06 gennaio 2006

Matera, pornostar con immagini sacre tra le cosce. La Curia sequestra tre opere della mostra curata da Marziani

 

di

Dario Carmentano, questa Ossimoro Celeste è una delle opere prese di mira dalla Curia lucanaL’intransigenza del Papa Tedesco si fa sentire forte e chiara financo nelle provincie dell’impero. Una controprova di questo? In quel di Matera dove per la mostra di Dario Carmentano curata da Gianluca Marziani (chiude l’8 gennaio alla Mediateca Provinciale) la locale Curia ha chiesto ed ottenuto la rimozione di tre opere rappresentanti –ehmm- delle pornostar con tra le gambe delle immagini votive. Repulsa e scandalo da parte del Vescovo e Provincia di Matera –lo spazio espositivo è il suo- che decide di eliminare le opere che lei stessa aveva voluto esporre. Nonostante la difesa della stampa locale, tutta a favore della mostra.
Ma per favore, non parliamo di censura. Anzi, di episodi del genere ce ne fossero, vorrebbe dire che una volta ogni tanto l’arte è sotto i riflettori, cattura attenzioni, monopolizza prime pagine e smuove coscienze ed opinioni giuste o sbagliate che siano. Proprio come è successo a Matera in questi giorni. Però le tre opere –tutt’ora sotto sequestro- magari restituiamogliele, all’artista.

[exibart]

113 Commenti

  1. La curia ha fatto benissimo. Ma crediamo ancora davvero che per far parlare di un’opera d’arte questa debba per forza provocare in tutte le maniere? Ma basta!?! Ma quale originalità c’è in un’opera del genere? Santità, grazie d’esistere!!!

  2. scherza con i fanti ma lascia stare i santi………se si deve arrivare per parlare di arte sui media solo per la trasgressione e lo scandalo siamo fritti!

  3. Marziani!!!!!!!
    Cerca di Lavorare con artisti bravi non con buffoni che poi la figura del buffone la fai anche tu sai?!
    Ma che roba eh ste foto,tra digitale e schifezza!
    opera?
    Trasgressione?
    ma l’opera in sè?
    vergogna!

  4. bastano per dire che la poesia del colpire in basso serve a poco. Si finisce per valere meno di un atto sessuale il tempo dell’orgasmo, tutto è dimenticato.

  5. in linea di massima son d’accordo con Albert e rola savona, anche se l’opera in questione pubblicata qui sopra e’ proprio insignificante gia’ di per se’, senza il bisogno di ricorrere alla religione…

  6. Le opere son brutte, la provocazione del tutto gratuita e non mi meraviglio del fatto che Marziani ne sia il curatore…

  7. Non vedo che senso abbia giustificare il senso dell’azione per il solo fatto di condividere il giudizio di merito sulle opere…
    Una volta la Bonino chiese “Decidi tu o il Vaticano?”
    Cosa se lo chiese a fare se qui non fa alcuna differenza?
    Questa notizia riguardava l’atto della curia, non la qualità delle opere. E che l’azione della cuira possa essere condivisibile a posteriori non credo giustifichi il fatto.

    Il sindaco di Torino rispose alle polemiche sulla mostra di Mapplethorpe dicendo che se il potere decidesse un giorno di fare una cernita di cosa è degno e cosa non è degno di essere conosciuto, allora non saremmo più in democrazia.
    Qui le opere si sono viste, e poi sono state sequestrate (a che titolo?). Chissà quant’altro è stato sottratto alla nostra candida coscienza prima di essere visto…

  8. Qui è la differenza di cultura, non nel fatto che a Milano non sarebbero state esposte… D’altronde a Milano avete staccato da quell’albero l’impiccagione dei manichini di Cattelan, che si demoliva da sè, perché alle signore in pelliccia faceva troppo impressione….

  9. a carmentano smettila co sta religione…te sei fatto ridicolo co quest’ultima…te e l’altro amico tuo scimunito de cascino…che se mparasse a fà il mestiere suo…laddove ne avesse uno….mò se mette a fà pure il curatore…per quanto riguarda il marziani….a gianlù cerca de lavorà co le persone serie non farti risucchià da sti rimbecilliti te stai a inflazionà, l’arte è na cosa seria e te lo sai bene…ma me sa che ultimamente sto particolare lo stai a dimenticà…devi solo ringrazià gli amici artisti che te vogliono ancora bene e te sostengono ancora malgrado tutto….fatte rientrà sto dollaro che ti è spuntato in fronte…e ritorna ad essere la persona che faceva una volta una vera ricerca…ve saluto

  10. Domanda: Non è che si tratta di diritti sull’utilizzo delle immagini? ;o)

    Ci vorrebbe però, visto l’utilizzo che si stà facendo dell’immagine di Padre Pio a scopo di lucro!

  11. Il MedioEvo dell’era Ratzinger e l’ignoranza dei commentatori di un’opera che neanche hanno visto dal vivo, sono abberranti allo stesso modo. Le opere di Carmentano brutte? Ignorantelli, le opere concettuali denunciano ed esprimono, non devono essere nè belle nè brutte. E devono raccontare di un’epoca, nella fattispecie la nostra, in cui immagini votive vengono svendute alla stregua di indulgenze e annullamenti matrimoniali, roba da pedofilia bostoniana, uguali in termini di volgarità. Dio, liberaci da questi segaioli benpensanti e retrogradi. Fortuna che la mostra è tutta venduta, e che esiste la Luce vera.

  12. E’ assai fastidioso constatare come questi “artisti” non vedono l’ora di potersi scagliare, velenosamente, contro un altro artista!
    Invece di entrare nel merito della notizia, salgono sul pulpito per sputare facili giusizi.
    Meno male che ci troviamo in un sito d’arte?!

  13. quello che sgomenta non e’ la censura ma questi lavori…..ci vorebbe la fustigazione la censura e’ un po’ leggerina

  14. Lo vede anche un bambino che questo in fotografia è un gran cacatone privo di qualunque barlume di senso.
    lavori così inutili e falsamente provocatori andrebbero bruciati (magari insieme agli artisti ancor più inutili che li producono).

  15. Punto uno: guardare le mostre prima di parlare… se non è fisicamente possibile, studiare quantomeno il catalogo… se anche questo diviene impossibile, approfondire con serietà filologica l’artista in questione… se nemmeno ciò appare fattibile siete pregati, con astinenza forzata, di evitare giudizi dettagliati. Soprattutto quando tre immagini sono la piccola frazione di un lungo e rigoroso percorso d’autore.

    Punto due… Dario Carmentano non è artista di provocazioni gratuite ma di percorsi coerenti, eticamente onesti, duri e profondi da un punto di vista teorico e iconografico.

    Punto tre… Si analizzasse il catalogo per capire l’energia, il tessuto concettuale, la valenza matura di un artista che si difende con la qualità del proprio lavoro. Dario Carmentano non ha bisogno di avvocati ma di occhi e sguardi distesi, ben aperti verso le evoluzioni collettive della specie umana.

    Punto quattro… Non confondiamo le idiosincrasie verso qualcuno con la gravità di una censura che tocca la libertà in tutte le sue forme. Potrà piacere o meno l’artista, piacere o meno il mio modello curatoriale, piacere o meno il tema in questione: il punto riguarda la LIBERTA’ che l’arte e gli artisti devono mantenere, sempre e comunque. Difendiamo il dibattito aperto, la dialettica sana, le tensioni costruttive; ma facciamolo senza moralismi pericolosi, senza quel sapore di messaggi velenosi, rancidi, pieni di bile contro alcuni individui e non contro idee e fatti acquisiti.

    Punto cinque… Le tre opere in questione sono intense, intelligenti, dure, spiazzanti sotto svariati punti di vista. E poi parlano di cose che non abbiamo inventato nè oggi nè ieri: una di queste si chiama RELIGIONE, oppio rinomato dei popoli di tante epoche. L’altra si chiama SESSO, roba che tutti (speriamo) dovreste conoscere bene. Il loro abbraccio è da sempre una polveriera da cui si abbevera il moralismo in tutte le sue deformazioni. Tre opere, quelle di Dario Carmentano, che non stanno inventando nulla e non vogliono diventare l’archetipo di nulla. Fanno però parte di un lungo viaggio creativo, tasselli “pericolosi” che si universalizzano attraverso l’interpretazione, l’intelligenza, la sensibilità morale. Se qualcuno ha percepito una certa retorica visiva non ha sbagliato: esiste ed è voluta dallo stesso Carmentano, proprio perchè il messaggio arriva meglio quando il codice visivo permette una decodifica immediata e una serie di sottotesti da disvelare. La calma interiore, la dialettica matura e l’onestà individuale aiutano a vedere dietro l’ovvietà della forma: provare per capire.

  16. Le opere devono inviare un messaggio? Ed il talento artistico? Che fine ha fatto? Si parla di genio? Che ci vuole? Allora facciamo un fantoccio con l’abito sacro ed infiliamo un crocifisso (Dio mi perdoni) laddove non batte il sole solo per lanciare un messaggio?
    scusate, ma la provocazione cheap è veramente roba da quattro soldi. Ignorante? Non credo proprio…è che non amo farmi prendere per i fondelli. Mostra venduta? Basta avere i “canali” giusti.

  17. Immaginate la foto
    -della vostra ragazza/o
    -fratello o sorella
    -madre o padre
    -figli o nipotini
    al posto delle immagini votive raffigurate da questa imbecille….. Quale sarebbe stata la vostra reazione?….
    Pensateci bene…

    Medievali, retrogradi, inquisitori che non siete altro!

  18. Immaginate la foto
    -della vostra ragazza/o
    -fratello o sorella
    -madre o padre
    -figli o nipotini
    al posto delle immagini votive raffigurate da questa imbecille….. Quale sarebbe stata la vostra reazione?….
    Pensateci bene…

    Medievali, retrogradi, inquisitori che non siete altro!

  19. Punto uno:
    BISOGNAREBBE APPROFONDIRE:

    “L’arte è na cosa seria e te lo sai bene…ma me sa che ultimamente sto particolare lo stai a dimenticà…devi solo ringrazià gli amici artisti che te vogliono ancora bene e te sostengono ancora malgrado tutto….fatte rientrà sto dollaro che ti è spuntato in fronte…e ritorna ad essere la persona che faceva una volta una vera ricerca…”

  20. Sono le solite provocazioni banali che non aggiungono niente di nuovo sul fronte dell’arte e della ricerca. Senza scandalizzarmi più di tanto, trovo che le immagini che ho visto siano solo di cattivo gusto e gli artisti scadenti. Si vede che sono a corto di idee…forse come il loro curatore.

