Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
-
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
-
Fino al 20 febbraio al Bon Marché Rive Gauche di Parigi, uno degli store più trendy della Capitale francese (del gruppo LVMH) espone opere assolutamente da non perdere. Titolo della mostra? Er Xi, vale a dire area di gioco. Installazioni che riecheggiano un universo da sogno, si ispirano a Shan Hai Jing, un antico testo dei monti e dei mari che raccoglie racconti epici e leggende popolari dell’antica Cina, narrati ai bambini da oltre 2mila anni. «Questa esposizione si rivolge al bambino che è in noi», e a dirlo è Ai Weiwei, artista che ha creato una trentina di personaggi, tra cui imponenti dragoni realizzati con magnifiche piume. Per dare vita a queste creature mitologiche si è utilizzata la tecnica ancestrale della creazione di aquiloni, vale a dire utilizzando la duttilità del bambù e la leggerezza della carta di seta. Ai Weiwei si è rivolto al più grande artigiano cinese nel campo, Wong Yong Xun, con la volontà inoltre di oltrepassare i limiti di questa fabbricazione artigianale. Colore privilegiato della mostra è senza ombra di dubbio il bianco. Per Ai Weiwei esporre al Bon Marché significa usare un nuovo mezzo di comunicazione, il grande magazzino, per andare incontro ad un pubblico diverso, largo tanto quanto quello del museo. (Livia De Leoni)