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Una buona occasione per fare una visita a un luogo decisamente affascinate di Milano, come la base del designer Barnaba Fornasetti, è la nuova installazione della giovane artista Stefania Fersini, che dopo l’intervento a Casa Mollino a Torino torna idealmente sul luogo del delitto, o meglio, usando la stessa arma: un piccolo olio su tavola che vi mostrerà tutto l’ambiente circostante, continuando una sorta di poetica dell’illusione: Mirror.
Anche in questo caso un site specific allo stato puro, in un’altra casa d’autore che viene aperta eccezionalmente fino all’11 aprile su appuntamento.
Prendendo l’originale cornice Van Eyck progettata negli anni ’60 da Piero Fornasetti, pescata direttamente dal dipinto dei coniugi Arnulfini, e togliendo lo specchio convesso che vi era contenuto, Fersini si appropria dello spazio e come il pittore fiammingo che aveva scritto dietro la tela “Van Eyck è stato qui”, l’artista torinese dona un piccolo spazio di immortalità alla nuova dimora del suo intervento, rimettendoci al centro di una wunderkammer ma senza includerci nello “specchio”, trattandoci come nuovi fantasmi-ospiti in visita a una dimora speciale.