  21. … apprendo la notizia
    … vedo la foto dell’opera sequestrata
    … penso e ripenso a un sacco di cose, tutte italiote, e inorridisco al futuro che ci aspetta… non conosco ancora il lavoro di questo artista ma convengo col curatore sull’analisi fattuale: arte/religone/sesso… mancano solo (forse) il denaro e la morte e quello che spaventa e che questa Chiesa tuoni e rivendichi autorità (è proprio debole quindi) e la imponga e la classe politica tutta supina si inchini… e noi non reagiamo ?
    … siamo ancora una democrazia o un simulacro ?
    … siamo ancora in uno stato di diritto o nella sua parvenza ?
    … siamo, siamo, siamo e soprattutto vogliamo ESSERE vivi
    marco filippa (curatore e vice-Presidente di En Plein Air http://www.epa.it)

  22. l’ennesimo dilettante quattrinoso che nasconde la pochezza del lavoro dietro una triste provocazione da massaie.
    I soldi per il critico glieli avrà dati la mamma dopo l’uscita dalla chiesa.

  23. Punto due:
    BISOGNAREBBE APPROFONDIRE:

    “L’arte è na cosa seria e te lo sai bene…ma me sa che ultimamente sto particolare lo stai a dimenticà…devi solo ringrazià gli amici artisti che te vogliono ancora bene e te sostengono ancora malgrado tutto….fatte rientrà sto dollaro che ti è spuntato in fronte…e ritorna ad essere la persona che faceva una volta una vera ricerca…

  24. Volevo ringraziare eddai (ovviamente un nickname senza nemmeno una mail personale a cui rispondere; la prossima volta si richiede il coraggio di sentenziare mostrando l’identità, please) riguardo alla precisazione sull’accento acuto di né. Partendo da una mia acquisita conoscenza della lingua italiana nelle sue regole e consuetudini, volevo sottolineare due punti: il primo mi porta a chiarire che stavamo parlando di una questione culturale e non siamo su qualche sito di grammatica italiana; il secondo, e lo dico perché (accento azzeccato, visto!) le polemiche (di alcuni) non devono scadere nella gratuità delle azioni, mi fa sussurrare al caro eddai che quando si scrive una veloce mail (non l’articolo da rivista, non il saggio su un libro, non il testo per un catalogo) sulla piccola schermata web a corpo ridotto, può sfuggire il modo in cui si preme un certo tasto (ricordando che la é e la è stanno sullo stesso pulsante, quantomeno sulla mia tastiera). Mentre scrivevo mi preoccupavo dei contenuti e non del refuso che chiunque può lasciarsi sfuggire mentre in piena notte risponde via mail ad una serie di commenti infuocati.
    Grazie per l’elegante precisazione ma gradiremmo (il sottoscritto e le persone coinvolte nella mostra) risposte sui contenuti reali della questione in corso.
    Buona grammatica a tutti, GM

  25. …”L’arte è na cosa seria e te lo sai bene…ma me sa che ultimamente sto particolare lo stai a dimenticà…devi solo ringrazià gli amici artisti che te vogliono ancora bene e te sostengono ancora malgrado tutto….fatte rientrà sto dollaro che ti è spuntato in fronte…e ritorna ad essere la persona che faceva una volta una vera ricerca…”

    parole sante..
    ma il caro Marziani come altri ha ben appreso come funziona il sistema dell’arte e adesso togliere le mani dal barattolo della marmellata gli riesce umanamente difficile.
    ma per quanto sia grande il suo barattolo prima o poi arriverà a grattare il fondo.
    forse allora, e sottolineo forse, con la cenere in testa tornerà sulla retta via.
    mi auguro per lui che stia tenendo in considerazione il fatto che una volta superato il baricentro non si torna più indietro. la conseguente catastrofe sarà allora inevitabile.
    Prima di quel momento però, in una lotta contro il tempo, potrebbe aver avuto modo di mettere da parte sufficienti risorse che gli permettano di disinteressarsi dell’eventuale problema.
    auguri di cuore per questo gioco d’azzardo che comunque non tutti si possono permettere.

  26. secondo me quelli che fanno tanto gli open minded, gli evoluti ma che soprattutto invocano la LIBERTA’ sono gli stessi che poi si scandalizzano alla domenica sera quando vedono la mano tesa di Paolo Di Canio mentre fa il saluto fascista e invocano la sospensione a vita del giocatore dai campi di calcio. Ipocriti fino al midollo e nemmeno consci di esserlo : LIBERTA’ si’, ma solo in un senso, come se votare a sinistra fosse segno di libertà (E I 50 MILIONI DI MORTI PRODOTTI DAL COMUNISMO? PARLIAMONE) Per quale motivo se mi tatuo nella schiena una svastica e vado al mare sono considerato un essere abominevole da tutti e rischio la galera, mentre se al contrario mi presento con un pugno chiuso tatuato e la falce e il martello sono considerato al massimo un eccentrico? Per quale motivo cagare sulla chiesa è cool e rispettarla è out? Rifletteteci (una risposta ce l’ho già ma preferisco tenerla per me al momento)

    PS poi Marziani fai poco l’evoluto pure con il sesso, che chi ne parla sempre o non lo fa o lo fa ma non è capace, e mi fermo qui che è meglio

  27. Cioè! Una mostra a matera in una curia curata da marziani un’opera si chiama ossimoro celeste. Foto di donna con immagine sacra sulla passerina.
    Con questi ingredienti difficilmente poteva uscire qualcosa di buono. Ma questo è un giudizio personale.
    E’ ovvio che la curia non può tollerare cose del genere, è nel loro DNA. Dov’è lo scandalo? Per favore non parliamo di censura. Qui si tratta di questioni di credo individuali che vanno rispettate, anche se sono preti. O no?
    Questa mostra, forse visitata da 50 persone, familiari compresi, non importa a nessuno. Tantomeno al critico, che pure non ha colpa se qualcuno gli offre soldi e … pecunia not olet.
    Cioè, non c’è bisogno di vedere la mostra o leggere il catalogo, per figurarsi che tutta ‘sta cosa sia una patetica storia della sprofondata provincia italiana a bassissimo contenuto artistico/creativo/teorico.
    Forse l’artista e il critico saranno contenti di questa inaspettata pubblicità –anche se ognuno rimane quello che è!–, ma il prodotto non cambia … una mostra a matera in una curia curata da marziani un’opera si chiama ossimoro celeste. Foto di donna con immagine sacra sulla passerina.
    A volte veramente si vorrebbe l’iradiddio abbattersi su tali cose!

  28. “…il messaggio arriva meglio…”: se, ben dentro il terzo millennio, motivi ancora così le qualità di questi lavori, temo ci sia poco da aggiungere…

  29. Quanta polvere…conosco dario carmentano come artista e come amico da oltre 2O anni. uomo di cultura e di profonda spiritualità e onestà intelletiva. Conosco Francesco Cascino da ancora più tempo e Gianluca solo da pochi anni, più che sufficenti per dire che la superficialità non appartiene a nessuno di loro, che i contenuti delle opere in questione sono tutt’altro che dissacranti, ma testimonianza di tempi in cui la spiritualità e la fede sono solo carta straccia, e questa carta straccia non sono certo i lavori di carmentano.
    questo é quello che penso.

  30. Giusto, la censura è sbagliata comunque.

    Ma a parte questo qualcuno mi può spiegare, a parità di ciò che si vede oggi nell’arte figurativa, come mai alcuni artisti non fanno nessuna fatica a fare mostre, ed altri trovano muri di gomma pur facendo lavori interessanti?
    Parlo di cose che si possono VEDERE, COMPARARE, esteticamente appunto.

    E’ immensamente frustrante constatare che quelli che dovrebbero far emergere, scoprire
    chiudano inspiegabilmente ( o forse si dovrebbe capire bene…) le porte ad alcuni ed aprano a molti che , basta vedere, risultano banali.

    Che fine ha fatto non tanto la ricerca artistica ma almeno l’ESTETICA?

    Chi scrive sa quello che dice e prova sulla propria pelle questa ”mafia” che di certo
    non fa bene ad un sistema di vera selezione meritocratica nell’arte, che spero come qualcuno già dice nei commenti, inizia ad avere il fiato corto.

    INSOMMA FATE EMERGERE GLI ARTISTI BRAVI, TUTTI,
    LE COSE PESSIME SI VEDONO!

  31. che strano a me una notizia del genere fa solo divertire, non mi addentro nei contenuti della mostra che nn conosco, pero’ mi viene da riflettere sulla religione e sulla cultura…voglio dire chi decide per chi?
    io credo che se qualcuno reputa un lavoro artistico buono , esso possa esserlo indipendentemente dalle immagini (sacre o profane che siano) utilizzate.
    inoltre mi chiedo ma a chi appartengono le immagini religiose?alla chiesa?ai fedeli?agli artisti?…mah…io credo che nn appartengano a nessuno di questi e credo pure che se sentissi l’esigenza di utilizzarle, vorrei avere la liberta’ di metterle dove mi pare!!
    cmq nn mi scandalizzo , la chiesa fa ben di peggio!
    se nn mi trovassi in un sito di arte e cultura ,a causa del mio spirito dissacratorio, chiuderei con una bella bestemmia…questo solo per dire che le cose si fanno in maniera diversa a seconda dei luoghi in cui si vogliono fare.!!!

  32. Devoti e rabbiosi anonimi, abbiate la forza e il coraggio di esporvi, datevi l’occasione di sbagliare, e allora certi commenti non saranno più soltanto fuochi d’artificio ma razzi virulenti. Sarà un gran giorno quando i commenti di questo sito non appariranno più come le scritte anonime sulle porte dei cessi.

  33. Sai perchè i commenti sono anonimi? Perchè
    il sistema delle “mafiette” dei clan, dei io conosco quello che mi fa fare questo, mi sta simpatico quello, mio papà fa quest’altro, questo fa la mostra e questo è bravo ma non la fa…Questo sistema appunto si muove nell’ombra, fa muri di gomma, non ti parla in faccia ma ti frega…E con questo sistema che non ha la dignità del rifiuto e della critica frontale ma tutta la malafede della “combine”
    bisogna esporsi? Pagarlo con altra moneta?
    No e soprattutto, fate ripeto, spazio a chi non
    “conosce” ma merita.
    Tra l’altro conosco invece il tuo lavoro e mi piace, ma mi fa schifo l’ambiente romano e come si muove. Non far finta di non sapere.

