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Premio Terna: ecco tutti i finalisti. Tra i tanti giovani c’è anche un “collettivo” d’eccezione: il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Roma

di - 21 Ottobre 2014
“L’arte guarda avanti” è il titolo-tema della sesta edizione del Premio Terna, che poco fa ha annunciato i suoi trenta finalisti. E stavolta l’indicazione non è casuale, perché sono davvero moltissimi i giovani emergenti (per alcuni di loro diverse volte abbiamo già sentito parlare) selezionati dai curatori Cristiana Collu e Gianluca Marziani, che commentano: «Non poteva essere altrimenti, lo sguardo strabico dell’arte suggerisce nuove prospettive, offre un punto di vista non ortogonale. C’è la consapevolezza che sia necessario prestare attenzione a quello che abbiamo davanti agli occhi. Anche in questa edizione, come nella precedente, emerge il tema della memoria collettiva e la coscienza del dialogo, forme primordiali e inequivocabili di contatto, con ogni tempo».
Ma tra i giovani c’è anche una bella sorpresa dalla capitale: nella sezione Scultura e Installazione è stato selezionato anche il MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz-città meticcia, nella persona di Giorgio De Finis. Per la prima volta insomma un’istituzione-alternativa, con le sue 400 opere che avvolgono la struttura di una fabbrica dismessa, che ospita 200 migranti e precari provenienti da tutto il mondo, è considerata al pari di una persona fisica in un premio dedicato al contemporaneo. Un bel sintomo di uguaglianza, specialmente se si considera che il MAMM è un progetto che fa  della sua perifericità, della sua a-economicità, della sua non asetticità il suo punto di forza, e dove gli artisti sono invitati a dare il loro contributo gratuitamente.
Ma vediamo nel dettaglio chi andrà in mostra a Torino, dal prossimo 15 dicembre, nell’ambito di Contemporary Arts.
Fotografia e Videoarte: Marco Dalbosco con “Paper Religions #Jerusalem02”, Robert Gligorov con “T.A.Z.”, Regina Huebner con “Journey”, Andrea Mete con “ANER ANDROS”,Giancarlo Norese con “Mistaken Landscapes”, Luana Perilli con “Urformen”, Marco Piersanti con “House Train”, Rosa Maria Rinaldi con “Danza Sul Mondo”, Mes Rine con “Minuti Filiali”, Giordana Victoria con “A nonexistent need”.
Pittura: Lorenzo Aceto con “Indians”, Paola Angelini con “Drawing of St. George”, Mirco Baricchi con “Germogli.e di stelle.”, Veronica Botticelli con “Corri,esprimi un desiderio”, Anna Capolupo con “Periferia (TorinoNowhere 5), 2014, tecnica mista su carta applicata su tela, cm 180×180”, Linda Carrara con “vacuum space”, Anna Caruso con “7 miliarti”, Matteo Fato con “Senza Titolo (ritratto di Hermann Rorschach 1884 – 1922)”, Nicola Pucci con “Slancio”, Angelo Zani con “Montagezusammenstellung”.
Scultura e Installazioni: Sara Alavi con “L’alba di una casa sparita”, Paolo Roberto D’Alia con “Bir Bisiklet”, Giorgio de Finis con il MAAM, Marco de Sanctis con “Refused Projects”, Andrea Magnani con “The Divination Running Project”, Marcello Maugeri con “Religion”, Salvatore Mauro con “Mehr Licht”, Vittoria Parrinello con “Questo Universo È Grande Come L’altro”, Massimo Pianese con “You Are Not A Salmon – Kaffeesatz”, Fausta Squatriti con “Muro a L’Aquila dopo il terremoto”.
E tra poco più di una settimana sapremo chi sono i 9 vincitori (tre per ogni categoria). Aggiornamenti in corso.

Visualizza commenti

  • nel complesso un premio al quale sono contenta di NON aver partecipato, come tutte le manifestazioni italiane del resto, meglio emigrare

  • a mio parere gli artisti italiani competono tranquillamente con gli stranieri e la selezione mi sembra in linea con le eccellenze italiane.

  • La proliferazione di questi premi come conigli, rappresnta certamente un problema per l'inflazione, e meno male che questi premi non sono presi altrettanto sul serio da altri premi o gruppi di interesse che agiscono nella finanza dell'arte o in settori economici ormai consolidati.

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