Una nuova, prestigiosa sede storica per la Pinacoteca Stuard di Parma, che si è trasferita dalla vecchia sede di Via Cavestro all’ex monastero di San Paolo. L’evento, una doppia operazione di valorizzazione e di recupero
strutturale, ha richiesto un grande sforzo da parte dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, guidato da Stefano Spagnoli. Decisiva è stata la collaborazione con l’ Iraia di Parma, che è l’erede della antica
Congregazione di San Filippo Neri, che riceveva in donazione la raccolta nell’800. Proficui sono stati i rapporti con le Soprintendenze, organi del Ministero per i Beni culturali. L’apertura al pubblico è avvenuta giovedì 23 maggio. La collezione di circa 200 opere, il cui nucleo centrale è rappresentato dalla donazione Giuseppe Stuard, è ora ospitata nelle strutture splendidamente restaurate dell’ex monastero benedettino dell’anno Mille, non lontano dalla celebre “Camera di San Paolo”, capolavoro del
Correggio (progetto di restauro architettonico di Francesco Doglioni, Stefano Valenti, Stefano Maestri; consulenza artistica di Francesco Barocelli). Ventidue ambienti, alcuni dei quali hanno restituito alla luce
reperti di gran pregio archeologico, ospitano un percorso museale, con opere d’arte dal XIV al XX secolo.
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