  34. …e con questa di rafael chiuderei il forum.
    Ai signori rabbiosi: l’artista si fa da sé, con anni di lavoro e serietà, non piangendosi addosso scaricando proprie responsabilità e incapacità su dealer e critici. L’onestà, a cominciare dal coraggio di esporsi, sono gli ingredienti che portano alla giusta via a prescindere dai risultai.
    con questa vi saluto e buona giornata a tutti.

  35. 09/01/2006
    censuratoingnorato
    Giusto, la censura è sbagliata comunque.

    Ma a parte questo qualcuno mi può spiegare, a parità di ciò che si vede oggi nell’arte figurativa, come mai alcuni artisti non fanno nessuna fatica a fare mostre, ed altri trovano muri di gomma pur facendo lavori interessanti?
    Parlo di cose che si possono VEDERE, COMPARARE, esteticamente appunto.

    E’ immensamente frustrante constatare che quelli che dovrebbero far emergere, scoprire
    chiudano inspiegabilmente ( o forse si dovrebbe capire bene…) le porte ad alcuni ed aprano a molti che , basta vedere, risultano banali.

    caro censuratoignorato,
    la questione è ben diversa da come credi.
    se conoscessi minimamente le “regole del mercato” e non parlo solo di quello dell’arte, sapresti che ad un’offerta corrisponde una richiesta – sempre.
    e se la richiesta non c’e’ o è sottile, si può con grande maestria alimentarla.
    oggi si creano prima i bisogni.
    nell’arte come in qualsiasi altro settore bisogna prima avere ben chiaro a chi vendere e poi cosa vendere.
    pertanto incentrare la questione su “artisti bravi ed esteticamente validi” è modalità piuttosto ingenua se non immatura di porsi di fronte al problema.. e poi evitiamo di impantanarci su cosa è esteticamente valido..
    il nocciolo della questione è quali sono le modalità e/o le argomentazioni che riteniamo valide nel promuovere questo o quell’artista.
    essere in grado di darti questa risposta ti servirà in primo luogo a dare più ampio respiro al tuo modo di veder le cose, e in secondo a non stupirti di nulla e magari ad emergere come artista (nel caso tu lo fossi ovviamente).
    marziani non ha fatto altro che seminare, individuare dei target, crearsi una fetta di mercato dove germogliare, una volta messe radici ha cominciato ad allargarsi. ora è da vedere se le radici che ha messo saranno sufficientemente robuste da resiste allle intemperie a cui le sta sottoponendo.
    staremo a vedere; il tempo ci darà risposta.
    in tutto questo non ne vedo nulla di poco allineato dal contesto generale.
    se dovessimo quindi portarlo sulla forca, dovrebbe essere accompagnato anche da altri nomi più o meno noti a cui tutti e ci tengo a sottolineare tutti ci sottoponiamo benevolmente al fine di ritagliarci il nostro piccolo asfissiante spazio di “Artisti”.

  36. l’artista, purtroppo, soprattutto negli ultimi tempi e in Italia, si fa con le “conoscenze”, e chi fa finta di niente è in malafede.
    Ci sono anni di frustrazioni e rifiuti solo per fare la prima mostra collettiva, anche iniziare onestamente a fare gavetta può essere un miraggio, invece c’e’ chi ha le corsie “preferenziali”, certo
    questo lo penso: alla fine la qualità si vede…almeno lo spero, intanto passano anni però, anni immobili.
    Il problema inoltre è che ci si ritrova con un
    “paesaggio” distorto: tanta immondizia visiva
    rappresentata, che poi crea muri di gomma…
    Ma chi è bravo e non conosce?…speriamo la qualità paghi…
    In ultimo, non mi fate parlare dei giri romani
    che è meglio…

  37. Caro Kotler ti ringrazio per non aver fatto cadere il mio messaggio come un mero scritto su una toilette.
    Io ho, credo, le idee abbastanza chiare del “sistema dell’arte” e non stigmatizzo il Marziani ma il suo modo di fare muro, il suo e quello di altri…I bisogni…appunto, proseguo, se ci sono artisti visivi (alcuni poi indubitatamente mediocri) che curatori come il Marziani hanno portato avanti, perchè
    poi non fare spazio anche ad altri? perchè (mi ripeto lo so ma è così) fare muri di gomma?
    I miei lavori, ti assicuro, non sono meno interessanti di molti che ho visto in giro,
    e si venderebbero, anzi ti posso dire che sono MOLTO meglio e sono stati pure venduti senza problemi.
    Qui non si parla di essere geni tra mediocri qui si parla di avere possibilità minime (come una collettiva) eppure non riuscirci perchè un
    SOPRAVVALUTATO viene fatto passare prima!
    E la verifica è facile: vedi alcune opere peggio delle tue, che però trovano spazio e critica!
    Parlo con MOLTA cognizione di causa, non sono un ingenuo, ed ho un ottima formazione visiva e culturale, anche per professione.

  38. Sottoscrivo il messaggio di Atreyu. Con un lieve ritocco a quei 50 milioni di vittime della falcemartello: si tratta di 200 milioni fino ad oggi.

    Poi tutti questi messaggi non fanno altro che confermare quello che finora penso: che o si vuole bene ai santi vivendo in amicizia con loro, o si trattano come questo “artista” da due soldi ha fatto.
    Vie di mezzo non ce ne sono.

    Non mi dilungo troppo, altrimenti rischio di dare veramente perle ai porci.

  39. interessante approccio al problema. leggo gente che fa finta di non conoscere l’italiano (agata impiccarsi da soli per te sarebbe uno straordinario traguardo. dovendo salire in piedi su di una sedia raggiungeresti altezze per te mai toccate!), altri che esprimono il loro pensiero, ma si nascondono dietro pseudomini, pseudo artisti piu’ o meno falliti scartati da marziani per la banalita’ della loro arte che starnazzano il loro disappunto perchè altri riescono dove loro hanno fallito.
    veniamo a carmentano. ho visto la mostra per 3 giorni consecutivi, la ho metabolizzata e la sto ancora metabolizzando da altre un mese. conosco personalmente dario carmentano e ho parlato a lungo con lui dei suoi lavori. la mostra era bella? era brutta? domanda inutile. l’estetica ha un ruolo secondario (ma comunque c’è) nel mondo artistico di carmentano. altri quesiti mi interessano di più. che immagine ci dà del mondo? lo analizza, lo seziona, lo indaga o rimane in superficie? io credo che il lavoro di carmentano sia di straordinaria profondità. ci colpisce al fegato obbligandoci a riflettere sulle assurdità del mondo moderno. l’accostamento del sacro e del profano offende il sacro? certo che sì. carmentano voleva offendere il sacro? certo che NO! perchè il senso del sacro carmentano lo ha per davvero e le sue opere denunciano il mondo di oggi che non lo ha più. un mondo dove immagini come quelle di carmentano stanno dappertutto. non si deve andarle a cercare alla mediateca di matera. ne si e’ bombardati senza colpa e senza responsabilità. un mondo dove abbiamo perso il significato delle azioni che compiamo sprofondando la nostra essenza nella noia e nella banalità di comportamenti grigi che confinano ben al di sotto della soglia del contrasto tra bene e male. esemplare in questo senso l’opera “the end?”. un mondo dove anche quando si discute di vita (fecondazione assistita ed embrioni), di morte (eutanasia ed aborto) e di altri argomenti trascendenti, avendo perso il senso del sacro, lo si fa con lo stesso starnazzo delle oche di campidogliana memoria o con le grida e gli insulti di calcistica passione. tutto questo carmentano sussurra. perchè da persona garbata ed intelligente anche quando ha ragione non alza mai il tono della voce. saluti a tutti, marco tirelli

  40. beh, la democrazia si fonda sul voto segreto…
    distinguerei le prese di posizione vere e proprie (che vanno firmate) da un sano zuzzurellare intelligente e acuminato che è giusto (e salutare, guarda un po’) che resti anonimo

  41. Mi pare di leggere sono invidia, cattiveria e presunzione nelle parole degli anonimi codardi e degli aridi di mente che si sono esposti contro la mostra di Dario Carmentano e delle persone a lui vicine.
    Si vede che siete dei frustrati. Non siete entrati nel merito della questione e avete approfittato di uno sfogo digitale per buttar giù la vostra rabbia e la vostra acredine perchè probabilmente non sarete mai considerati all’altezza dell’emancipazione delle interpretazioni artistiche. Probabilmente, anche in una piccola cittadina dormiente o in una grande metropoli, non avrete mai così tanti nemici, così tanto onore. Piuttosto, cercatevi un nuovo lavoro, perchè, voi che scrivete, se foste veri artisti, avreste potuto esprimere condivisione negativa o positiva in termini collaborativi, se foste stati curatori, giovani e brillanti come Marziani, avreste potuto confrontarvi senza offendere, e se foste stati direttori artistici,avreste apprezzato la proposta nel bene e nel male. Invece, avete solo parlato in termini sprezzanti, alcuni senza aver visto la mostra a Matera, dove rispetto all’offerta del mercato, almeno qualcosa con coraggio si muove. Vi siete limitati a far emergere le vostre frustrazioni e il vostro odio verso le persone che amano ciò che fanno e che hanno proposto questo lavoro che nel bene e nel male è piaciuto. Cosa avete lasciato nei vostri commenti? Un segno distintivo per il prossimo futuro? Che avete fatto per piacere in assoluto voi nella vostra vita? Quali traguardi avete raggiunto se emerge solo piccineria dai vostri commenti?

