28 aprile 2004

L’art-vandalo Pietro Cannata colpisce ancora. A Prato, la sua città

 

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monumento ai cadutiC’erano una volta gli sfregi contro il David di Michelangelo o contro i quadri di Pollock. Oggi Pietro Cannata, vandalo artistico laureato al Dams, ha cambiato obiettivi, puntando a colpire i monumenti “che non sono belli”, come dice lui. Per questo motivo Cannata si è accanito, lo scorso 27 aprile, contro il monumento ai caduti di piazza delle Carceri a Prato imbrattandolo di vernice nera.
Dopo aver completato l’opera il vandalo-performer è andato di fronte alla casa di Maurizio Agliana, uno delle guardie del corpo ostaggi in Iraq. Perché? Era sicuro di trovarci i giornalisti per poter raccontare la sua azione.
Che dire, quando Cannata -seppur con fini artistici ampliamente dibattuti e oggetto di saggi e riflessioni- interveniva sui capolavori dell’arte poteva creare qualche problema; certo che se ora se la prende con i mediamente orribili monumenti ai caduti disseminati per l’Italia possiamo ancora biasimarlo?

[exibart]

4 Commenti

  1. Non reputo l’azione di Cannata degna di attenzione;se il suo concetto fosse Verità lo si dovrebbe implicitamente applicaread altre categorie,tra cui in primis l’essere umano. “Non è uan bella opera d’arte” (di cui tutti possono e devono-secondo Cannata pare-che subire)anche agli esseri umani!Et allora quanti preferirebbero versare su Cannata,non certo un adone od un raul bova,quintali di vernice ????

  2. Ai tre signori di sopra: parlate solo delle vostre azioni e prima di commentate quelle degli altri, abbiate l’accortezza di conoscere la persona è il motivo del perchè lo ha fatto.

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