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L’opera in questione è una fotografia del più noto artista internazionale del genere, l’americano Andres Serrano. Il soggetto? Un Cristo in croce immerso in un bicchiere di urina esposto in mostra negli spazi che compongono la collezione d’arte contemporanea “Yvon Lambert” ad Avignone. Le pagine di cronaca raccontano di un gruppo di fondamentalisti cattolici francesi, che era prima sceso in piazza a manifestare contro l’opera d’arte blasfema, per poi entrare, brandendo martelli e cacciaviti, nel museo e distruggere letteralmente l’opera menzionata più altri lavori esposti. La risposta all’atto di vandalismo del direttore della collezione, Eric Mézil? Riaprire il museo esponendo le opere distrutte a sottolineare la follia di un attacco alle libertà fondamentali di creazione e di espressione di un artista.
[exibart]
Ma questo Serrano non ha nulla di meglio da sviluppare nell’arte, se non quello di prendersela con un povero Cristo in croce? Questa provocazione convenzionale, non viola nessun tabù e non crea nessuna discussione seria sulle contraddizioni inerenti al sistema dell’arte, sulla corruzione nelle democrazie occidentali, sulle manipolazioni dei media, sul consumismo e sull’inquimamento dell’ambiente naturale e mentale. Non è un gesto, autenticamente provocatorio nell’unico senso visivo del termine, cioè qualcosa che stimola il pubblico a riflettere. Questa provocazione viene vista con disimpegno, a differenza delle opere antiche, in cui c’era una sorta di condivisione di valori comuni. Oggi tutto viene digerito, non c’è un barlume di discussione su ciò che è veramente disumano nella produzione dell’arte e della cultura. Insomma, un gesto offensivo quello di Serrano, che viene percepito da alcuni credenti come blasfema. Dal loro punto di vista, non hanno poi tutti i torti. Sul piano strettamente linguistico, è un immagine che non ha niente di significativo, se non quello di amplificare una volgare polemica mediatica. Ceratamente, utile ad un sistema malato dell’arte, che non divulga più valori spirituali su una progettualità dell’arte al servizio della qualità della vita e della bellezza, da non identificare solo col piacere estetico.
La reazione ha la stessa qualità del lavoro esposto: condividono mediocrità e scarso pensiero. Di triste c’è la ricerca di un guadagno mediatico a basso costo, da parte del curatore. C’è da riflettere sulla figura dei curatori e di quanto essi stessi siano vincolati ad un sistema dell’arte che cerca nello “scandalo” la propria legittimazione. Nulla a che fare quindi con libertà dell’arte e censure di integralisti.
L’ignoranza genera l’intolleranza, la serie immersion di Andres Serrano ha un altissimo valore creatvo e filosofico, i fluidi corporali appartengono agli esseri umani e l’umanità vive di simboli religiosi e classici. piss Christ non e un’opera blasfema, si tratta di Arte allo stato puro.
Se il Cristo di Serrano è considerato Arte la frase di Segantini che enuncia” l’Arte deve emozionare altrimenti non ha ragione di esistere” non ha alcun valore.
Oggi assistiamo a fatti di attualità brutali e di cattivo gusto, vogliamo considerare arte anche questo?…
Viva il grande Segantini.
Ho visto la mostra di Serrano sulle merde qui a Parigi qualche anno fa alla galleria Yvon Lambert e non l’ho trovata per niente interessante. Una spesa folle sia per la stampa in gran formato che per le cornici.
Non ho mai visto il cristo pisciato ma come per tanti altri (salvo Bancon) mi sembra soltanto una provocazione per attirare l’attenzione. Infatti ne stiamo parlando…
Prendi un’icona religiosa e la distruggi, attiri l’ira dei fanatici -religiosi, appunto- se ne parla et voilà! ti sei fatto una bella pubblicità.
p.s. la so che F. Bacon non ha realizzato cristi in croce ma ha deformato un papa, quindi sempre di ‘icone’ si tratta.
ma di cosa stiamo parlando, niente pò pò di meno dell’opera che ha fatto tremare il parlamento USA. ma è possibile che ci sia tanta ignoranza!!!! il parlamento stava per chiudere qualunque finanziamento alla cultura dopo quest’opera. Serrano dopo di che si consacrato!!! con tutte le carte a posto!!
Caro Antonio,
il livello di analfabetismo (che non è mancanza di didattica ma di una certa sensibilità) e di disinteresse del pubblico è il dato più rilevante e più tremendo del sistema italia oggi. Nessuno ne parla, nessuno lo analizza troppo, solo perchè in italia il finanziamento pubblico e il ritorno di consenso del pubblico sono importanti e nessuno ha interesse nel rilevare un vuoto tra il miglior sistema e il pubblico stesso. Non a caso la Biennale di Sgarbi è la fotografia migliore dell’italia e l’esorbitazione più appropriata di quello che avviene nel mondo. Ma sto lavorando a alcune proposte concrete per il futuro.
Una domanda per tutti voi che siete dei fini estimatori d’arte: se al posto del Cristo vi fossero stati immersi(nel piscio o pisciazza che dir si voglia)una Torah, un Buddha o altri simboli religiosi come sarebbero stati etichettati l’opera ed il suo autore?
Solo per invitarvi a riflettere.
non sono d’accordo sulla distruzione, ma se questa è arte Cicciolina è vergine e Berlusconi è un politico. Il termine “Arte” avrebbe bisogno di un serio ripensamento, non basta svegliarsi la mattina e fare qualche pisciata provocatoria per chiamarsi artisti. Artisti veri, e provocatori veri, sono signori come Caravaggio e Bacon, che avevano le palle, le conoscenze e la tecnica. Non questi fenomeni da baraccone strapagati il cui apporto all’Arte vera è praticamente nullo. Sintomo assoluto del degrado morale ed estetico dei tempi in cui viviamo.
Serrano e il suo Christ piss è una delle sue tante provocazioni , ma ha a che vedere comunque con l’arte , quell’arte che provoca senzazioni e altro nella sfera emozionale in toto nostra .C’è molta ambiguità , ma è proprio lo stile dell’artista questo porre ambiguità. Non vedo nulla di blasfemo . Per me una statuetta del christo o di un santo o di una madonna è solo un filtro , e può trovarsi in qualunque luogo o acque colorate e anche in chiesa o in discoteca. A mio avviso è solo una latente immagine che tocca il vello religioso come tante altre : vedi Cattelan . Aspetto comunque un elefante che possa davvero scuotermi e fare arte dell’arte , anche oggi e soprattutto oggi, in quanto è molto difficile per le troppe insidie e falsità e paraventi e ciprie squallide.L’ultimo artista è stato Bacon , oggi forse gli ultimi fuochi accesi ancora sono di Enzo cucchi . felice