  42. caro ignorato,
    come vedi si finisce sempre per farne una questione di chi è meglio di chi, azzuffandosi come galline nell’aia.
    io dal canto mio mi guardo bene dal giudicare cosa è bello e cosa non lo è… e tanto per cominciare eviterei di farlo con il proprio di lavoro..
    che siano gli altri al limite a giudicarlo.
    ma a parte questo.
    visto che sei giunto molto vicino alla questione mercato, perchè non ti chiedi allora, facendo quel piccolo sforzo in più, quale è la discriminante di scelta in un panorama come quello artistico in qui l’offerta supera la richiesta?
    la risposta è fin troppo banale, tanto quanto giustificabile dal punto di vista umano.
    i “muri di gomma” come li chiami tu, non sono altro che l’ovvia conseguenza di una logica di mercato sbilanciata: richiesta-offerta.
    troppa informazione equivale a nessuna informazione se gli strumenti per gestirla sono inadeguati, ed essendo noi tutti persone con i nostri pregi e difetti, tra l’altro poi molto simili fra loro, siamo costretti volenti o nolenti a trovarne di “alternativi” come: suggerimenti, amicizie, consigli, incontri, suggestioni, infatuazioni, fascinazioni ma anche interessi, potere, notorietà e quant’altro l’universo umano è in grado di contemplare.
    l’arte fa parte dell’uomo, e in quanto tale è fallace come tutto il resto, ne più ne meno.
    perchè poi dovrebbe non esserlo secondo te? perchè si chiama “Arte”?
    la tua è una visione astratta, come se il lavoro di ogni artista fosse sottoposto al giudizio supremo di integerrima ed ogettiva giuria celeste.
    e invece no. chi giudica o non giudica perchè quel mattino ha la luna di traverso è pur sempre un uomo che ha avuto la bravura/fortuna/disonestà-onestà(intellettuale) di essere nella posizione di poterlo fare.
    il “povero” Marziani come le varie asl dell’arte (anche loro fatte di persone) hanno le stesse tue 24 ore giornaliere, pertanto pretendi che le debbano e/o vogliano passarle
    nello sciropparsi centinaia di book/cv di giovani e volenterosi artisti? si, magari ogni tanto, se ben pagati, lo faranno pure;
    ma mica puoi pretendere si immolino per questo..
    non sono un ufficio ministeriale, una sorta di ufficio di collocamento per artisti. tu vorreti questo? allora avremo artisti che invece di essere scelti per chiamiamolo gusto (pregando sempre che sia decente) e/o merito, sarebbero scelti per punteggio, per anzianità.. preferiresti? io spero proprio di no.
    quello che tu chiami muri di gomma, null’altro sono che relazioni, interessi, obiettivi, strategie, che tu giustamente puoi anche non condividere. nessuna orchestrazione fantapolitica; nulla. solo persone che come te e me fanno i loro sacrosanti interessi. se poi vuoi obiettare questo quando negli interessi entrano i soldi dei contribuenti, allora siamo d’accordo, infatti per quel che mi riguarda sarebbe opportuno lo stato non si occupasse di arte se non dal punto di vista conservativo ed dell’istruzione.
    Credo quindi che a Gianluca Marziani si possano al limite imputare scelte discutibili riguardo gli artisti da lui trattati, ma non per la scelta dell’artista stesso (obiezione che tra l’altro dovresti fare al gallerista al limite..che poi fa quel vuole e giustamente) ma piuttosto per le scelte curatoriali.. Gianluca ormai te lo potresti anche cominciare a permettere di rifiutare, perchè non “setacciare” le offerte?
    a questo interrogativo non mi aspetto risposta ne la voglio per i seguenti motivi:
    1 non vedo perchè debba rendere conto ad altri delle sue scelte.
    2 perchè non vorrei sentirmi rispondere che già lo fa.

    insomma io al posto tuo preferirei considerare la possibilità che il tuo lavoro sia stato guardato e scartato piuttosto che immaginare disegno oscuri contro poveri artisti emarginati dal giro. ma poi mi chiedo tu che ti lamenti, hai sottoposto al suddetto in questione il tuo lavoro? perchè se non lo hai fatto, che stiamo a parlare a fare.. mica facciamo processi alle intenzioni.
    però una domanda ti pongo:
    e se fossi stato nelle grazie del Marziani, ti saresti così indignato e preoccupato dell’infausto destino dei tuoi simili?…
    homo homini lupis.

  43. Caro Tirelli, io non sono un artista fallito, anzi a parte i soliti “cartelli” di cui tu ignori l’esistenza (in malafede a questo punto), sono certo che prima o poi riuscirò ad affermarmi: niente di più e niente di meno, non essere famoso, solo fare onestamente (artisti raccomandati e curatori prezzolati a parte).

    Non avrei nessun problema a fare il gioco della verità e a fronte
    di alcune opere confrontate con le mie fare una critica. E da qui
    capire perchè per me è ancora difficile esporre e per altri no.

    Non sono uno di quelli che dipinge fiori ai marciapiedi caro T.
    C’e’ molto mediocrità gonfiata nel sistema dell’arte italiano-romano troppi “giri” e poca meritocrazia, tu continui a far finta di niente: dicevo, sei in malafede.

    Le chiacchere stanno a zero, la qualità nei lavori si vede,
    anche nell’arte, soprattutto, aggiungo.

    Non sto criticando il lavoro di questo artista ma come si gonfiano alcuni artisti.

  44. Caro Tirelli, io non sono un artista fallito, anzi a parte i soliti “cartelli” di cui tu ignori l’esistenza (in malafede a questo punto), sono certo che prima o poi riuscirò ad affermarmi: niente di più e niente di meno, non essere famoso, solo fare onestamente (artisti raccomandati e curatori prezzolati a parte).

    Non avrei nessun problema a fare il gioco della verità e a fronte
    di alcune opere confrontate con le mie fare una critica. E da qui
    capire perchè per me è ancora difficile esporre e per altri no.

    Non sono uno di quelli che dipinge fiori ai marciapiedi caro T.
    C’e’ molto mediocrità gonfiata nel sistema dell’arte italiano-romano troppi “giri” e poca meritocrazia, tu continui a far finta di niente: dicevo, sei in malafede.

    Le chiacchere stanno a zero, la qualità nei lavori si vede,
    anche nell’arte, soprattutto, aggiungo.

    Non sto criticando il lavoro di questo artista ma come si gonfiano alcuni artisti.

  45. Caro Kostler, sinteticamente,
    si ho mandato i miei lavori, risposta: nessuna.
    Le gallerie idem.
    Poi tu mi dici però ok tutti tengono famiglia, insomma non siamo perfetti…eppero’ pero’ quando scopri che chi espone sono sempre i soliti un pò ti rode no? E’ umano il curator è umano pure l’artista no?
    Se la formula è: chi è simpatico diventa artista, stiamo proprio messi mali no?
    Insomma i curatori no, le gallerie no, i concorsi (pure quelli amici degli amici) ma alla fine per fare una mostra dignitosa che bisogna fare?
    e ripeto non sono uno sprovveduto, ho buoni lavori, fidati, devo dire così senza voler fare una gara.

    Non basterebbe almeno che nel marasma che hai descritto tu almeno si alzasse la qualità? Almeno uno sarebbe circondato da proposte brillanti! e nemmeo ci penserebbe a proporsi, inveci qui uno è stimolato dal motto “se cela fa lui ce la faccio anche io”…basta conoscere esser simpatici…
    ma la critica, la selezione…e ripeto la qualità si vede
    altro che

  46. bizzarro come questi discorsi su giri chiusi e favoritismi vengano fuori su una mostra a Matera e non su MACRO, Rivoli, GAM, GAMeC, Biennale eccetera…alzate un po ‘ il tiro ragazzi…questa mostra non è certo un punto d’arrivo sul quale azzuffarsi

  47. caro mr. x,

    innanzitutto mi spiace che le mie parole ti possano aver offeso. il mio commento era generalistico e non intendeva riferisi ad alcuno in particolare. ho ritenuto comunque di criticare chi, come te, ha ritenuto di elevare i propri lamenti in una sede a mio parere inopportuna. il forum aveva come scopo parlare dei fatti materani. lamentarsi che il principio meritocratico non regni sovrano nel mondo mi sembra fuori luogo in questa sede. non conosco la tua opera (anche in quanto non ti firmi con un nome ed un cognome), ma spero che la tua arte trovi gli sbocchi che merita. in bocca al lupo. marco tirelli

  48. Insomma cari signori ma siete in voi?
    Prima si organizza una mostra volutamente provocatoria, poi ci si indigna se la gente reagisce con sdegno, e allora diventano tutti frustrati, retrogradi, ignoranti.
    Ma per favore.
    Intanto le opere sono di una banalità senza eguali, lo spessore dell’artista è così labile che non si fa cenno del suo nome neanche nel titolo della speednews, mentre invece si cita il curatore la curia le cosce.
    E visto che siamo in tema di marketing, ma quale target si vuole provocare? La massaia o la pensionata?
    Se si vuole fare vera provocazione, suggerisco all’artista di ripetere le stesse opere mettendo il corano tra le gambe della ragazza e farsi poi organizzare una mostra a Instambul, magari durante la biennale, così da veder lanciare sul serio “razzi virulenti” (ma per favore).
    In Italia un critico lo si seduce con il proprio lavoro (pochi bravi e fortunati artisti) o lo si paga (i più) e non è un mistero per nessuno che con 3 o 4 mila euro si ha un testo scritto da chiunque sia della stessa fascia di importanza di Marziani. E ancora c’è gente che mi parla di lavoro serio, impegno.
    Il lavoro quando è serio si commenta da solo, non ha bisogno di tutta questa difesa.
    Anche Serrano ha fatto opere a sfondo religioso e provocatorio, ma vorrei trovare qualcuno disposto a sostenere, anche tra i più bigotti, che era un lavoro banale o brutto.

  49. Ho il piacere di vedere che questo tipo di notizie ancora provocano l’attenzione degli amici di exibart..personalmente credo che l’artista non abbia fatto nulla di nuovo,nulla di scandaloso,e niente d’eccezzionale..non è che una normale mostra fotografica.Forse bisognerebbe capire quele sia il fattore coaugulante fra Gunter Blum (autore della foto originale,del 1994) e le immagini sacre..allora si che potrei criticare le opere…non vedo un senso nell’epifania di tali opere.Un saluto,e complimenti all’artista

  50. ogni tanto la questione dell’anonimato salta fuori quando i commenti cominciano a farsi pesanti o risentiti. anche nel mio caso e’ successo, avendo io sempre difeso il diritto di restare anonimi. basta riamenere su un livello civile nel confronto delle proprie idee con quelle altrui. E comunque tra tutti e’ proprio Marziani ad essersi dimostrato un vero signore col suo intervento.
    saluti
    n

