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Fino al 10 ottobre Casa Buonarroti, a Firenze, ospita una mostra dedicata a uno dei personaggi più interessanti del nostro Medioevo, la straordinaria Matilda di Canossa (1046-1115). L’occasione per l’evento è il nono centenario della morte una donna che fu duchessa, contessa, marchesa e regina, che riuscì a conquistare un grande potere in un periodo storico in cui le donne avevano ben poco spazio nella vita politica.
Non è un caso che la mostra sia stata organizzata a Firenze, città a cui Matilda era molto affezionata e dove fece costruire la “cerchia antica” delle mura della città.
La nobildonna è stata per lungo tempo simbolo di libertà e indipendenza, grazie agli aneddoti a metà strada tra leggenda e realtà che ci sono arrivati dal Medioevo da varie fonti. L’esposizione è un omaggio a una donna che fece grande il capoluogo toscano ma anche tutto il resto del suo regno, facendo erigere le famose “cento chiese” che ancora oggi abbelliscono le città che erano sotto la sua dominazione. Sono presenti numerosi esempi dell’artigianato canossiano usciti dall’officina che Matilda creò nella città, come le “Orationes sive meditationes” di Anselmo d’Aosta, nelle quali spicca il ritratto della contessa. Nel complesso si possono ammirare circa 40 tra documenti dell’epoca e esempi dell’arte prodotta sotto il suo regno, come miniature, bozzetti e sculture. Insieme alla mostra, curata da Michèle K. Spike, è stato pubblicato un catalogo arricchito dai contributi di grandi esperti della vita e dell’eredità storica di questa donna straordinaria, che oltre a lasciare un segno nella storia è riuscita a influenzare anche la produzione artistica della sua epoca. (gt)