Yayoi Kusama ha recentemente compiuto novant’anni, ma questo non è assolutamente un ostacolo ai suoi progetti futuri. Il prossimo imperdibile appuntamento è già fissato per Maggio 2020, presso la sede esclusiva del New York City Botanical Garden, nel Bronx. Uno spazio enorme, immerso nel verde, che farà da cornice alle opere dell’artista. Un’esperienza multisensoriale che denota il profondo legame di Kusama con la natura. La primavera è il momento deputato per l’inaugurazione, ma pare che il progetto sia destinato a mutare al variare delle stagioni, assecondando così l’ordine naturale. L’esibizione terminerà infatti nel Novembre dello stesso anno, in pieno autunno.
Un progetto pensato in armonia con lo spazio che lo ospita, sfruttando al meglio l’immenso territorio a disposizione. Al suo interno saranno disseminate le installazioni che hanno reso nota in tutto il mondo l’artista giapponese. Ambienti specchianti, forme organiche scaturite dalla sua fantasia, e le inconfondibili sculture gigantesche di fiori colorati trapuntati di pois, celebre cifra stilistica di Kusama. Negli edifici saranno esposti anche collage e opere su carta, disegni di botanica forse meno noti, ma ugualmente significativi nel far emergere la fascinazione dell’artista per la natura, lo studio sistematico dietro i suoi lavori. “Ciò che potrebbe apparire al visitatore come astrazione pura, è invece una precisa manifestazione di come Kusama vede l’universo, in particolare il mondo naturale”, spiega Carrie Rebora Barratt, presidente del New York Botanical Garden. Inoltre Yayoi creerà appositamente per l’occasione dei nuovi lavori, pensati proprio per la location, inclusa una monumentale zucca site-specific e la sua prima installazione partecipata: una serra che subirà delle modifiche nel corso dell’esibizione. Il Botanical Garden non anticipa altro, garantendo che ulteriori informazioni saranno date quest’autunno. Non ci resta che aspettare. (Yasmin Riyahi)
In alto: Yayoi Kusama – FLOWERS THAT SPEAK ALL ABOUT MY HEART GIVEN TO THE SKY e PUMPKIN (2018). Courtesy Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore/Shanghai e Victoria Miro, London/Venice. © Yayoi Kusama.
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