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Matrimonio alla Reggia di Caserta. E avvampa la polemica sull’utilizzo degli spazi storici

di - 8 Gennaio 2018
Un matrimonio veramente regale, quello tra Angela Ammaturo, amministratore delegato della nota casa di moda Frankie Morello, figlia di Donato Ammaturo, patron del gruppo petrolifero Ludoil, e Francesco Rossi Guarnera, rampollo di una nota famiglia di avvocati italo-brasiliani. I due ragazzi si sono conosciuti l’anno scorso, a un party di beneficenza dato da Amnesty International a New York e, proprio nella Grande Mela, scenario di indimenticabili film d’amore, è scattato il colpo di fulmine. Lo spazio per il gossip finisce qui e, se non fosse stato per le modalità di svolgimento della cerimonia, difficilmente un evento del genere avrebbe trovato spazio su queste pagine.
Perché, per celebrare il lieto evento in grande stile, la società di eventi Urban Production ha pensato di coinvolgere due architetture a dir poco iconiche, tra le più rappresentative della storia e della cultura italiana: la basilica di San Francesco di Paola, a piazza Plebiscito, Napoli, e la Reggia di Caserta. E la polemica non ha tardato ad arrivare. Non tanto, ovviamente, per la cerimonia in chiesa, che pure ha significato la chiusura della grande piazza per qualche ora, quanto per il banchetto alla Reggia.
Un lungo tappeto dall’ingresso centrale fino allo scalone, poi, ricchi bouquet di rose, peonie, orchidee e ortensie alle balconate, non poteva mancare un pianoforte bianco per le danze. Insomma, tutto il tipico armamentario di addobbi nuziali, che non poteva che trovare un’ottima sistemazione tra i monumentali spazi della reggia e, in particolare, della sala Romanelli, normalmente chiusa al pubblico e già usata per convegni ed eventi ma mai per matrimoni.
E la Reggia, cosa ci ha guadagnato? 30mila euro e una prevedibilissima querelle sull’opportunità di un simile operazione che, però, non fa vacillare il direttore, Mauro Felicori. «Io non ci vedo niente di male, avremo un ricavo da usare a fini culturali, abbiamo concordato regole di tutela del bene; ci basiamo su regole consolidate per tanti eventi, ma come matrimonio è una esperienza nuova, ne trarremo insegnamenti per fare meglio in futuro, ma perché scandalizzarsi pregiudizialmente?», ha commentato il direttore sul suo profilo Facebook, ironizzando anche su un fotomontaggio che lo vede nei panni di un personaggio di un noto reality, il Boss delle Cerimonie.
Proprio le immagini delle sale addobbate, della fila di limousine scure nel vialone di ingresso e, comparsa proprio in queste ore, quelle di un allestitore a cavalcioni della statua di un leone per sistemare i fiori, hanno fatto velocemente il giro del web e dei media, mettendo in secondo piano la notizia degli ottimi risultati ottenuti dalla Reggia nel 2017, entrata per numero di presenze e incassi nella top ten dei musei italiani, con 838.654 visitatori, il 22.8% in più rispetto al 2016, per un incasso di oltre 5 milioni di euro. Che comunque non bastano al Ministero per pagare gli straordinari al personale, visto che i turni di vigilanza, diurni e notturni, sia nei giorni di allestimento che durante la cerimonia, andata avanti fino a notte fonda, sono stati pagati dalla Urban Production.

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