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People meet in architecture. È questo il titolo scelto dalla curatrice Kazuyo Sejima per la 12esima Biennale di Architettura, in programma a Venezia fra il 29 agosto e il 21 novembre prossimi.
“L’idea è di aiutare gli individui e la società a relazionarsi con l’architettura, aiutare l’architettura a relazionarsi con gli individui e la società, e aiutare gli individui e la società a relazionarsi tra loro”, ha specificato il famoso architetto. Che insieme al Presidente della Biennale, Paolo Baratta, ha incontrato i rappresentanti di 54 Paesi partecipanti alla mostra.
“Può l’architettura chiarire i nuovi valori e i nuovi stili di vita dell’XXI secolo? Questa mostra – ha detto ancora Sejima – sarà l’occasione per sperimentare le potenzialità dell’architettura, per comprendere in che modo essa esprima nuovi modi di vivere, e per mostrare che è il frutto di valori e approcci differenti. Le partecipazioni includeranno tecnici e artisti e non solo architetti, perché l’architettura è un prodotto dell’intera società. Così come avviene nella società, alcune parti della mostra saranno realizzate attraverso la collaborazione tra artisti e architetti, o tra architetti e visitatori”.
Fra i progetti di punta previsti i Sabati dell’Architettura, una serie di conversazioni, performance e momenti di discussione settimanali con architetti, critici e personalità del mondo dell’architettura nazionale e internazionale. Incontri curati, oltre che dal direttore Kazuyo Sejima, da ciascun direttore delle precedenti edizioni della Mostra: Vittorio Gregotti (1975, 1976, 1978), Paolo Portoghesi (1980, 1982, 1992), Francesco Dal Co (1988, 1991), Hans Hollein (1996), Massimiliano Fuksas (2000), Deyan Sudjic (2002), Kurt W. Forster (2004), Richard Burdett (2006), Aaron Betsky (2008).
La Biennale ha inoltre messo a punto un Progetto Università, dedicato ad estendere la piattaforma di sperimentazione rivolta alle scuole e agli istituti universitari: sarà attivata una collaborazione con le scuole italiane ed europee per la definizione di programmi di visita alla Mostra che costituiranno un momento formativo per gli studenti delle facoltà di Architettura, Ingegneria, Design, Comunicazione e Sociologia.
“L’idea è di aiutare gli individui e la società a relazionarsi con l’architettura, aiutare l’architettura a relazionarsi con gli individui e la società, e aiutare gli individui e la società a relazionarsi tra loro”, ha specificato il famoso architetto. Che insieme al Presidente della Biennale, Paolo Baratta, ha incontrato i rappresentanti di 54 Paesi partecipanti alla mostra.
“Può l’architettura chiarire i nuovi valori e i nuovi stili di vita dell’XXI secolo? Questa mostra – ha detto ancora Sejima – sarà l’occasione per sperimentare le potenzialità dell’architettura, per comprendere in che modo essa esprima nuovi modi di vivere, e per mostrare che è il frutto di valori e approcci differenti. Le partecipazioni includeranno tecnici e artisti e non solo architetti, perché l’architettura è un prodotto dell’intera società. Così come avviene nella società, alcune parti della mostra saranno realizzate attraverso la collaborazione tra artisti e architetti, o tra architetti e visitatori”.
Fra i progetti di punta previsti i Sabati dell’Architettura, una serie di conversazioni, performance e momenti di discussione settimanali con architetti, critici e personalità del mondo dell’architettura nazionale e internazionale. Incontri curati, oltre che dal direttore Kazuyo Sejima, da ciascun direttore delle precedenti edizioni della Mostra: Vittorio Gregotti (1975, 1976, 1978), Paolo Portoghesi (1980, 1982, 1992), Francesco Dal Co (1988, 1991), Hans Hollein (1996), Massimiliano Fuksas (2000), Deyan Sudjic (2002), Kurt W. Forster (2004), Richard Burdett (2006), Aaron Betsky (2008).
La Biennale ha inoltre messo a punto un Progetto Università, dedicato ad estendere la piattaforma di sperimentazione rivolta alle scuole e agli istituti universitari: sarà attivata una collaborazione con le scuole italiane ed europee per la definizione di programmi di visita alla Mostra che costituiranno un momento formativo per gli studenti delle facoltà di Architettura, Ingegneria, Design, Comunicazione e Sociologia.