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Da temporary a permanent, nel giro di un attimo. È il superpotere di Larry Gagosian che, dopo aver presentato quella che doveva essere una mostra pop-up nell’ambito di Art Basel, ha invece annunciato che non si sposterà da Rheinsprung 1, a due passi dell’amabile fiume Reno.
Si amplia così l’impero del gallerista, che aprì la sua prima sede nel 1980, nella sua città natale, Los Angeles, e che oggi ha posizionato le sue bandiere a New York, in Madison Avenue, West 24th St., 821 Park Avenue e 21st St., a Beverly Hills, a San Francisco, a Londra, in Britannia St., Grosvenor Hill e Davies Streets, a Roma, in via Francesco Crispi, a Parigi, in rue de Ponthieu, a Hong Kong, nel Pedder Building, ad Atene e a Ginevra.
In effetti, la scelta di aprire una nuova sede a Basilea non era così ovvia, contando per esempio proprio la vicinanza con Ginevra ma un motivo dovrà pur esserci e, come spesso capita, intreccia affari e sentimenti. È lo stesso Gagosian a non farne mistero: «Ernst Beyeler era un caro amico, la sua eredità continua ad animare Basilea e Sam Keller, ex direttore di Art Basel e attualmente a capo della Fondazione Beyeler, ha continuato sulla sua scia. Perché non dovrei voler far parte di questa storia?», ha spiegato il gallerista a The Art Newspaper. E poi, la Fodazione Beyeler, altra protagonista dell’arte mondiale, con una collezione che va da Vincent Van Gogh a Roy Lichtenstein, passando per Francis Bacon e Piet Mondrian, ha appena dedicato una mostra a Rudolf Stingel, che nemmeno a farlo apposta è uno degli artisti di Gagosian.
Insomma, un avamposto strategico, che darà la possibilità di interagire con la prestigiosa Fondazione svizzera d’arte contemporanea, oltre che con la stessa Art Basel ma anche con Zurigo, che dista solo un’ora di treno e che è un’altra città presidiata da gallerie di livello, come Hauser & Wirth. E poi la posizione ha il suo fascino, visto che l’edificio si trova nel centro storico di Basilea, affaccia sul Reno e, particolare di non secondaria importanza, si trova a pochi passi dal più grande hotel della città, il Les Trois Rois.
La mostra attualmente in esposizione, “Continuing Abstraction”, dedicata alla pittura astratta americana ed europea, con opere di artisti del calibro di Alexander Calder, Willem de Kooning, Theaster Gates, Agnes Martin, Albert Oehlen, Jackson Pollock, Mark Rothko, chiuderà domenica, a fine fiera, come previsto. Quindi, inizieranno i lavori di ristrutturazione, prima dell’apertura definitiva a settembre, con una mostra che sarà annunciata a breve.