06 settembre 2015

Metti una casa disabitata, perfetta come una time-capsule. E che succede se l’arte ci entra a fare merenda? Accade vicino a Reggio Emilia

 

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A volte l’arte fa sorprese, e sono i momenti in cui si palesa di più anche il suo potere immaginifico. Stavolta il merito è di Italo Calvino, e di un “Castello dei destini incrociati” che si scopre anche in provincia di Reggio Emilia, precisamente a San Polo. 
La location è Villa Genesio, un’antica dimora completamente arredata e funzionale, ma da anni disabitata, o abitata solo per brevi periodi. Qui si respira l’assenza, l’eco di un recente passato, e le storie di Tommaso, Genesio e dei loro eredi, così come la vita di una piccola comunità. Esattamente come si respirava l’atmosfera ariostea nel castello dei destini incrociati.
E cosa fare, quando si aprono le porte di quella che è una strana “time-capsule” non troppo remota ma, anzi, ancora viva e presente a ricordarci presenze e assenze?
Ci ha pensato l’Associazione Culturale reggiana “Merende d’artista”, invitando una serie di artisti a lavorare con negli spazi con passo leggero, senza parlare, ma raccontando ciascuno la propria storia con i propri medium.
Ne è nata la mostra “Who Où. Arte fuori luogo”, a cura di Claudia Carpenito e Mariaelena Raimondo.
Per scoprire che relazione si crea con l’ambiente, e chiedendo agli autori di essere generosi e disponibili, di “darsi in pasto” agli avventori, caldamente invitati a domandare. Attenzione però: la mostra sarà aperta solo una settimana, fino a domenica prossima. www.csart.it 
Nelle foto: Villa Genesio, copyright: Riccardo Varini

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