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Vi segnaliamo ancora una interessante novità per la 58ma edizione della Biennale d’Arte di Venezia. Il Padiglione della Russia sarà curato da una personalità veramente d’eccezione, visto che si tratta del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo. Si tratta della prima volta che il padiglione russo, organizzato in collaborazione con il Museo Pushkin e con la Galleria Tretyakov, sarà curato da un’intera organizzazione. In effetti, l’Ermitage in Laguna è di casa, visto che aveva già partecipato alla Biennale di Venezia, nell’ambito del programma di arte contemporanea Ermitage 20/21, oltre a essere stato coinvolto in diverse occasioni nell’organizzazione di mostre ed esposizioni all’Università Ca’ Foscari.
Il commissario del Padiglione, Semen Mikhajlovskij, aveva già annunciato i preparativi di una grande mostra collettiva e si sapeva che l’Ermitage sarebbe stato partner nell’ambito del progetto ma le modalità erano ancora taciute. A svelare l’arcano, è stato il direttore dell’istituzione pietroburghese, Mikhail Pyotrovski, che ha annunciato la notizia al giornale Gorod 812.
Titolo della mostra sarà “Lc. 15: 11-32”, in riferimento sia alla parabola del Figlio Prodigo, nel Vangelo di Luca, che al famoso dipinto di Rembrandt, conservato nella collezione del museo russo, raffigurante il figlio pentito al cospetto del padre e che sarà il punto focale dell’esposizione. Alexander Sokurov, vincitore del Leone d’Oro nel 2011 a Venezia con il suo Faust, presenterà un’installazione che metterà in dialogo una galleria dell’Ermitage – spazio che il regista ha magnificamente raccontato per il suo docufilm Arca Russa – e uno studio d’artista, «Le cui finestre affacciano sul tumulto e sulla guerra che circondano il mondo moderno».
«Non sarà la mostra di un unico artista e non sarà associata a un solo tipo di arte. Ci saranno videoinstallazioni, forse un film, fotografie, sculture e molti altri oggetti. Mi piacerebbe che ci fossero suoni e musica», ha detto Mikhajlovskij alla presentazione dell’esposizione al Forum Culturale internazionale di San Pietroburgo. Ci sarà spazio, allora, anche per agli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, di cui Mikhajlovksij è rettore, e per Aleksandr Shishkin-Hokusai, artista principalmente impegnato nell’ambito della ricerca teatrale e performativa e che, in questa occasione, presenterà un’installazione evocativa dello stile fiammingo.