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Protagoniste, per l’occasione, le opere di una serie di giovani artisti provenienti dall’Accademia di Brera, selezionati dalla direttrice di Artissima, Ilaria Bonacossa, e dal direttore di GQ Giovanni Audiffredi.
E così, in galleria, sfilano gli oggetti ibridi di Matteo Pizzolante, che mixano tessuto e metallo; la grande “perla” di Luisa Turuani, oggetto prezioso dall’anima misteriosa e “fake” (foto sopra); la storia della Sicilia contemporanea e del concetto di casa raccontata da Alessio Barchitta, attraverso la costruzione di affascinanti palloni-sculture con ceramiche rucuperate (foto in home page); le performance dedicate ai campi energetici e alle connessioni umane di Bea Viinamaki insieme ai pezzi di Flavia Albu, Federico Cantale, Jimmi Milani, Antonio Miucci, Giacomo Montanelli, Giovanni Riggio e Michela Zanini.
Un momento anche per riflettere su come sono cambiati gli ultimi vent’anni tra moda e costume sociale attraverso la collezione di copertine del magazine, partendo dalla prima del 1999 con lo strillo “Passioni maschili” e il ritratto in bianco e nero di Sting e Madonna, fino agli attuali protagonisti Keanu Reeves e Kanye West, ritratti da Vanessa Beecroft.
Una mostra libera da vincoli, schemi e tematiche, intitolata “GQ Passion for the path of art”, che ha permesso anche la sostegno dei creativi di domani.