  51. Ho deciso di dare perle ai porci, e lo faccio solo perchè c’è già tanta gente che si è allontanata dall’Arte per la stupidità e l’idiozia di chi crede di appartenervi ma non ne possiede nè il necessario DNA, nè l’umiltà per comprenderla, nè la Conoscenza. Non voglio perdere chi potrebbe affacciarsi a questa Community di pettegoline frustrate e scambiarci per tutti simili a loro… Perchè io ho formato e rivitalizzato più di 170 nuovi collezionisti in questo becero Paese, e l’ho fatto GRATIS e con piacere continuerò a farlo, finchè loro, e solo loro, mi daranno la loro affettuosa vicinanza e stima. Poi parlano i risultati; i miei artisti affollano le aste, dove il mercato è LIBERO, e salgono tutti gli anni; SILENZIO! E le gallerie più valide del mondo, fattesi da sole e senza raccomandazioni (che idiozia, le raccomandazioni nell’arte NON ESISTONO), mi supportano incondizionatamente; SILENZIO! Perchè, in realtà, chi si lamenta del “sistema”, poi ci lecca il culo tutti i giorni, e soprattutto ignora, questo sì in malafede, che non è il sistema che sceglie, ma il mercato; e il mercato è INESORABILE, INCORRUTTIBILE, SINCERO, tranne che in alcuni sporadici casi. Sì, cari anonimi codardi e piagnucolosi falliti, il mercato decide, la qualità decide, il rigore e l’intelligenza decidono, non voi, per fortuna di chi investe denaro, fatica e passioni. Che vergogna, sono davvero disonorato di appartenere a questa comunità che s’indigna per non essere stata invitata al desco e non perchè noi siamo stati ignobilmente censurati; siete la rovina di questo Paese, del futuro e della libertà vera, non quella degli slogan. Rileggete bene, voi novizi del Forum, non siamo tutti invidiosi e ignoranti, esiste moltissima gente colta e consapevole, senza livore e con la necessaria qualità della tolleranza, dell’armonia, della pace dentro. Vi chiedo scusa per loro; non sono nessuno, sono volgari e cretini come in Arte voi non vi aspettavate che fossero, ma è tutta gente che ha perso il concorso alle Poste, non ve ne curate, li ha già puniti la Natura e la loro stessa, inguardabile ignoranza e solitudine. Lo so, dovevano esserci vicini come noi lo siamo agli artisti italiani, anche quelli che non conosciamo, quando vengono trattati come fossimo in Inquisizione, ma sono ciechi, idioti e gelosi. Sono una sparuta minoranza e non sanno che questo ciclo del Vangelo secondo Matera io e Marziani lo stiamo facendo GRATIS, per passione civile e culturale, perchè abbiamo un curriculum che loro si sognano…. Che imbecilli. Matteo, Gianpaolo, Franco e gli altri, scrivetelo pubblicamente quello che mi avete scritto in privato; Tonelli non seleziona, come vedete, ci sono artisti e falliti, c’è posto per tutti in un Forum…Buon 1318 a tutti, o quasi. Francesco Cascino

  52. Sotto i riflettori… questo è giusto e lo scopo dell’artista probabilmente era davvero questo… cioè porsi sotto i riflettori…
    invece…definire arte questo abbinamento criticato “arte” non lo ritengo giusto… la definirei piuttosto una scialba strumentalizzazione di immagini che già in partenza l’artista sapeva che avrebbero suscitato polemiche. Non direi dunque che finalmente l’arte è sotto i riflettori… almeno non la vera arte!

  53. L’arte é un prodotto, compresa quella che a prima vista puó sembrare meno vendibile ma che in realtá lo é ancora di piú.
    Il nostro livello culturale negli ultimi decenni si é abbassato notevolmente, la richiesta é quindi di arte di basso valore. A questo dobbiamo aggiungere la crisi economica dovuta a uno scombussolamento creato come sempre dalla nostra splendida classe politica che ha in questi anni reso piú “povera” la classe sociale (quella degli imprenditori medi e piccoli) che manteneva quel sottobosco di artisti dal quale forse un giorno si sarebbe potuto anche emergere. Semplicemente credo che ci si debba adattare, se oggi non ci si riesce (in qualsiasi attivitá) si é tagliati fuori, come nella natura il piú debole (che a volte vale molto di piú del piú forte) muore, magari non é giusto ma é cosí e basta. Malgrado tutto, sono convinto che se si lavora bene, prima o poi si arriva, naturalmente in proporzione a dove si vive, dalla grinta e alla qualitá. Roma non é poi tanto differente da Berlino, Parigi o Londra, gli artisti che non valgono niente stanno in ogni parte del mondo, in ogni caso malgrado la cittá avrebbe bisogno di qualche struttura in piú mi sembra piú interessantre Roma che Milano. Marziani é uno dei migliori critici che abbiamo in Italia e fa anche lui quello che puó, secondo voi é contento di tutti gli artisti con cui lavora? Secondo voi gli artisti con cui lavora sono tutti contenti di lui? In entrambi i casi penso di no, ma é normale, anzi é giusto che sia cosí, altrimenti non ci sarebbe conflitto, sarebbe tutto assolutamente piatto. La morale, semplicemente non esiste, tutto e cosí in tutte le parti del mondo, se hai voglia continui, altrimenti la vita va avanti anche senza di noi, e non crediate che per i critici sia differente.

  54. No Tonelli non seleziona manco per niente, caro Cascino, Tonelli fa altro e tempo di selezionare proprio non ce l’ha. Ammesso e non concesso che sia giusto investire tempo a selezionare il commentario piuttosto che a selezionare i contenuti, i reportage, le inchieste e le notizie.

    Sta di fatto che il commentario di Exibart è così da 10 anni esatti. Sai che novità. Tutti hanno trovato la freddezza per prenderlo per quel che è. Dandogli l’importanza che ha (poca). Senza scaladarsi, senza appellarsi alle perle e ai porci, senza ostentare titoli di studio, curricula e risultati professionali.

    Peraltro se reputavi Exibart questo porcile di cui dici, quando ti ho chiesto se avessi avuto piacere di far uscire una speednews sui fatti di Matera, potevi pure dirmi ‘no grazie’…

  55. cascino sai cosa e’ un forum?
    sai quali sono le regole contemporanee che gestiscono la comunicazione globale? internet?
    se reputi ignoranti e falliti chi gioca e scherza con le parole ,con la cultura,con un forum, con un commentario ,con l’arte …abbiamo veramente chiuso.

  56. Desidero manifestare la mia solidarietà a Dario Carmentano ed ai curatori della mostra per questo ignobile e gravissimo attacco.
    Quando in un paese democratico si minacciano le libertà gli artisti sono i primi a farne le spese.Ho visto sul sito di Carmentano le opere sequestrate e non mi sono affatto sentito offeso.
    Mi offende invece,come uomo prima che come artista, che in nome di una morale fascista ed inquisitoria si sottraggano opere di libero pensiero in modo da occultarle e negarle all’analisi della collettività.
    Tornano i fantasmi di passati incubi che l’umanità ha scontato attraverso dolori e sofferenze.Ed è ancora più grave che questo sia avvenuto nella Matera così prossima ad Eboli dove qualcuno, a suo tempo zittito,ha fatto fermare lo stesso protagonista delle immaginette appiccicate sulle più vitali parti della suddetta pornodiva.
    Mi aspettavo che davanti ad un fatto così deplorevole chiunque si indignasse, ma questo coro scomposto di inutili illazioni sulla qualità del lavoro di un’artista e dei curatori della sua mostra mi intristisce e mi fa riflettere sulla qualità così scadente di tanti che confondono l’impegno dell’arte con un ansiogena malevola corsa all’affermazione personale.

  57. perle ai porci…
    caro Francesco Cascino hai proprio ragione..
    un solo dubbio però.. convinci tu i porci a comprare perle o sono loro a venirtele a chiedere? chiedo questo per capire se sei consapevole di essere un venditore di spazzole di lusso oppure, a forza di frequentare aritsti curatori etc pensi anche tu di aver fatto il salto di casta.
    sostituire la parola “mercante” con art dealer
    non significa potersi riempire la pancia di cultura..
    e infatti l’effetto che ne consegue è il rutto. mio caro il tuo citare, citare mostre a cui a malapena hai preso parte, citare nomi di artisti che neanche conoscono il tuo nome equivale a ruttare. e rutti perchè tu non hai digerito l’arte tu non digerisci l’arte, ma non è una colpa.. l’arte non è per tutti.
    il tuo sito è una sinfonia di rutti. e mi citi quello e mi citi quell’altro, e ti fregi di farti immortalare ritratto in foto con pezzi da 90.. mi chiedo se sulla cappelliera dell’auto lasci in vista un bel calendario dei carabinieri.
    caro il mio mercante, quando ti rivolci ad un artista, qualunque esso sia, ricordati di pulirti la bocca, perchè è di lui che vivi. tu non fai cultura, tu al limite la vendi: appunto perle ai porci, pertanto inchinati anche di fronte ai porci, perchè sono loro insieme agli artisti a tenerti in salute e con la pancia bella piena per ruttare.
    lo so è una sofferenza stizzosamente fastidiosa sapere di vivere di luce riflessa, però ci si può rilassare comprendendo che il mercante è un lavoro degno di rispetto se fatto con dignitosa onestà.
    ma di onestà intellettuale certo non esuberi.
    che male c’e’ nel dire quello che fai.
    non è un delitto pianificare un progetto di marketing al fine di vendere un prodotto; e l’arte è un prodotto. l’arte è un prodotto più che mercficato e tu me lo insegni con il tuo mestiere. e allora perchè imbellettarsi di falsi idealismi, perchè?
    hai la coscienza sporca? cosa c’e’ di male nello svegliare giovani artisti che son cresciuti con parole come “meritocrazia”, la vita non è meritocratica in senso assoluto. perchè dovrebbe esserlo l’arte? non ci trovo nulla di deplorevole. E nulla di deplorevole ci trovo se Gianluca fa il suo lavoro come cazzo lo vuole fare. ha per caso firmato un contratto con gli italiani? non mi pare. pertanto ha il pieno e sacrosanto diritto di promuovere e lavorare con chi vuole e per il motivo che meglio crede fosse anche per pagarsi il mutuo di casa. e sarebbe tutto più semplice ed onesto se si dicesse ai giovani come stanno le cose. Marziani cura i suoi artisti e interessi come altrettanto fanno gli altri curatori. dove è il problema? l’arte non è mai stata meritocratica ed è sempre stata un business, da sempre e per sempre lo sarà. e invece ogni volta arivano quelli come te, che tra l’altro sono gli ultimi che dovrebbero metter bocca, a dipingere l’arte così: pura.
    ma cosa ne sai te di purezza? sei un artista? hai idea di cosa significhi “creare”? oppure hai idea di cosa significhi scrivere un testo, un volume di riflessione sul cosa sta avvenendo oggi nell’arte?
    no, tu arrivi dove avvengono le cose con la tua borsa campionaria e tenti di vendere le tue “perle” a poveri porci.
    mi auguro e ne sono anzi certo che la persona con cui ti ritrai in foto nel tuo sito (usanza che mi ricorda foto su pareti di tristi ristoranti ritraenti proprietario con attore di turno) stia ridendo anche lui della tua ingenua e magra figura da povero mercante naif quale sei appena fatta su questo commentario. ovviamente non potrà mai confessartelo, sapendo di spezzare quel cuoricino da piccolo borghesuccio itellettuale a cui tanto aspiri.

