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Per la Banca Monte dei Paschi di Siena non è stato un 2017 semplice. L’anno si è chiuso con un rosso netto di 3.5 miliardi di euro ma secondo Stefania Bariatti, presidente della storica banca senese, si tratta di una «perdita necessaria a seguito delle operazioni che abbiamo realizzato sugli Npl», ovvero i famigerati non performing loans, i crediti dalla riscossione incerta, in termini di rispetto della scadenza e per ammontare dell’esposizione. Per il 2018 si dovrà ribaltare la situazione e magari potrebbe essere di buon auspicio l’accordo appena stipulato con le Gallerie degli Uffizi, per il quale la banca senese si è aggiudicata la gestione del servizio di tesoreria dei tre complessi museali: Uffizi, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli. Un accordo che lega la banca senese con uno dei più prestigiosi poli museali nel panorama culturale internazionale, capace di raccogliere, nel suo complesso, il nucleo delle collezioni d’arte, artigianato, libri e botanica, delle famiglie Medici, Asburgo Lorena e Savoia.
Il servizio di tesoreria offerto da Monte dei Paschi sarà attivo a partire dal 2018 e avrà una durata di cinque anni. La firma per l’affidamento della concessione è avvenuta a Firenze, nella sede degli Uffizi, alla presenza del direttore delle Gallerie, Eike Schmidt, del responsabile Area Toscana di BMps, Maurizio Bai, e del direttore territoriale mercato Firenze Centro Nord, Steve Hammoud. «Siamo orgogliosi di poter affiancare questo prestigioso ente fiorentino per la gestione delle operazioni finanziarie. Banca Monte dei Paschi, da sempre attenta alla promozione della cultura e alla valorizzazione del territorio, si conferma ancora una volta come partner di riferimento per le realtà artistiche e imprenditoriali della Toscana e del Paese», ha commentato Bai. «I Medici, la cui collezione costituisce il nucleo iniziale delle Gallerie degli Uffizi, erano i banchieri dei sovrani d’Europa. L’importanza di un Istituto bancario prestigioso quale il Monte dei Paschi di Siena, con il suo impegno per la tesoreria degli Uffizi, si riallaccia all’acume di quei mecenati e alla storia di tutta la Toscana», ha dichiarato Schmidt, che a fine mandato andrà al Kunsthistorisches museum di Vienna.
Ma agli Uffizi si lavora anche in cantiere e procede a buon ritmo il recupero degli spazi espositivi e fruitivi. Recentemente sono state presentate le nuove sale nel braccio di ponente, le uniche che conservano ancora perfettamente il modulo vasariano originale. E al Vasari è stato dedicato il nuovo Auditorium, collegabile al percorso interno del museo, oppure, in alternativa, accessibile dall’esterno, in via indipendente.