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La ricerca di un design innovativo, uno stile sobrio, l’eleganza, sono cifre distintive di uno spazio, da poco alla ribalta delle scene artistiche milanesi, è l’Associazione culturale Arte Giappone. Fino al 1 giugno circa 30 fotografie dell’artista giapponese Yutaka Tai ricercano le bellezze attraverso i colori. Sono immagini di vari formati (25 x 30 e 70 x 100), appassionate indagini sui mondi delle Signore della cultura giapponese. Come scrive la curatrice, Giuliana Scime’, nell’immaginario collettivo, il Paese del Sol Levante, come ogni altro, è vissuto con forti stereotipi. Fra questi, in particolare, quello relativo alle persone delle Geishe. Tra il 1867 e il 1912, in epoca Meiji, durante i primi contatti con l’Occidente, sono le uniche donne che possono intrattenersi con loro, da qui la popolarità e l’equivoco. In realtà le aristocratiche dame si chiamano Maiko e Geiko (Geiko significa geisha nel dialetto di Kyoto). Esse vivono nelle Okiya; a Kyoto ci sono 5 quartieri (Hanamachi) dove dall’età di 13 anni le Maiko sono iniziate alle arti letterarie, alla musica, al canto, al ballo. Questi i presupposti culturali fondamentali da cui traggono ispirazione questi mirabili scatti; l’artista lavora con le somiglianze: la deiscenza, le fioriture dei ciliegi, durante la primavera, e gli atteggiamenti d’incanto e magia di queste colte donne, icone del buon gusto e dei modi raffinati. Le impronte focalizzano attimi significativi delle sapienze orientali: la festa di Ghion, la danza di Kyoto, la cerimonia di spargere chicchi di soia per scacciare i demoni, e del tè, la seduzione, la bellezza, l’autunno I-II, il saluto dell’esteta, il trucco, i templi. I volti, i corpi, le vesti, evocano la dolce morte di un amore, gli attimi sospirati di un sogno, evanescenti e incantate, narrano vibrazioni ed emozioni, addii, Addio mia Concubina, con la memoria alle scene di uno dei capolavori del filmaker cinese Chen Kaige.
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link correlati
Chen Kaige official web site
Tullio Pacifici
Informazioni
Yutaka Tai: I fiori di Kyoto: fino al 1/VI/2002
Associazione Culturale Arte Giappone, vicolo Ciovasso 1, Milano, tel/fax 02/865138; Mostra a cura di Giuliana Scime’
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