  58. vedo che più parole spendiamo meno ci si capisce. che forse sia il caso di ascoltare davvero e non solo fare finta? gianluca marziani, che mi e’ sembrato molto specifico e puntuale, ha portato tesi da analizzare, ma i commenti di alcuni non sono ugualmente riusciti a superare il raglio dei somari.

    chi dice che carmentano è semplicemente uno che fa della facile provocazione certamente non lo conosce per cui sarebbe delizioso se si limitasse a dire che la mostra a lui non e’ piaciuta (ammesso che si sia preso la briga di guardarla ed in questo caso che abbia le capacità culturali, intellettuali ed artistiche per comprenderla). A carmentano tutta la polemica scatenata certamente non è piaciuta, perchè distoglie l’attenzione dal suo lavoro, dalla sua passione alimentando invece inutili starnazzamenti e barriti. tanto e’ vero che carmentano si è ben guardato dall’intervenire nella polemica. Deliziosa è poi la deduzione delle qualità artistiche di carmentano dall’assenza del suo nome dal titolo della speednews.

    quelli secondo cui carmentano mira soltanto ad andare sotto i riflettori oltre a non conoscerlo dimostrano di non sapere nemmeno contare usando le dita delle mani e dei piedi. contare sulle dita dei piedi non sarà attività molto raffinata, ma sembre più proficua che usarli per ragionare. carmentano non faceva una mostra a matera, la sua città, da 20 anni evidente sintomo di mania di protagonismo ;).

    Chi dice che carmentano ha fatto una normale mostra fotografica dimostra che alla mostra non e’ stato e che al catalogo che ha consultato (ammesso che lo abbia fatto) mancavano tutte le pagine delle opere non fotografiche. l’avere riconosciuto la foto originale di günter blum è rimarchevole. Colpisce pero’ quel “forse bisognerebbe capire quale sia il fattore coagulante fra günter blum e el immagini sacre”. Forse? In che senso forse? Mi sembrerebbe più adatto l’avverbio “certamente”. Certamente una volta che si è capito il fattore coagulante tra GB e le immagini sacre viene molto più facile esprimere un giudizio sulle stesse. Perchè il giudizio che precede il ragionamento e la riflessione in italiano si chiama “pregiudizio” e sarebbe delizioso provare a lasciarlo fuori almeno dal mondo dell’arte.

  59. Caro Tonelli, ho usato il termine “perle ai porci” per riferirmi a colui che l’aveva usato nel messaggio precedente, non certo riferito ad Exibart; non mi sembra il caso di rinnovare equivoci su temi di facile lettura. Ti scrivo a quest’ora perchè la tua risposta ha provocato ben tre telefonate; a quest’ora… Andiamo avanti, please. Una mostra è una mostra, nè una provocazione nè una conferenza antireligiosa; vedi almeno tu di non cadere in equivoco, nè di rinfacciarmi cose che non ho nè detto nè pensato. E’ d’altronde palese che certi commenti siano idioti e fuori luogo, astiosi e invidiosi ma che spostano il problema vero: la censura. Non potevo trattarli meglio di come ho fatto, questi codardi, anonimi perchè cacasotto; per cui ho appunto detto che non li selezioni e che possono stare tranquilli e continuare a sfogarsi, ma che preferirei il cinismo dell’intelligenza ad una tolleranza che genera mostri. Ma è ironia, altro insegnamento che mi giunge dal vivere di Arte nel senso pieno; il resto sono bacchettate da maestri di scuola elementare. Infine, vorrei informare i suddetti poveretti all’oscuro della Verità, che Dario Carmentano ha esposto anche con Serrano nel 2001, appunto, ma questi “scartati” non potevano saperlo, perchè non sanno niente di quello che avviene, se non da Arte Mondadori e altre riviste di provincia. Perchè Matera, benchè io viva a Milano lo so, non è provincia, ma uno dei primi 10 insediamenti umani, ed è per questo che ce ne stiamo occupando. Capito scolaretti? Passo e chiudo; mi occupo di futuro, io, e c’è tanta gente che può testimoniarlo. Tornare indietro non è nella mia natura. Un sorriso. E pensate ai problemi veri, senza occuparvi di leggere dove non conoscete la scrittura. Vs,Francesco

  60. ha ragione morimura, Matera ha già avuto abbastanza attenzione, davvero se siete rimasti indietro di 50 anni o piu’ (Cristo si è fermato a eboli) non è colpa nostra, disquisire su fotomontaggi retrò in bianco e nero non è proprio ciò a cui aspiro, salutatemi Instambul eccezzionale veramente

    ps marco tirelli leggere quello che scrivi mi dà la nausea

  61. Francesco, che molti commenti siano imbecilli non ci piove. Ma costatare questo è ben diverso dal sorprendersene o, peggio, arrabbiarsi.

  62. ahahah ma per favore preferisci il cinismo dell’intelligenza a una tolleranza (leggi non censura) che genera mostri, e invochi pure l’ironia non rendendoti conto che sei piu’ ridicolo di Alvaro Vitali. Pensa che strano: da un parte invochi la tolleranza (verso gli sgorbi di Matera), dall’altra invece auspicheresti la selezione nel forum e la censura (per non generare mostri) e ti rammarichi perchè c’è posto per tutti, continua a occuparti di passato valà che è meglio e salutaci il futuro, la non provincia, le Poste e le scuole superiori

  63. Cascino aver esposto con Serrano non fai del tuo artista Serrano.
    Cascino alzare la voce da borioso non fa di te qualcuno, insultare la gente a sta maniera invece ti avvicina più al porco che alla perla.
    Organizzi una mostra? Taci e permetti che se na facciano i commenti che ognuno vuole, sottospecie di un nazista.
    E comunque ha ragione da vendere Tonelli, vi scaldate tanto per dei commenti frivoli in un commentario, manco fosse il giudizio universale, complessati che non siete altro.
    Evviva Marziani che ha risposto alle critiche con garbo e stile, non scadendo in questa tristezza.
    Se non riesci a rimanere calmo e dare il giusto peso alle critiche (e questo è un forum aperto a chiunque, non necessariamente a esperti come tu vorresti essere9 allora stanne fuori, che salvi la faccia almeno.

  64. Ok ragazzi, questa discussione ha superato ogni decenza…
    le nausee di atreyu le lascerei nel bagno di casa sua ed insieme al suo vomito velenoso lascerei nella tazza del suo bagno anche i livori, le invidie, il pressappochismo di molti altri.
    Dario fa il suo lavoro, francesco cascino il suo, gianluca il suo. Spegnete il computer e andate a zappare…buon lavoro a tutti.

  65. Ringrazio Tirelli, per le sue parole, ed anche gli altri partecipanti del forum, ognuno, nel bene e nel male dice un pezzo di verità, anche a questo servono i forum. Anche le parole di Kostler hanno un grande senso: la schiettezza,
    dire le cose come stanno, nulla ho mai chiesto di più, è l’ipocrisia che mal si sopporta invece, laddove non vi può essere posto per pacche consolatorie sulla spalla, l’arte appunto. Se molti si sono lamentati qualche cosa di vero ci sarà pure. L’importante è andare avanti con consapevolezza in un ambiente che chiede sensibilità ma non ne ha alcuna. Mi scuso del mio anonimato.

  66. per atreyu

    ma allora non sei onanista solo del pensiero! però prendi delle precauzioni altrimenti rimani incinto e poi ti vengono le nausee 😉

  67. caro pino oliva,
    forse non hai capito che quando il Cascino parlava di chi gli lecca il culo, parlava di quelli come te che si propongono paladini della giustizia, avvocati delle cause perse, nell’ottuso terrore di perdere quelle due briciole di pane secco raggranellate ai piedi delle loro ombre. non è così che si fa. te l’ha anche detto il Cascino: quelli come te, li disprezza; sa per certo che la tua sudditanza è funzionale ad obiettivi di affermarzione.
    sarebbe interessante capire allora in una dimensione così strutturata chi dei due usa chi e quindi chi dei due lecca il culo all’altro. dilemma non semplice, in quanto per quello che posso ricordare, non mi pare di aver letto da qualche parte di tue opere vendute in fantomatiche aste blasonate dal Cascino e che il tuo curriculum alquanto autoreferenziale, vista la tua innegabile limitata diffusione sul territorio, si addice ad un giovine dell’accadamia piuttosto che a “giovane artista” del ’65. e non voglio neanche lontanamente entrare nel merito del tuo lavoro, essendo io il primo a credere che disquisizioni sul bello e sul valido siano piuttosto speculative, e magari più consone ad altri contesti; e poi per quanto riguarda l’illustrazione, sono piuttosto carente, non saprei cosa dire..
    e con questo credo che la discussione si sia esurita. come al solito l’ipocrisia ha regnato sovrana a cominciare dal sequestro delle opere, per finire con tale pino oliva che dall’alto del suo pulpito ci invita ad andare a zappare. e torniamo a zappare; spero che nessun altro mi esordisca con un “ok ragazzi…” perchè mi torna in mente un Arthur Fonzarelli che con un pugno accende il jubox, con lo sguardo seda gli animi di una lite e con l’avambraccio accoglie una sedicente biondina.. e mi ci viene la maliconia nel constatare quali sono i riferimenti culturali di taluni individui.

  68. zappare, koster, e’ un lavoro onorevole sporca le mani e la faccia, ma lascia intonsa l’anima. per niente onorevole e’ invece coprire di insulti chi esprime le proprie posizioni senza avere il coraggio di mettere la firma in calce nome e cognome. l’anonimato va bene (forse) fintanto che rimani in posizioni educate. quando esci dalle righe tira fuori le palle. ma che te lo dico a fare: se pesto una cacca per strada mica vado a parlare con il cane che l’ha fatta. tiro avanti e sorrido alla vita.

