Nasce un Parco di sculture. E’ il primo nelle Marche e uno dei pochi in Italia e nel mondo. E’ il “Parco delle Pietre Vive” di Cingoli. La promotrice è la famiglia Calamante in collaborazione con il Comune di Cingoli e l’inaugurazione è prevista per domenica 9 giugno, alla presenza del Sindaco Leonardo Lippi e del Prof. Armando Ginesi che ha curato il progetto.
L’inaugurazione sarà preceduta, alle ore 11.00, presso la Sala Conferenze del Comune di Cingoli , dalla presentazione della mostra personale dell’artista Alessandro Petromilli, che ha realizzato la prima scultura.
Alle ore 12.00 verrà scoperta l’opera, collocata nel Parco a ridosso delle mura cittadine.
La prima scultura posta in sito, che è stata intitolata “Natura”, è un disco in bronzo in cui sono rappresentati i tre mondi naturali, minerale, vegetale, animale, il quale si innesta sull’ordine razionale e geometrico della pietra del luogo. La fase di realizzazione dell’opera è documentata nella mostra didattica ospitata presso il Cinema Teatro, da fotografie, disegni e grafiche dell’artista. Insieme all’esposizione del work in progress concernente la scultura di Cingoli, la mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino all’8 luglio, esporrà disegni e sculture che offrono un assaggio del lavoro artistico di Petromilli.
Nato in Ancona e ora residente ad Urbino, dove insegna all’Accademia di Belle Arti, Alessandro Petromilli è il primo scultore invitato per il progetto del Parco delle Pietre Vive che verrà costituito chiamando ogni anno un artista marchigiano al quale sarà commissionata una scultura, da realizzare utilizzando la pietra del luogo, secondo la propria ispirazione e il proprio stile.
Con questo progetto la famiglia Calamante vuole testimoniare l’appartenenza al territorio che da oltre venti anni ospita le sue attività economiche e la gratitudine che ad esso la lega. Il progetto del Parco, per cui è già stato invitato il secondo scultore, la cui opera verrà messa in sito nell’estate 2003, è frutto di una lungimirante collaborazione pubblico-privato che vede coinvolte da un lato la famiglia Calamante, dall’altro l’Amministrazione Comunale di Cingoli che, come ha dichiarato il Sindaco Lippi, “avvicina le attività economiche alla vita culturale dei cittadini e che è fondamentale affinché il Comune realizzi iniziative che lascino un segno nel futuro.”
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