21 ottobre 2002

Lo smog assedia l’arte? Una giornata di studio nella capitale

 

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Verranno presentati a Roma, nel corso di una giornata di studio, i risultati di un progetto di ricerca sulla relazione tra l’inquinamento atmosferico e il degrado dei monumenti artistici, anche alla luce della totale assenza di limiti di legge mirati alla salvaguardia delle opere d’arte esposte all’aperto.

Lo studio, promosso dall’Apat – L’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici – e realizzato dall’ICR, Istituto Centrale del Restauro, si è basato su monitoraggi effettuati in alcune città d’arte campione, con particolare attenzione a Roma, all’interno di un programma di ricerca in merito all’impatto dell’inquinamento atmosferico sul patrimonio artistico.

L’aumentare del traffico nelle grandi città espone anche le opere d’arte e i monumenti a rischi irreparabili, accelerando e aggravando il processo di degrado. Annerimento, crosta nera e successiva solfatazione sono le fasi del più grave ciclo degenerativo che provoca la perdita irreparabile di materiale lapideo e compromette inestimabili patrimoni monumentali. Un processo alla cui base si cela la deposizione di polveri, sostanze prodotte in gran parte dai tubi di scappamento.


LO SMOG ASSEDIA L’ARTE
Giornata di studio
“Valutazione del rischio connesso all’inquinamento atmosferico sui beni di interesse storico artistico italiani esposti all’aperto”
Roma, Horti Sallustiani
Mercoledi’ 23 ottobre 2002
Ufficio Stampa ICR: Alfa International tel. 06/3230080-77 fax 06/3222038
Dr.ssa Alessandra Bonfanti 348/0903306 –347/2534220
Contatto e-mail: projet.icr_apat@vizzavi.it  
Ufficio stampa APAT: Dr.ssa Cristina Pacciani tel. 06/50072407 – fax 06/50072103


[exibart]

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