  69. Caro Francesco, mi ritrovo citato come un’imbecille che scrive le cose ‘brutte’ in privato. L’imbecille non voleva e non vuole scendere in polemiche sterili contro nessuno. Quello che ho scritto a te e Gianluca Marziani era un semplice confronto su di una mail da te inviata ai partecipanti e organizzatori della serie di mostre ‘IL VANGELO SECONDO MATERA’ di cui la mostra di Dario Carmentano ne apriva le sorti. Il mio appunto era sul tuo scandalizzarti nel sequestro della Curia delle tre opere di Dario… il mio commento è stato in sintesi una lettura di compiacimento quasi dell’accaduto da parte tua… una vicenda che era ovvio finisse nel sequestro… La curia ha fatto il suo dovere… e sopratutto in una città di provincia come Matera…non bisogna scandalizzarsi di questo, ma di questa bufera che ne è nata! Non bisogna giudicare il lavoro di Dario, ma di come hai reagito in modo spocchioso e provinciale… (a Roma si chiama rosicone)… Hai reagito in un luogo… anzi nel non luogo che Exibart rappresenta e che fa della libertà d’espressione, comprese battutacce, sfottò…e opere degli artisti presenti, la sua forza e continuo rinnovarsi. Come la Curia ha fatto nella Mediateca di Matera… o con me o contro di me! Tu hai fatto lo stesso qui…SILENZIO!… Il silenzio avvolte è la l’arma migliore da adoperare… in alternativa a questa esiste il dialogo… che te tante volte mi hai chiesto personalmente nei tuoi confronti. Come ti ha risposto Marziani nella mail, concordo che al di fuori dell’intervento censore da parte della Chiesa, sia scandaloso la mancanza d’intervento a difesa del progetto da parte del Comune di Matera e dai suoi assessori che hanno aderito alla mostra. L’Italia non è uno Stato laico, questo lo abbiamo capito in vari episodi che vanno oltre Matera, e te rispondendo in questo modo non dimostri l’apertura e la modestia che fa di una persona una persone civile e progressista. Avrai pure organizzato e creato migliaia di collezioni, lavorerai pure con le più importanti gallerie al mondo, ma non vedo nessuno di loro qui con noi in un confronto alla pari. E credo… anzi conoscendoti ne sono certo, che l’amore per l’arte che hai trasmesso a loro, non è avvenuto attraverso un atteggiamento simile a quello che hai avuto qui. Direi che è meglio finirla questa polemica e questo scambio d’insulti reciproci e cerchiamo di iniziare a vedere più in la!

  70. bravo basilè…forse hai capito con chi hai a che fare veramente, spero che lo abbia capito anche gianluca che come sempre è stato un signore…invece il cascino ha avuto la necessità proprio come una velina-stellina di raccontarci la sua storia con tutte le sue perle…i porci ringraziano per le sue maialate…sai cascino una cosa? te sei sicuramente una persona che rispetta l’arte…ma solo quella che riesci a vendere, quando si tratta di altri che non sono nella tua cordata sei snob e ne sappiamo qualcosa…e questo non significa rispettare l’arte così come dici…le cordate sono il male peggiore…si salvi chi può…

  71. ma perchè dare del lecca culi è ignobile offesa?
    se lecco il culo e sono consenziente e cosciente perchè mi dovrei offendere nel sentirmelo dire?
    anche io ho leccato culi nel mio percorso, cosa credi che non ne sia consapevole?
    e come se ne ho leccati, sopratutto quando mi sono trovato di fronte a personaggi come il Cascino. sono puramente strumentali ai miei obiettivi; di certo non mi intrattengo nel sul piano culturalre tantomeno amicale con certi soggetti. vogliono sentirsi osannati? Bene, osanniamo pure, se è questo il loro misero codice di comunicazione, non è colpa mia di certo.
    ma non vedo cosa ci sia di male ad ammettere tutto questo, come ammettere quello che precedentemente ho ribadito nel sistema arte.
    E sfido chiunque dopo essersi fatto un esame di coscienza a negare quanto sopra detto. nessuno di noi/voi “addetti ai lavori” ha mai leccato un culo?
    io si e mi sento molto meglio sapendo di esserne lucidamente consapevole.
    mi aiuta a rimanere con i piedi per terra ricordandomi ogni giorno chi sono, da dove vengo e che potrei rovinar giù in qualunque momento. Aiuterebbe anche il sig. Pino Oliva a non sentirsi grande artista per due mostre fatte nella proloco del suo paese e sopratutto a non offendersi nel sentirselo dire.

  72. L’arte è bella, è la nostra vita, ci occupiamo di lei, la creiamo,la curiamo e la subiamo, fatichiamo e stiamo male perchè è dentro di noi ma se finiamo fuori “tema” e ci scagliamo gli uni contro gli altri perdiamo soltanto energie.
    Suggerirei di chiudere.

    Un caro saluto a tutti
    dario ghibaudo

  73. Vorrei lasciare un commento, ma dopo aver letto tutti gli altri interventi trovo non poca difficoltà!
    Pensavo si scrivesse di pornostar (e delle loro cosce), della curia e della sua censura, ma così non è. Le uniche parole che mi sento di scrivere sono per Dario Carmentano, uomo e artista di valore e per Francesco Cascino di cui conosco la disponibilità incondizionata e la passione (spero che entrambi abbiate il culo lavato!)
    …seguo l’ottimo consiglio di Pino, torno nel mio orticello.

  74. Mi sono letto tutto il bel forum… Innanzi tutto chiedo scusa a Francesco se ho travisto le sue parole a riguardo agli imbecilli… non si riferiva alla lista di nomi che ha fatto di seguito. Comunque rimangono i toni inaccettabili in un forum aperto a tutti…. pure a kostler che nei suoi modi e nei suoi insulti non ne esce sicuramente bene. Fare ed essere artisti oggi è durissimo… le bastonate… le incomprensioni… le cattiverie… fanno parte della quotidianità. Attaccare il lavoro di Francesco come è stato fatto, è attaccare tutta una generazione me compresa, che non ha accettato compromessi se non quello di avere coraggio! Guardiamoci intorno! Siamo nella nostra povera italietta… e ci litighiamo mezza pagnotta di pane! Di artisti italiani conosciuti all’estero si contano sulla punta delle dita. Siamo dei poveracci se ci scanniamo su un sistema che comunque è ed è stato sempre cosi e diverrà sempre peggio se continuiamo in anonimi messaggi a darci addosso ! Il provarlo a demolire da una chat mi sembra imbarazzante! Con questo spero di concludere questo tira e molla fatto di tristi insulti provenienti da frustrazioni profonde!

  75. La Curia che ha sequestrato i pezzi di Carmentano? Cio’ significa che questa volta e’ il sacro ad offendere il profano? Tutta questa vicenda la interpreterei quasi come una sorta di miracolo….Carmentano, beato te!

  76. leggo solo ora questo putiferio !!. Si dice che nel contemporaneo “tutto fa brodo”, le conclusioni qui sono diverse “tutto fa acqua” e affondare ora e veramente duro!!: ma lo vogliamo fare un dibattito serio finalmente?:
    senza offese e in un contesto gusto. Mi fa piacere sentire voci diverse, gli amici che hanno condiviso ideali, percorsi, lotte. Se sono rose fioriranno. Saluti a tutti.

  77. Qualche cosa mi sfugge…mi chiedo come ha fatto la Curia a far ritirare i quadri dalla mostra!??,lo trovo inconcepibile, ho forse sono stato fuori dalla realta` Italiana per troppo tempo? ….
    Pino Cherchi

  78. Matteo,
    ammetto che i miei ultimi due post potevano mantenere toni più stemperati, ma se come dici hai letto tutto il forum, perchè mi giudichi sola da queste due ultime? io non ho ne difeso ne attaccato nessuno.
    ho ribadito il sacrosanto (visto che siamo in odore di chiesa..) diritto di Gianluca di fare quello che meglio crede visto che si parla del suo lavoro. non credo nemmeno abbia bisogno di essere difeso da nessuno tanto meno da me. sappiamo tutti quello che fa e che ha fatto e chi lo conosce al di fuori degli articoli sulla carta stampata sa anche pregi e difetti del suo percorso umano professionale.
    e come Gianluca, conosciamo i Luca, i Roberto etc etc. ma allora perchè in questa italietta in cui ci litighiamo mezza pagnotta, ci ostiniamo a rinnegare quello che ogni giorno si perpetua da sempre. perchè non dire sinceramente e senza vergogna, perchè da vergognarsi non c’e’ proprio nulla, che il sistema dell’arte è fatto di persone e che le persone sono quello che sono. perchè dobbiamo a qualunque costo presentarlo come qualcosa di diverso, quaòcosa al di sopra delle parti? l’opera d’arte è veicolata, comunicata, venduta da persone che per quanto possano sperare (e voglio essere fin troppo buono dichiarando questo) di aver fatto la cosa giusta promuovendo e scegliendo un lavoro reputato veramente valido, comunque avranno reso insoddisfatto qualcun’altro. è inevitabile quanto ingiusto. il mio continuo e disperato obiettivo di sempre è rendere coscienti del fatto che l’arte è si selettiva, ma che i criteri non sono unicamente la bravura, la capacitò, il merito. è inutile stare qui a dire che l’opera di un artista interessa un 30%, forse, del lavoro complessivo che questi deve svolgere; il resto è relazione, capacità di relazione.
    quel 100% di qualità e di bontà artistica che forse Francesco arriva solo ad intuire è implicito in quel 30%. ma se tu, che di esperienza ne hai di generazioni, com fai a venirmi a parlare di coraggio? coraggio per cosa? coraggio nel raccontare una favola a chi vorrebbe fare l’artista credendo che basti del talento e una bella bottiglia di olio di gomito? se avessimo veramente del coraggio racconteremmo come stanno le cose, ecco cosa dovremmo fare. Di questo dovremo discutere, non del perchè c’e’ chi cerca lo scandalo a tutti i costi sapendo di trovarlo. tutte le volte che qualcuno mi chiede qualcosa, cerco sempre di essere sincero riguardo il mio percorso che non è fatto solo di “coraggio” e “merito”. io non mi vergogno, perchè ho deciso di prendere parte al tavolo del gioco e mi attengo alle sue regole; posso poi ad un certo punto decidere di scardinarle e rimetterle in discussione, ma questo solo nel preciso istante in cui il peso della mia persona è in grado farlo. se vuoi gocare questa partita a scacchi ti devi attenere alle regole, puoi giocare di fantasia, ma attenendoti alle regole. Se credi e pensi di dovermi o volermi contestare, sei libero di farlo; ma ti prego, cerchiamo di essere leali almeno con chi guarda questo circo e vorrebbe entrarne a far parte. Sei un artista di cui non condivido l’evoluzione di ricerca ma che rispetto in quanto persona inequivocabilmente sensibile, ti prego di mantenere un’integrità morale che ti distingua dal più arido dei mercanti; rendi merito, condividi la tavola, ma mantieni la tua integrità. in quanti lo facciamo o proviamo a farlo? perchè mi si chiede di uscire dall’anonimato? tanto queste cose non te le direi mai in faccia. non ce le diciamo mai. ci facciamo tanti bei complimenti.
    siamo tutti compiacenti noi, galleristi, curatori e via così.. fino al pollo finale.. “…Attaccare il lavoro di Francesco come è stato fatto, è attaccare tutta una generazione me compresa, che non ha accettato compromessi se non quello di avere coraggio!…”.. Matteo ma di quale coraggio stai parlando? io veramente non ti capisco, ma veramente dici questo perchè lo pensi oppure stai mettendo una pezza per più di un giustificato motivo alla figura che ha fatto Francesco con dei post che fanno solo rabbrividire e vergognare di stargli ad un metro di distanza dentro una galleria? ma veramente ti/ci reputiamo dei coraggiosi? io mi ritengo piuttosto un privilegiato che ha avuto fino ad ora più di un privilegio e per cominciare quello di poter scegliere di fare l'”artista”.
    che poi ci si riunisca a cazzeggiare sui massimi sistemi delle possibilità dell’artista nel contemporaneo, spero proprio tu non me lo chiami coraggio. e sai perchè ci ritroviamo in “questa italietta?”. siamo dove siamo perchè nel continuare a non resposabilizzare le nostre azioni, dichiarandole apertamente e senza vergogna, abbiamo creato un muro di “buio” in cui si muovono personaggi di dubbia credibilità che hanno, insieme alla perdità del nostro senso critico conseguente il non mettersi in gioco, abbassato il prodotto artistico italiano
    a livelli veramente preoccupanti. voglio dire, c’e’ le sciroppiamo noi le fiere italiane, non servo mica io per dire queste cose. gli occhi ce li abbiamo tutti e anche un minimo di buon gusto.. o no? in fondo il sistema dell’arte italiano si allinea perfettamente con il resto dell’italia; non sei d’accordo?

