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Ecco i vincitori dell’International Live Media Contest e le motivazioni ufficiali della giuria.
La giuria di Netmage 03, composta da Mike Faulkner (D-Fuse), Tina Frank (Mego), Patrick Tuttofuoco (artista visivo), Steve Lawler (creativo Diesel Team), Laura Henno (Qubogas), Lavinia Garulli (critica di videoarte) e Daniele Del Pozzo (ingeniere culturale), ha deciso all’unanimità di attribuire i seguenti premi dell’International Live Media Contest Netmage Diesel Award 2003:
2° premio (5000 Euro) a Semiconductor.
Il team inglese è riuscito a generare, con un uso intelligente, non ovvio né cliché, della grafica 3D, un paesaggio cromo-stereo-sonoro navigabile, caratterizzato da atmosfere emotivamente coinvolgenti. L’interazione suono immagine, declinata secondo varie possibilità, ha creato connessioni inedite tra piattaforme e ambienti operativi solitamente distanti tra loro.
1° premio (8000 Euro) a Otolab.
Il “Quartetto.swf” presentato dal collettivo italiano utilizza protocolli di improvvisazione sperimentale per coniugare liveness e laptop culture; traduce istanze compositive della musica di ricerca contemporanea in un linguaggio visivo, flash, immediatamente riconoscibile da un’intera generazione web oriented. Il risultato è una partitura audivisiva emozionante che sincronizza, come in un’orchestra, il lavoro dei quattro performer e che coinvolge lo spazio fisico come elemento ulteriore nella composizione musicale.
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[exibart]
cromo-stereo-sonoro navigabile!
laptop culture!
generazione web oriented!
rabbrividisco di piacere quando sento il neo-critichese iper-tecnologico, quasi quanto ho goduto sabato scorso all’hangar nel sentir definire chi ha letto queste parole “ingegnere culturale”. viviamo proprio in una fase liminale tra l’anti-pop e l’hyper-tech che ha superato l’estetica un po’ camp dell’ultimo decennio con un neo-minimalismo cromo-sonoro… (a parte lo sfottò, carini gli otolab, ma non mi parlate di liveness, era tutto pre-registrato!!!)
trovo che il minimalismo stereo-sonoro della nuova generazione web-demented sia ontologicamente mixomediale, oltre che spara-visuale e energimodulare. il vjing cosciente degli otolab è il vessillo della nuova laptop de-generation. Siamo tutti un po’ “basati” sul web…audio-cromo-visual a tutti!
a noi son piaciuti di più gli ogi:no knauss!!! cmq complimenti ai vincitori. 🙂
eddai non e’ vero… non c’era praticamente niente di preregistrato.. della stessa performance sono possibili infinite variazioni, anche macroscopiche…