03 marzo 2003

Nuovi spazi, le sorelle Nobile Mino aprono a Roma

 

di

Sabato 8 marzo 2003 alle ore 18,00 si inaugura a Roma il primo degli appuntamenti espositivi di SISTERS, nuovo spazio gestito da tre giovani sorelle romane (Eleonora, Emanuela e Veronica NobileSisters in art Mino ) con l’intento di far confluire ed interagire le loro diverse e specifiche professioni e di sviluppare, in forma di stretta collaborazione, i comuni interessi e le ricerche che ognuna svolge in campi diversi ma estremamente affini (antiquariato, decorazione, arte contemporanea). A metà tra il concept store e l’accogliente atmosfera di interno privato, SISTERS si pone come luogo di incontro di stili ed epoche diverse con l’intento di valorizzare, reinventandola, la felice convivenza delle declinazioni stilistiche più varie, dai primi del ‘900 ad oggi. Per cui, sculture in terracotta, arredi anni ’50, cappellini di piume, tessuti di manifattura francese e lampade high design (Neoz cordless), appaiono perfettamente conciliarsi con le più recenti espressioni artistiche contemporanee emergenti, o già riconosciute, nell’ambito dell’interior design e delle arti visive.sistersCon lo scopo di promuovere l’idea di continuità e di armonia tra la creatività di ieri e di oggi, artisti, artisti-artigiani e designers saranno invitati periodicamente a presentare all’interno dello spazio, alcune loro opere inedite nell’ambito della rassegna Sistersinart . Le opere, di volta in volta, verranno allestite in vetrina, sulla parete di fondo o contestualizzate nello spazio. Inseriti in un ambiente già di per sé “arredato” ed accogliente, i lavori verranno proposti al pubblico in modo diverso dal solito, sollecitando un approccio più immediato e, probabilmente, più confidenziale con l’arte contemporanea.

Sistersinart 01: Il primo appuntamento vede protagonisti due artisti che sebbene operino in campi diversi, portano avanti una ricerca sotto alcuni aspetti comune: la memoria, restituita, come d’uopo, in bianco e nero: Valentina Giovando ed Eugenio Percossi.
In contemporanea, durante la serata di inaugurazione e per il periodo della mostra, saranno esposte all’interno dello spazio anche opere contestualizzate degli artisti Daniela Perego, Tommaso Medugno, Giuliano Percossi Papi.


SISTERS, Via dei Banchi Vecchi 143 – 00186 Roma tel. 06 6878497
info@sistersinart.it  . sistersinart 01, a cura di Emanuela Nobile Mino
OPERE DI VALENTINA GIOVANDO, EUGENIO PERCOSSI
INAUGURAZIONE sabato 8 marzo 2003 ore 18,00
Orario: Lun. ven. 10,00/13,30 – 15,30/19,30; la domenica e il lunedì
mattina chiuso.La mostra sarà visitabile fino al 15 aprile 2003


[exibart]

10 Commenti

  1. certo che sta roba è veramente penosa.La cantina di un condominio, mancano solo i salami e le bocce di vino impolverate. E, per elison, che hai contro il paesello? Non è detto che chi viene dalla provincia non sappia esprimere un proprio giudizio. O forse i “cittadini” sono gli unici con libertà di pensiero? Prova a fare una cernita del luogo di origine dei maggiori uomini/donne importanti nel mondo e vedrai che i cittadini sono pochi. Ma forse nella tua CITTA’ queste notizie non arrivano!

  2. Io credo che l’iniziativa sia carina…sempre meglio che allestire arte nei bar-cafe, dove la gente non presta nessuna attenzione…

  3. per blob ed arabella:
    siete passati a trovarci? non credo proprio, riguardo i commenti:facile criticare anonimamente guardando una foto, vi aspetto in galleria.

  4. to eleonora,
    ci verrei volentieri nella tua pseudoGalleria ma fino a quando sarò impegnato in altri lidi mi sarà difficile. Io ho giudicato sia in base alle foto che all’articolo, e visto che si parla di armonia tra diversi stili/epoche/tecnice/etc mi sono sentito in dovere di affermare che ammucchiare robe (anche se di valore artistico, questo non lo metto in dubbio)non significa creare armonia. Forse le foto non rendono giustizia, ma allora tu per prima, in quanto titolare dell’esercizio, dovevi preoccuparti di segnalare l’inadeguatezza delle stesse. Non lo hai fatto e ti sei invece persa a cincinschiare con il mio anonimato…Su via, io ho espresso un mio parere, se poi la galleria è meglio di quanto scritto e quanto fotografato ben venga per tutti. Avrebbe importanza se mi chiamassi tizio/caio o sempronio? Ti sentiresti più felice se mi firmassi con nome e cognome?e basta con ste storie sull’anonimato o no, in fondo blob mi identifica più del mio nome di battesimo!

  5. per blob:
    sai, anonimo, non pretendiamo certo di piacere a tutti, anzi molto spesso è molto meglio non essere capiti che esserlo da tutti. peccato tu sia impegnato in altri lidi, mi interessava ascoltarle di persona le tue critiche, ora ti saluto e chiudo qui, io vado a lavorare, tu continua pure a criticare.

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