Categorie: Speednews

La sars alla Biennale. Addio al Padiglione Cina

di - 10 Maggio 2003

Già non era nata sotto i migliori auspici la partecipazione della Repubblica Popolare Cinese alla Biennale di Venezia. Grandi polemiche aveva infatti suscitato la location del padiglione. Le nuove promesse dell’arte orientale avrebbe infatti trovato ‘alloggio’ nella galleria di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa, istituzione che per statuto dovrebbe occuparsi della promozione della giovane arte veneta, e non dell’affitto a terzi di prestigiosi spazi espositivi.
In questi giorni l’epilogo. Il governo cinese, con una comunicazione ufficiale, rinunzia a partecipare alla Biennale. Perché? Per il grave problema sars che sta shockando il grande paese asiatico.
E la Fondazione Bevilacqua la Masa? Finalmente tornerà ad occuparsi di promozione della giovane arte anche durante la grande vetrina della Biennale? Niente affatto: negli spazi di Piazza San Marco verrà anticipata la rassegna sul grande pittore americano Alex Katz. Inaugurazione il 12 giugno.

[exibart]

Visualizza commenti

  • è nulla e se pensate che esiste un premio regione piemonte agli artisti stranieri ... o che la fondazione trussardi oltre a fare mostre ad artsiti stranieri pubblica molti testi in lingua inglese e non in quella italiana.. e la solita storia all'estero tutti sostengono la propria arte, noi da bravi provinciali... ci vendiamo al migliro offerente... sono i soldi soldi (V.Woolf..docet tanto per essere esterofilo..)

  • In effetti é una notizia penosa per 2 motivi: il primo é che la Cina non ha rinunciato al Festival di Cannes per la SARS...ora se rinuncia a Venezia o é Venezia alla frutta oppure é un classico esempio di dis-organizzazione all'italiana.
    Il secondo motivo é che come al solito di fronte a tantissimi giovani italiani che non hanno spazi per esporre né un pubblico decentemente istruito per "ascoltarli" essi debbano fuggire all'estero (e Parigi, dove sto, é un esempio...) mentre da noi organizzatori provinciali per cultura e formazione accolgono a braccia aperte l'americano di turno.
    Per quanto "grande" possa essere Katz ritengo che i membri della fondazione siano davvero degli illustri sprovveduti, ignari di qualunque basilare nozione di politica culturale.
    Ma se a Roma si dorme, a Venezia si ronfa!
    Poi non si stupiscano del provincialismo veneto...

    ps: proporrei ai responsabili della fondazione di rivedersi "Un americano a Roma" con Sordi.

Articoli recenti

  • Mostre

Ode: si apre a Cavalese la mostra personale di Antonella De Nisco

Lungo la passeggiata sul Rio Gambis, a Cavalese fino al 29 settembre, sei grandi opere di Antonella De Nisco raccontano…

7 Luglio 2024 0:02
  • Progetti e iniziative

MUVE Mestre: arte e riqualificazione urbana

La proposta culturale della Fondazione Musei Civici di Venezia si estende nell'entroterra, trasformando Mestre in un nuovo polo culturale

6 Luglio 2024 16:00
  • Fiere e manifestazioni

Videocittà torna a Roma. Francesco Dobrovich ci racconta il festival della visione e della cultura digitale

Il direttore creativo Francesco Dobrovich ci racconta la settima edizione di Videocittà, il festival che anche quest’anno accende la più…

6 Luglio 2024 15:03
  • Premi

Ocypete, a Fabrizio Cotognini va il Premio internazionale d’Arte Casati

Nella suggestiva Maison a Saludecio, Casati e Archivio Paolini, fucine del Rinascimento Culturale italiano per la tutela del patrimonio contemporaneo…

6 Luglio 2024 14:00
  • Attualità

In che modo la cultura può essere uno strumento di diplomazia internazionale? Alcuni casi di doni e soft power

Intervista al Consigliere d’Ambasciata Marco Maria Cerbo, che ci ha raccontato la storia dei siti Unesco, dei panda cinesi e…

6 Luglio 2024 13:46
  • Arte contemporanea

Uomo e natura, un equilibrio da curare: riflessioni su una mostra a Siena

A Siena, la galleria Fuoricampo, il Museo di storia naturale e l’orto botanico sono le sedi di una mostra diffusa…

6 Luglio 2024 13:00