Un’indagine archeologica inusuale, una riscoperta della storia di Roma attraverso il linguaggio del video e della performance: Gary Hill, artista americano di fama internazionale, è invitato a realizzare un intervento straordinario per il Colosseo, un lavoro giocato sulle complesse dinamiche fra immagine/suono e spazio/tempo.
Il progetto si articola lungo quattro mesi, dal 14 aprile al 31 luglio 2005. Tre tappe in tutto: ad aprile si accenderanno le prime proiezioni, cinque immagini che scorrono sulla superficie dell’architettura, collocate dentro cinque fornici all’interno del Colosseo. Si aggiungeranno, l’11 maggio, tre nuove proiezioni negli Ipogei del Colosseo, una sull’abside del Tempio di Venere e Roma e una presso la Porta Libitinaria. Infine le visioni metafisiche di Hill diventeranno dei veri e propri personaggi in una performance-spettacolo sul piano dell’arena (giugno 2005).
Le immagini si rivelano lentamente in forma di apparizioni sonore e luminose non invasive, consentendo una percezione inedita e intensa del monumento classico per eccellenza, reinterpretato grazie a una provocazione poetica di grande bellezza.
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