Categorie: Speednews

Lungometraggi d’autore dall “Afrika!” a Istanbul: uno sguardo su come il cinema del continente nero cambia. In attesa che l’Occidente si accorga dell’onda

di - 4 Gennaio 2012
Sappiamo che non esiste solamente un’arte eurocentrica, ma il programma di Istanbul Modern Cinema di quest’anno ci insegna che c’è una cospicua parte del cinema africano che ha arricchito con le sue immagini e le sue storie un po’ di contemporaneo, nonostante la macchina da presa nel continente africano sia presente da poco più di 50 anni. Una scaletta di dieci film dunque, da domani al prossimo 22 gennaio, presentati in una rassegna intitolata Afrika! da Mahir Saul, antropologo dell’Università dell’Illinois, alcuni dei quali hanno vinto in patria il Festival della Televisione di Ouagadougou (FESPACO), il più importante riconoscimento cinematografico.
I temi sono cuciti addosso agli abitanti del continente nero e alle sue storie. “The Wind”, presentato al festival del cinema di Cannes nel 1982 racconta della diversa estrazione sociale di due studenti innamorati che finiranno in carcere. “Sarraounia” invece mette in scena la resistenza di un gruppo di donne di fronte a coloni britannici nelle zone del Centro Africa alla fine dell’ottocento.
Si passa per “Faat kine” di Ousmane Sembene che lo (qua non ho capito , descrive questa storia?) descrive come un resoconto lontano dagli stereotipi che si leggono sulla situazione delle donne-eroi nell’Africa contemporanea e ancora “Dry Season”, racconto della trasformazione di un giovane attraverso un pellegrinaggio che ci avvicina alla storia contemporanea dell’Africa tropicale. Si arriva poi  alla produzione più recente, “The Bloodiest”, del 2007, in cui nel buio della notte due giovani donne cercano di sbarazzarsi del corpo di un politico. Nonostante l’aspetto da parodia del lungometraggio si riscontrano una serie di influenze godardiane, sovrapposizioni e dissolvenze che danno al film una particolarità visionaria. Forse è vicino il momento in cui si smetterà di guardare  all’arte e al cinema del africani  con lo sguardo che si riserva ai cineforum. (matteo bergamini)

Articoli recenti

  • Mostre

“L’Estetica del Gusto”: a Venezia la mostra degli artisti dell’Accademia nel ristorante di Borghese

Fino al mese di ottobre, è visitabile la mostra collettiva a cura di Simone Ceschin nel ristorante “AB – Il…

2 Agosto 2025 0:02
  • Arte contemporanea

L’estate senza fine: la personale parigina di Hiroshi Nagai alla Sato Gallery

Atmosfere vaporwave: a Parigi Hiroshi Nagai trasforma l’estate in uno stato d’animo sospeso tra sogno californiano e nostalgia pop giapponese

1 Agosto 2025 18:27
  • Personaggi

Il giorno in cui Bob Wilson mi ha insegnato a guardare

Robert Bob Wilson è morto il 31 luglio 2025 a 83 anni: nella sua esistenza, densa di esperienze e progetti,…

1 Agosto 2025 16:43
  • Street Art

The Wallà, nuove opere nel borgo della street art, che si può visitare anche online

Con un nuovo virtual tour, l’arte urbana di Vallà si apre al mondo. Intanto Alicè e Dulk lasciano il segno,…

1 Agosto 2025 15:54
  • Libri ed editoria

Un libro al giorno. Palermo spasima di Giampaolo Frezza

Torna la rubrica che presenta romanzi e saggi, ultime pubblicazioni e grandi classici. Non solo arte e storie di artisti,…

1 Agosto 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Al Barbican Centre di Londra un viaggio nella cultura rave degli anni ’90

In Pursuit of Repetitive Beats: il Barbican Centre di Londra celebra la cultura Acid House degli anni ’90, tra euforia…

1 Agosto 2025 13:34