  79. si ha ragione Kevin Kostner grande demoliscili tutti, soprattutto Basilè che è entrato in campo per farsi notare quando il suo cognome non era stato nominato da nessuno e si mette pure a fare il predicozzo volemose bene ETC ETC aHAHahAHa

  80. Kostler, la tua schiettezza è grande, da questa base da quello che dici, forse si può iniziare a parlare veramente di arte, di sensibilità. Grazie. Hai fatto del bene ad un giovane artista.

  81. Figli e nipoti di artisti famosi, figli di petrolieri, fidanzati di nobili, amici di industriali… non faccio nomi, li sanno tutti.
    Coraggio, caro Matteo, ce ne vuole a dire le cose che dici, ma sarebbe bello che fosse così davvero.
    Credibilità degli artisti italiani all’estero? e perchè? la mafietta del nostro paese va bene per rubare la fetta di panettone al nostro vicino più sfortunato e più bravo, ma all’estero ci giudicano come siamo, ridicoli e sfigati, con la presunzione oltretutto di un posto nell’olimpo.
    Ma ve le ricordate le polemiche per la Biennale?
    Pochi italiani? Ce n’erano troppi.

  82. piu’ leggo i vari commenti, piu’ guardo quella foto, piu’ mi spiace di quella immaginetta che copre la parte piu’ interessante dell’immagine… toglietelaaaaaaa!

  83. Certo “Kostler” ha del ridicolo. Pretende sincerità pura e la invoca dal coraggio che regala l’anonimato. E’ molto triste. Io Credo che chi rinuncia alla possibilità di firmarsi rinuncia anche alla possibilità di essere creduto. Purtroppo, ormai, l’italietta di cui tutti si riempiono la bocca è il prodotto del sottile contagio di culture mafiose che si sono innestate e stratificate in tutti noi.
    Non è vero che esiste un solo modo di fare arte e di viverla, tranne se non si condivide il motto “o sei sulle copertine oppure non esisti”. Io ho fatto un percorso che molti probabilmente ritengono marginale al “sistema dell’arte” lo rivendico fino in fondo e credo che tanti altri come me non si accoltellino per “leccare il culo” al potente di turno.
    La miseria è miseria è va stigmatizzata come tale.
    Matera è “provincia”, così come lo sono oltre l’ottanta per cento delle città italiane. Io che ho scelto di viverci in provincia, so cosa significa, e tutto quello che comporta in termini di difficoltà, ma vorrei si ripartisse dal lavoro di Dario Carmentano che conosco dal 1992, e so che non merita lo sproloquio fatto fin qui sul suo lavoro.

  84. Quello che dice Kostler non è ridicolo, ciò che dice Flavio non lo è, quello che dice Mr. X
    pure. E non mi sembra abbiano parlato male di questo artista, qui si continua a vedere il dito, ma la luna? Ma perchè sto paese fa così schifo secondo voi? Per il corporativismo, le mafiette, la mancanza di integrità. Ok nessuno si stupisce è l’uomo, ma perchè all’estero le cose vanno un pò meglio? Inosmma ragazzi qui stiamo ancora alla mediocrità anni ’60, ai finti “volemose bene” (con le belle fregature annesse). C’e’ spazio nell’arte per i raccomandati? o almeno per quelli che “relazionano”? ok si capisce, ma almeno un pò di autocritica no? Oppure bisogna avere la coscenza sporca? Ma quando migliorerà sto’ paese fatto di gente piccola e mezzucci? Pure nell’arte! Evviva i cinici, evviva quelli che hanno privilegi e lo dicono, squarciano i veli di questa italietta ipocrita privilegiata dal buonismo peloso e ipocrita.

  85. Caro Paolo,
    certo che non ci vuole una grande fede nel credere a quello che dico. Sopratutto perchè non sto rivendicando nessun diritto o ingiustizia, è semplicemente un dato di fatto.
    vuoi assererire il contrario di ciò che ho affermato? Fallo.
    oltre ad attaccarmi, perchè non neghi esplicitamente ciò che io da vile anonimo dico?
    scagliala per primo questa pietra. coraggio.
    Ma visto che hai deciso di tua spontanea volontà di vivere al margine, in provincia, perchè ora ne fai elemento da tenere conto al fine di valutare i risultati del tuo lavoro? Fedro non ti ha insegnato nulla?

  86. kostler sei un codardo…gli unci ad aver ragione in questo bieco forum sono quelli che hanno avuto il coraggio di firmare le proprie considerazioni.

  87. scusate nella foga ho dimenticato il mio cognome. sono rocco orlando, vivo in provimncia di bari e non sono nè artista nè critico, ma solo un appassionato.
    ciao a tutti

  88. Parlo con l’ombra?
    Parlo con chi valuta il lavoro e le azioni degli altri senza avere un’esistenza propria?
    Con chi critica l’esistente senza esistere?

    Ma chi me lo fa fare di perdere tempo dietro alle menate di un patetico “bacchettatore” anonimo.
    “perchè ora ne fai elemento da tenere conto al fine di valutare i risultati del tuo lavoro?”, ma cosa t’inventi?
    Vivere in provincia non vuol necessariamente dire fare un lavoro “provinciale”, ma anche questo è inutile dirlo all’ombra, che quando viene la notte … scompare.

  89. Paolo,
    ma chi ha mai detto che il tuo lavoro è provinciale; ti sembra di avermi sentito dare in questo forum giudizi estetici del lavoro di qualche artista?
    ho solo detto che mi pare speculativo e gratuito da parte tua ribadire la difficolta della provincia, rischiando di sembrare una volpe che non arriva all’uva. qualcuno ti ha imposto di vivere in provincia? e allora perchè ora ce lo mostri come vessillo di coraggio e sacrificio?

  90. Kostler,
    io non ho mai innalzato vessilli, forse non hai capito che condivido molto di quello che hai scritto su queste pagine, ma ritengo inutile che tu le dica con la mascherina sul volto.
    Sono anni che le sbatto in faccia a tutti i miei interlocutori nel mondo dell’arte, e mi sembra patetico ed oltremodo avvilente doverle sentire da un anonimo.
    Io ti mollo qui. Auguri e torna reale appena puoi.

  91. Molto di quello che è stato scritto è ammirevole e mira a cambiare in positivo le cose, almeno con la consapevolezza.

    Anonimato a parte mi piacerebbe scambiare idee. Borrelli, Kostler, Flavio, Mr. X…Perchè non incontrarsi in qualche maniera? (non lo dico per “arrampicare”, non mi interessa).

    Non mi sembra ci siano solo mediocri velenosi qui, insomma non disperdiamoci, questo piccolo forum ha creato un minuscolo “caso”…

  92. Cari lettori,

    senz’ombra di dubbio le vostre riflessioni sull’arte e il suo sistema sono (possono essere) di grande interesse per voi stessi e per chi le legge.
    Ci pare però che abbiate scambiato il commentario per un forum (e infatte equivocate spesso voi stessi, chiamandolo proprio ‘forum’). Ebbene Exibart.com è dotato e di un commentario (per parlare della notizia e commentarla) e di un forum (per affrontare dibattiti, dialoghi, riflessioni sul mondo dell’arte).
    Il consiglio della redazione è di aprirvi un forum e di continuare a parlarne li. 104 commenti ci sembra (più che) sufficienti per questa speednews…

  93. ma ti procura dei problemi se continuiamo qui?
    Dovresti saperlo che le forzature non portano a niente cosi’ come Borrelli dovrebbe sapere che con la notte l’ombra si rafforza

  94. ma che sarebbe ‘sto inveire perché uno non si presenta con nome e cognome? non sarà mica il solito vizio italico dell'”acchisseifiglio”? se avesse dovuto firmarli, il Belli manco un sonetto avrebbe potuto scrivere…

  95. pasquinoartista@hotmail.it
    Flavio, Kostler, Mr. X, scrivetemi se vi va.
    Mi piacerebbe continuare a scambiare opinioni con voi, che almeno, da come e da ciò che scrivete, nonostante quello che altri scrivono, mi sembrate proprio DEGNISSIMI di stima.

    Fate pure in forma anonima.

    Pasquino, il noto personaggio di storica romana memoria non era certo un cretino anonimo, anzi…

  96. diritto d’autore?presa in prestito di foto di altri?Gunter Blum (ritratto alla maniera di Otto DixII,1994).un saluto

  97. Già nel 1932 il futuro premio Nobel del 1954 per la letteratura Ernest Hemingway (1899-1961) non poté fare a meno di descrivere in “Morte nel pomeriggio” la stupida banalizzazione operata da chi, borghese o pseudo-artista di mediocre livello che fosse, tutto era fuorché artista, e che cercava di camuffare con l’irrazionalità e col mistero o con lo scandalismo l’unica certezza che c’era: la propria incapacità a scrivere e la propria mediocrità artistica.
    Giudico infatti decisamente penosi sia tali “opere d’arte” che il commento di questo sito sulla curia che sequestra opere di pseudo arte (i sequestri li fanno solo le forze dell’ordine e/o la magistratura !).
    Inoltre é penoso anche il coraggio con cui tali “artisti” evitano di rappresentare Allah e Maometto in simili condizioni che non dimostrano alcuna volontà artistica, ma solo desiderio di offendere e provocare offesa con il fine di poter ottenere un po’ di effimera fama con cui farsi conoscere e vendere qualche opera ed ottenere qualche mostra in più da compiacenti amministrazioni giacobine.

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