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Una personale in
galleria, poi in giugno una presenza alla Biennale di Venezia. Sembra il
programma di un artista anche ben lanciato, e invece è quello di un… killer. Un
killer della mafia, poi pentito di lusso con Giovanni Falcone, grande
accusatore di personaggi come Lima, Andreotti, Contrada.
Lui è Gaspare
Mutolo, ultimo “virgulto” della schiatta dei mafiosi-pittori, che ha visto il
suo rappresentante forse più emerito – noblesse oblige – nel superboss Luciano
Liggio. Alla pittura – parlare di arte è un po’ forzato… – si è avvicinato
prima nel carcere di Sollicciano nel 1983, grazie alle opere dell’ergastolano
Mungo in arte l’Aragonese, poi nell’87 al carcere Ucciardone di Palermo, con il
compagno di cella Alessandro Bronzini detto il Vampiro, e con lo stesso Liggio.
Mutolo, ultimo “virgulto” della schiatta dei mafiosi-pittori, che ha visto il
suo rappresentante forse più emerito – noblesse oblige – nel superboss Luciano
Liggio. Alla pittura – parlare di arte è un po’ forzato… – si è avvicinato
prima nel carcere di Sollicciano nel 1983, grazie alle opere dell’ergastolano
Mungo in arte l’Aragonese, poi nell’87 al carcere Ucciardone di Palermo, con il
compagno di cella Alessandro Bronzini detto il Vampiro, e con lo stesso Liggio.
A Venezia ci
arriverà grazie a Vittorio Sgarbi, che fra i tanti progetti che sta mettendo in
campo come curatore del Padiglione Italia ha previsto anche lo “spostamento” in
laguna del Museo della Mafia di Salemi, che ospita diverse opere di Mutolo. Che
intanto però è protagonista di una personale curata dagli imprevedibili artisti
del Laboratorio Saccardi, e allestita alla galleria Zelle Arte Contemporanea nell’ambito
del progetto in più tappe dal titolo Sikania Rising.
arriverà grazie a Vittorio Sgarbi, che fra i tanti progetti che sta mettendo in
campo come curatore del Padiglione Italia ha previsto anche lo “spostamento” in
laguna del Museo della Mafia di Salemi, che ospita diverse opere di Mutolo. Che
intanto però è protagonista di una personale curata dagli imprevedibili artisti
del Laboratorio Saccardi, e allestita alla galleria Zelle Arte Contemporanea nell’ambito
del progetto in più tappe dal titolo Sikania Rising.
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Sgarbi rilancia:
a Salemi i dipinti del pentito di mafia Gaspare Mutolo
Inaugurazione: mercoledì
26 gennaio 2011 – ore 19.00
Dal 26 gennaio al
19 febbraio 2011
Via Matteo
Bonello, 19 – Palermo
zelle@zelle.it
www.zelle.it
[exibart]
In realtà Liggio non ha mai toccato un pennello. i quadri glieli dipingevano proprio mutolo e Alessandro Bronzini, altro stinco di santo della sua risma
operazione intelligente, un modo per raccontare una storia insolita…i saccardi sono tra le realtà più interessanti del sud Italia, idem per Zelle di Federico Lupo.
esporre le croste di mutolo è un’operazione inopportuna e puerilmente provocatoria, che di artistico non ha nulla. personalmente, da cittadino italiano mi sento insultato tanto da una mostra del genere quanto dal sedicente museo del sedicente sindaco sedicente soprintendente sedicente curatore della biennale sgarbi
guardando l’immagine Mutolo oltre che a Liggio i quadre li dipinge anche ai Saccardi