09 aprile 2003

Napoli, Caravaggio virtuale a Castel Sant’Elmo. Milioni spesi per riprodurre l’opera del Merisi. Con quali risultati?

 

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In coincidenza con l’apertura della festa dell’arte, sabato 5 e domenica 6 aprile, c’è stata l’anteprima riservata alla stampa di un evento quasi completamente virtuale: Tutta l’opera del Caravaggio, una mostra impossibile. Il progetto è nato dalla collaborazione tra la Regione Campania e la Rai per sfruttare le nuove tecnologie nel campo artistico e culturale. E’ la tecnologia che ha reso possibile la realizzazione della mostra a partire da un solido comitato scientifico (direttore Ferdinando Bologna) e un’altrettanto solido parterre economico (si parla, la notizia è proprio questa, di diversi milioni euro spesi per l’iniziativa). Tutti contenti all’inaugurazione, il presidente della Rai, Lucia Annunziata, Antonio Bassolino che ha particolarmente lodato la tecnica digitale che consente di apprezzare l’opera d’arte in modo ravvicinato e diretto, con buona pace di quelli che le opere d’arte, e in particolare i capolavori, ancora vorrebbero vederli dal vero. Ma si sa , la didattica è una cosa e l’amore per l’arte un’altra. Il progetto ha comportato due anni di lavori con costi in pari proporzioni. Non è finita qui. Il progetto Rai-Regione prevede la realizzazione di un grande portale internet in cui le opere d’arte presenti in tutti i musei della Campania saranno riprodotte in alta definizione e inserite in un archivio multimediale, entro il prossimo autunno pare. Le riproduzioni fotografiche, stampate in digitale, sono in scala reale e la loro perfetta illuminazione sembra restituire l’immagine originale del dipinto, o almeno lo sembrerà, magari agli studenti che devono ancora studiare la lezioncina dell’arte su manuali con le stampe a colori e in bianco e nero. Agli altri consigliamo di risparmiare i soldi per un biglietto del treno: meglio vedere un solo capolavoro, ma dal vero, che 68 bellissime riproduzioni.

[exibart]

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