giugno, nella sede parigina verranno battute anche diverse opere di Nicolas de Staël. Ma cos’è che ha “vinto” in questa ultima giornata newyorkese di incanto, mentre la città si riempie di opening e art addicted di tutto il mondo? Sicuramente va segnalto il primo posto di Renoir, che ha guadagnato oltre 400mila dollari su una stima alta di 1 milione e 500mila per la sua Route à Berneval, ma un altro grande record è per Pisarro, secondo posto con La maison rondest et son jardin à l’Hermitage, Pontoise, olio dipinto nel 1878 e stimato 900mila dollari. La vendita? A un milione e 805mila, più che raddoppiata. Ancora meglio per Manet, che con En-tête de lettre, disegno raffigurante tre prugne e firmato l’8 ottobre 1880 su una stima alta di 250mila dollari esce a un milione e 265mila. Carafe et bol di Cézanne, forse trainato dalle “Mele” della sera prima esce a 989mila su una stima massima di 300mila dollari, e anche il lotto 113, Renoir con una Petit Bagneuse del 1876, 9 x 6,7 centimetri è andata venduta per 785mila dollari su una stima alta di 250mila. Ma il vero record è per Picasso, con una La colombe della pace stilizzata, firmata il 1 maggio 1958: 41,9 x 27,3 centimetri di opera stimati 60mila euro in alta. Volete sapere a quanto è stata battuta? 653mila dollari. Un miracolo?