Sono laboratori di confine fra arte, comunicazione e design, nuovi spazi espositivi dove
Adele Cassina – figlia di Cesare, pioniere del design italiano – intende promuovere una sinergia di linguaggi per una auspicabile crescita parallela che trae linfa creativa da molteplici realtà artistiche contemporanee. Gli spazi Adele C, che si inaugurano in contemporanea a Milano, Firenze e Roma, vedranno la collaborazione dello studio Matteo Boetti, galleria e project manager di artisti, e di 1:1projects, network indipendente di curatori che promuove progetti culturali e artisti contemporanei. Matteo Boetti sarà presente nello spazio romano di Adele C con un programma di project rooms, mentre 1:1projects curerà l’organizzazione del
Premio Cesare Cassina, dedicato alla produzione di oggetti di design progettati da giovani artisti italiani, e la presentazione bimensile di un video d’artista. Per il lancio del progetto,
Marco Papa propone un’installazione simbolica – dal titolo
Zarina Anno Zero – che sintetizza passato, presente e futuro dell’azienda, collegando attraverso la rete i tre nuovi spazi pluridisciplinari. Protagonista la poltrona Zarina e la versione “baby” donata da Cesare Cassina alla figlia, che l’artista pone in una teca al centro della spazio fiorentino ancora in costruzione; attorno alla scultura si muovono i muratori e tutte le maestranze che lavorano alla ristrutturazione dello spazio, mentre una telecamera fissa riprende tutto ciò che succede e le immagini, attraverso un servizio di broadcasting, vengono inviate agli spazi di Milano e Roma dove saranno proiettate in tempo reale.