Il primo è un fantastico spazio verde, il secondo è un frammento di storia. Entrambi sono simboli di Torino che tornano fruibili e, interpretati dal contemporaneo, entrano in dialogo sotto una nuova luce. Nell’ambito dell’intervento di riqualificazione del Boschetto dei Giardini Reali, un progetto a cura di Paolo Pejrone, è stato infatti presentato l’allestimento permanente di Pietre Preziose, opera realizzata da Giulio Paolini usando gli elementi architettonici originali recuperati dall’incendio che, nella notte tra l’11 e il 12 aprile del 1997, danneggiò la Cappella della Sacra Sindone, capolavoro barocco di Guarino Guarini.
18mila piante, arbusti e cespugli appena piantati, «un progetto deciso ma volutamente semplice e leggero, che rende il giardino facilmente godibile e percorribile», ha spiegato Pejrone. Questo sottobosco che definisce uno paesaggio di riflessi e suoni variabili, stagionali, coinvolge la natura morta, immobile e antropica, costituita dai resti marmorei dell’architettura sacra, assemblati a nuovi significati dal maestro dell’arte concettuale (ne scrivevamo
qui).
L’opera è stata donata dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, in collaborazione con Reale Mutua, in occasione del trentennale di attività dell’associazione no profit comprendente più di trenta società, tra le quali Banca Fideuram, Buffetti, Ferrero, Intesa San Paolo, Lavazza. Consulta ha partecipato anche all’intervento di riqualificazione dei Giardini, realizzato dai Musei Reali Torino con i fondi del Piano strategico Grandi Progetti Beni Culturali del Mibact. «Sono già in corso le procedure per il restauro dei Bastioni, la rimessa in servizio della Fontana dei Tritoni posta nel Giardino delle Arti, a sua volta in fase di restauro, e la collocazione di nuovi vasi, che integreranno all’interno anche i sistemi di videosorveglianza», ha sottolineato Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali.