La Fondazione Morra Greco riaprirà ufficialmente le porte della sua sede, nel cinquecentesco Palazzo Caracciolo di Avellino, a Napoli, il 29 giugno. La Fondazione era chiusa da marzo 2015, quando furono avviati dei rigorosi lavori di restauro per adattare gli spazi, fortemente caratterizzati da emergenze storiche e artistiche, alle necessità di un funzionale complesso museale.
La Fondazione, che annovera nel Consiglio di Amministrazione anche l’Ufficio Regionale della Campania, in una governance mista pubblica e privata, fu istituita nel 2003 ma il suo nucleo risale alla collezione di Maurizio Morra Greco, avviata negli anni ’90 e che, attualmente, comprende oltre un migliaio di opere di circa duecento artisti contemporanei. Dalla mostra inaugurale, nel 2006, con una personale di Gregor Schneider, la Fondazione ha ospitato un intenso programma di residenze, mostre e progetti collaterali, diffusi anche in diverse sedi di Napoli, come Villa Pignatelli e la Fondazione Mondragone, con artisti come Laure Prouvost, Franco Vaccari, Mark Dion e Sol Lewitt, tra gli altri.
Tra le novità, una biblioteca di arte contemporanea con oltre un migliaio di libri, liberamente consultabili nei locali di Palazzo Caracciolo di Avellino, e il progetto Digitalism, per l’archiviazione digitale degli spazi delle sede e delle opere della collezione, con tanto di app per navigare tra le varie informazioni. Attualmente, il comitato scientifico è composto da Elena Filipovic, Direttore Kunsthalle di Basilea, Luigi Fassi, Direttore MAN di Nuoro, Jörg Heiser, Direttore Institut Für Kunst Im Kontext, di Berlino, Francesco Manacorda, Direttore di VAC Foundation, Heike Munder, Direttore Migros Museum, di Zurigo.