Gli animalisti si scatenano contro lo squalo morto di Damien Hirst. Gli animalisti protestano contro la pecora morta di Damien Hirst. Dura contestazione degli animalisti contro le farfalle morte di Damien Hirst. Se non fosse chiaro già da questi titoli, tra gli animalisti e Damien Hirst c’è feeling. Si seguono da un capo all’altro del mondo, dandosi appuntamento a ogni mostra che non può dirsi ben riuscita, senza almeno uno striscione di disapprovazione. L’ultimo, romanticissimo rendez-vous risale a un mese fa, quando il gruppo “100% Animalisti” depositò svariati chili di sterco all’ingresso di Palazzo Grassi, a Venezia, sede della grande personale appena inaugurata e tanto chiacchierata. E non per la presenza di animali in formaldeide, perché per “Treasures from the Wreck of the Unbelievable” nessun essere vivente è stato maltrattato, nonostante la coerenza al tema della degradazione dei materiali, visto che le opere sono realizzate in bronzo, granito e (finto) corallo.
Secondo le cronache ufficiali, questa fascinazione per la morte e per i metodi per esorcizzala e riverirla, deriva da una sorta di trauma-epifania adolescenziale, quando il giovanissimo Hirst visitò l’obitorio di Leeds, rimanendo segnato dal fenomeno della putrefazione delle carni. Da quel momento, fu chiaro che la morte sarebbe diventata il soggetto della sua futura arte, dalla testa di mucca con vermi e mosche, alla zebra, dallo squalo alla pecora. Ma, esattamente, quanti animali sono stati elevati a opera?
L’hanno calcolato ad Artnet e i risultati sono stati pubblicati in un articolo dal titolo un po’ fuorviante, “How Many Animals Have Died for Damien Hirst’s Art to Live?”, cioè “Quanti animali sono morti per far vivere l’arte di Damien Hirst?”. Una domanda che, a parte la retorica evidente, identifica l’arte di Hirst come causa efficiente di decesso, nonostante le dichiarazioni ufficiali dell’artista abbiano sempre evidenziato che gli animali fossero stati prelevati da macelli e già morti. In ogni caso, il tiro viene precisato nel corso dell’articolo. Ma, alla fine, quanti sono questi animali? La conta, imprecisa per stessa ammissione dell’estensore, si è basata sul catalogo di opere e mostre pubblicato sul sito ufficiale dell’artista. Questa bestiale danza macabra conterebbe: 850mila mosche, 45mila insetti di oltre 3mila specie, 17mila farfalle, 668 pesci di 38 specie diverse, 17 squali, 13 pecore, 7 mucche, 5 uccelli, 5 vitelli, 4 tori, 3 puledri, 2 maiali, 1 orso, 1 zebra. Visto che siamo nel periodo pasquale, spicca l’assenza di agnelli ma ci sono tutti i personaggi per una allegra fattoria.