Categorie: Speednews

Quarant’anni e non li dimostra. Tutti i retroscena del writing, alla Galleria Varsi di Roma

di - 26 Settembre 2018
Lo vogliono i musei e i curatori e le nuove generazioni di collezionisti ne sono sempre più ghiotte: parliamo del writing, la vecchia scuola del graffitismo che si appresta a compiere una quarantina d’anni ma che, come i non più giovani ma sempre misteriosi, ha ancora tanti retroscena da raccontare. Per chi c’era, per chi ha sentito dire o ricorda, per chi vuole conoscere una storia vera e intensa, l’appuntamento da non perdere è il 27 settembre, alla Galleria Varsi di Roma, per “Graff Anthology”, evento curato dalla storica dell’arte Alessandra Ioalè e dalla casa editrice Whole Train Press.
Le immagini dei muri o dei treni, in quella che sembra una lontana era geologica in assenza del digitale, di internet e dell’universo social, sono preziose testimonianze di una produzione che ha visto crollare i muri delle differenze nazionali, linguistiche e sociali. L’influenza esterna, in particolare quella americana, veniva succhiata, assorbita e digerita da bocche comuni, in continua interazione fra loro. La modalità esecutiva della “combo”, molto diffusa tra i writers, segnala l’interesse per il lavoro comune. In mostra, a Roma, si parlerà di storie come quella di “Panico totale”, la manifestazione che dal 1996 al 2000 ha raccolto nella città di Pisa la cultura di strada legata al writing, raccontata, nel prezioso testo che porta lo stesso nome dell’evento, dalla curatrice Alessandra Ioalè e che è ricco di immagini d’epoca e racconti in prima persona di artisti oramai affermati sulla scena internazionale, come gli italiani Etnik e Ozmo.
Questo e altri testi, editi dalla Whole Train Press, anche molto rari e da collezione, saranno disponibili in galleria per tutta la durata della mostra, visitabile fino al 4 ottobre, insieme agli scatti fotografici esposti, amatoriali o d’autore, alcuni perfino inediti. Ospiti speciali della serata inaugurale, i curatori Pietro Rivasi e Simone Pallotta, protagonisti della scena street italiana, e gli artisti Jonathan Levin, Kemh, Bol. Un’occasione imperdibile per tutti i cultori, i curiosi e gli appassionati di quel settore underground della cultura, in cui affonda le radici una parte della nostra società contemporanea. (Mariangela Capozzi)

In alto: Jonathan Levin per Graff Anthology, Galleria Varsi, courtesy Jonathan Levin

Articoli recenti

  • Mostre

Milano, tutte le mostre e i progetti artistici del 2025, da Palazzo Reale al PAC

Presentato il programma di mostre del 2025 negli spazi del Comune di Milano: dai maestri della fotografia al surrealismo, aspettando…

4 Dicembre 2024 18:57
  • Mercato

Non si è ancora estinta la dinosauromania, all’asta tre esemplari giurassici

£ 5-8 milioni di stima per il doppio Allosaurus e £ 3-5 milioni per lo scheletro di Stegosaurus. Risultato finale…

4 Dicembre 2024 18:13
  • Libri ed editoria

Elena Ketra e il fenomeno della sologamia: un saggio sull’emancipazione personale

Nel suo nuovo saggio, l’artista Elena Ketra ripercorre la storia della Sologamia, rivoluzionando il concetto di matrimonio e proponendo nuove…

4 Dicembre 2024 16:59
  • Cinema

La regia è una immersione nella realtà: intervista ad Enrico Maria Artale

Enrico Maria Artale ci parla del suo percorso registico, dagli esordi ronconiani al successo a Venezia, fino alle serie, per…

4 Dicembre 2024 12:30
  • Teatro

Rafael Spregelburd, come ti reinvento Cassandra, profetessa di sventura

Rafael Spregelburd rielabora il mito di Cassandra con ironia e un tocco di surrealismo, in una pièce che intreccia tragedia…

4 Dicembre 2024 11:30
  • Arte contemporanea

Progetto, a Lecce uno spazio sperimentale tra archivi e metaverso

Progetto trasforma un antico palazzo barocco di Lecce in uno spazio per l’arte contemporanea e la sperimentazione, tra residenze e…

4 Dicembre 2024 10:30