24 ottobre 2013

Mario Merz, per l’arte e la musica. Ecco come sarà strutturato il nuovo premio intitolato al grande “poverista”

 

di

Tacita Dean - Mario Merz - 2002 - film 16mm a colori con audio - 8’30’’ - courtesy Marian Goodman Gallery, Parigi-New York & Frith Street Gallery, Londra
Un Premio di consapevolezza, e di volontà. Nasce con queste premesse il nuovo award intitolato alla figura di Mario Merz, il grande poverista scomparso dieci anni fa. «L’Arte rappresenta la libertà di pensiero senza confini. Non può restare in silenzio di fronte alle ormai quotidiane tragedie che colpiscono persone che vanno inseguendo la salvezza. Lavorando congiuntamente a un autorevole comitato promotore, ho deciso di dar vita al Premio Internazionale Mario Merz; un premio dedicato a coloro che nutrono la giusta volontà di perseguire le proprie ricerche al di là delle opposizioni derivanti dall’appartenenza politica, sociale, geografica» dichiara Beatrice Merz, che insieme a un comitato composto dal Direttore del Reina Sofia, Manuel Borja-Villel, dall’artista Lawrence Weiner e Massimiliano Gioni sceglierà, a cadenza biennale, una short list di 5 artisti selezionati da altrettanti professionisti in base al contributo dato nei propri Paesi d’origine, a cui sarà dedicata una mostra, dalla quale una giuria internazionale esprimerà una preferenza verso un solo vincitore, che avrà una personale a Torino e Zurigo. Due città non scelte a caso, ma gemellate per due motivi: il primo perché entrambe rappresentano i centri della vita culturale dei rispettivi Paesi. E poi, non in ultimo, perché la città svizzera rappresenta l’origine e la nazionalità di Mario Merz, mentre Torino è la sua città d’adozione.
Ma non ci sarà solo l’arte, ma anche un Premio Merz per la Musica: in collaborazione tra l’Associazione per la Musica De Sono di Torino e della Hochschule der Künste di Zurigo, sarà strutturato come l’award per le arti: le nomination di 5 giovani concertisti arriveranno da istituzioni musicali, interpreti, critici e personalità del mondo della musica e al vincitore verrà commissionato un brano per orchestra d’archi e un intervento musicale in uno spazio museale: un modo per unificare le arti che sarà vagliato dal compositore Dieter Ammann e dal collega e violoncellista Thomas Demenga, dal pianista Alexander Lonquich e Willy Merz. 
Le presentazioni ufficiali? Il prossimo 9 novembre, alla Mole Antonelliana. Sotto il grande Volo dei Numeri.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui